Per far conoscere ai cittadini il Programma di sviluppo rurale sono state mandate in onda su Radio 19 una serie di interviste dal titolo "Vivere in campagna" nelle quali le imprese raccontano la loro esperienza col Psr.

Molti e diversi sono i motivi per cui la Regione interviene finanziariamente a sostegno della produzione agricola. Tra questi risultano prioritari:

  • sostegno a situazioni o momenti particolarmente difficili che potrebbero danneggiare pesantemente settori e zone colpiti
  • incentivo all'attuazione nel locale di orientamenti generali di programmi nazionali e comunitari

È il caso delle quote latte, dei contributi per la riconversione e la ristrutturazione dei vigneti, degli sgravi fiscali per l'acquisto di terreni e di carburante agricolo, dei finanziamenti per la depurazione delle acque reflue dei frantoi, dei risarcimenti per i danni da calamità naturali e altre forme di agevolazione.

I contributi e i finanziamenti all'agricoltura della Regione Liguria spesso sono a fondo perduto e vogliono incentivare le nuove imprese di giovani agricoltori. Tra i molti programmi regionali che offrono alle aziende importanti opportunità economiche e finanziarie, segnaliamo:

  • Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013
  • Fondo Europeo della Pesca (FEP)

Tutti i moduli per chi lavora nel settore turistico: agriturismo, ittiiturismo e pescaturismo.

Tutti i moduli per chi lavora nel settore dell'olivicoltura

Qualora per iniziare o variare l'attività agrituristica siano previsti gli interventi urbanistico-edilizi di cui alla dgr n. 59/2020, si applicano le procedure di cui al punto II della L.R. 10/2012 nel cui ambito deve essere verificata anche la sussistenza dei requisiti per l'esercizio dell'attività agrituristica relativamente alla prevalenza e connessione dell'attività agricola rispetto all'attività agrituristica, tramite la seguente modulistica.

A lavori edilizi ultimati, avendo conseguito il certificato di agibilità, prima dell'avvio dell'esercizio dell'attività il titolare è tenuto a presentare SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) .

Tutti i prodotti liguri della panificazione: la tradizione si fa golosa...

DOC Cinque Terre e Cinque Terre Sciacchetrà

Zona di produzione costiera che comprende i Comuni di La Spezia Riomaggiore Vernazza e Monterosso al Mare. Vino bianco che si ottiene da vitigni Bosco (almeno il 40%) Albarola, Vermentino (da soli o separatamente fino ad un max. del 40%) e altri vitigni liguri a bacca bianca (fino ad un max. del 20%). Vino sapido che ben si adatta ai piatti di pesce della cucina ligure.
Recentemente sono state riconosciute tre sottozone produttive: Costa de Sera, Costa de Campu e Costa da Posa. La resa massima dei vigenti è di 90 q.li/ha che scende a 85 qli/ha nelle tre sottozone. La resa uva - vino massima è del 70%. La produzione più tipica e conosciuta della Zona è il vino passito Cinque Terre Sciacchetrà ottenuto con le stesso uvaggio del Bianco secco ma vinificando le uve previo appassimento post-raccolta su graticci in luoghi ombreggiati e ventilati senza ricorrere a ventilazioni o riscaldamenti forzati. La vinificazione delle uve appassite per la produzione dello Sciacchetrà non può avvenire prima del 1° Novembre successivo alla vendemmia. Prima della commercializzazione è obbligatorio un anno di invecchiamento. Tale periodo sale a tre anni per la tipologia Riserva.La resa in vino massima è del 35%.

DOC Colli di Luni 

Zona di produzione collinare che interessa due province e due regioni (Liguria e Toscana) i Comuni ricadenti in provincia di La Spezia sono: Ortonovo, Castelnuovo Magra, Santo Stefano Magra, Bolano, Calice al Cornoviglio, Beverino, Riccò del Golfo, Follo, La Spezia, Vezzano Ligure, Arcola, Lerici e Ameglia con esclusione delle zone pianeggianti alluvionali della vallata del Magra.
Tre tipologie di vino:Colli di Luni Vermentino si ottiene da vitigno Vermentino ( in purezza o con un minimo del 90%); Colli di Luni Bianco si ottiene da vitigni Vermentino (almeno il 35%) Trebbiano Toscano (dal 25% al 40%) ed altri vitigni liguri a bacca bianca (fino ad un max. del 30%); Colli di Luni Rosso si ottiene da vitigni Sangiovese (dal 60% al 70%), Canaiolo, Pollera, Ciliegiolo da soli o separatamente per almeno il 15%) e altri vitigni liguri a bacca rossa (fino ad un max. del 25%).La resa massima dei vigneti è di 100 q.li/ha. La resa uva - vino massima è del 70%.

DOC Colline di Levanto

Zona di produzione costiera che interessa i comuni di Levanto, Bonassola, Framura e Deiva Marina . Colline di Levanto bianco che si ottiene da vitigni Vermentino (almeno il 40%), Albarola (almeno il 20%), Bosco (almeno il 5%) Vermentino e altri vitigni liguri a bacca bianca (fino ad un max. del 35%). Vino sapido che ben si adatta ai piatti di pesce della cucina ligure. Colline di Levanto rosso che si ottiene da vitigni Sangiovese (almeno il 40%), Ciliegiolo (almeno il 20%) e altri vitigni liguri a bacca rossa (dal 20% al 40%). La resa massima dei vigneti è di 90 q.li/ha. La resa uva - vino massima è del 70%.

IGT Liguria di Levante

Zona di produzione comprendente l'intero territorio della provincia spezzina ad eccezione dei terreni sopra i 500 metri s.l.m. Possono concorrere ai vini IGT Liguria di Levante uno o più vitigni raccomandati e/o autorizzati per la provincia di La Spezia Varie tipologie di vino: oltre al bianco e al rosso il rosato e il passito. La resa massima dei vigneti è di 110 q.li/ha. La resa massima uva - vino è del 80%.

Le aziende vitivinicole in Liguria sono complessivamente 3976, secondo il censimento generale dell'agricoltura del 2010 (1229 Imperia, 818 Savona, 530 Genova, 1399 Spezia). Di queste però circa 1800 quelle realmente sul mercato con le loro etichette, anche se, nella stragrande maggioranza, sempre appartenenti a piccoli produttori.

La superficie vitata regionale è di 1515 ettari, di cui 804 a Do (Denominazione di origine), 65 quella dove si producono vini con l’indicazione geografica Ig e 646 ettari la superficie di vigneti dove si produce vino senza particolari certificazioni. In Liguria la produzione complessiva di vino è di oltre cento mila ettolitri, pari a circa 4 milioni e mezzo di bottiglie.
La produzione di uva e vino in Liguria per la campagna 2013/2014 è stimata in 149.300 quintali di uva e 104.510 ettolitri di vino.

Il "sistema qualità" della vitivinicoltura ligure si esprime in 8 Denominazioni di Origine. Sono: Ormeasco di Pornassio, Rossese di Dolceacqua, Riviera Ligure di Ponente, Val Polcevera, Golfo del Tigullio-Portofino, Colline di Levanto, Cinque Terre, Colli di Luni e in 4 Indicazioni Geografiche: Liguria di Levante, Colline del Genovesato, Colline Savonesi, Terrazze dell’Imperiese.

Tra le uve a bacca bianca il vitigno più diffuso in tutte le quattro province liguri è il Vermentino, seguito dal Pigato e Lumassina per la provincia di Savona, il Bosco e l’Albarola per La Spezia, la Bianchetta e il Moscato per Genova. Tra le uve a bacca nera il Rossese di Dolceacqua, l’Ormeasco, la Granaccia e il Ciliegiolo sono tra i vitigni più rappresentativi. Tra i vini passiti da segnalare il celebre Schiacchetrà delle Cinque Terre.

A questi vitigni “tradizionali” si aggiungono quelli frutto della valorizzazione del patrimonio varietale autoctono ligure curata dall’assessorato all’agricoltura regionale che ha permesso un recupero capillare su tutto il territorio di numerose varietà autoctone minori a bacca bianca e rossa di particolare valore enologico fra cui Ruzzese, Moscatello di Taggia, Barbarossa, Massaretta, Bruciapagliaio, Picabon, Fratepelato, Vermentino nero.

Per sapere tutto sui vitigni di Liguria viticoltori e tecnici della viticoltura hanno a disposizione la guida "Le varietà di vite liguri - Schede ampelografiche" realizzata dalla Regione Liguria in collaborazione con il Centro regionale di agrometeorologia applicata di Sarzana.
Il libro aiuta a riscoprire, oltre a vitigni "classici" come il Vermentino, il Pigato, il Rossese, anche nuovi vitigni ritrovati al termine di un lungo lavoro di recupero, fra i quali il Ruzzese e lo Scimiscià.

In provincia di Savona sono riconosciute le denominazioni DOC "Riviera Ligure di Ponente" e IGT "Colline Savonesi".

Il Pigato e il Vermentino sono vini bianchi secchi, di colore giallo paglierino, adatti ad accompagnare una vasta gamma di portate. Il Rossese è un vino secco di colore rosso rubino più o meno intenso. I vini Pigato, Vermentino, Rossese della denominazione di origine controllata "Riviera Ligure di Ponente", possono essere designati con una delle seguenti sottodenominazioni geografiche: "Albenga" o "Albenganese" e "Finale" o "Finalese" se esclusivamente ottenuti da uve prodotte nelle rispettive zone delimitate.

La indicazione geografica tipica "Colline Savonesi" è riservata ai seguenti vini:

  • Alicante (localmente denominato Granaccia)
  • Lumassina (localmente denominato Buzzetto o Mataosso)
  • Bianco, anche nelle tipologie frizzante e passito
  • Rosso, anche nella tipologia novello
  • Rosato
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