In base alle attuali normative, le ditte che raccolgono il latte bovino direttamente dai produttori per poi commercializzarlo tal quale o trasformato devono essere riconosciute dalla Regione dove hanno la sede legale.
Ottenuto il riconoscimento (iscrizione albo), che ha funzione autorizzativa, la ditta viene inserita nell'albo regionale dei primi acquirenti con un suo specifico numero.

E' compito del produttore di latte accertarsi preventivamente che la ditta acquirente cui consegna il latte abbia ottenuto il riconoscimento regionale, in quanto i quantitativi di latte consegnati ad acquirenti non riconosciuti o il cui riconoscimento sia stato revocato sono sottoposti a prelievo definitivo per l'intero ammontare: in pratica si paga una sanzione corrispondente al valore del latte consegnato.

Qui di seguito puoi trovare scaricabile tutta la modulistica per gestire l'acquisto e il trasporto del latte insieme alla normativa di riferimento.

Il regolamento (UE) n. 1308/2013 ha previsto l’avvio, dal 1° gennaio 2016, del nuovo sistema di “autorizzazioni” per gli impianti viticoli che prevede il rilascio, previa richiesta, di autorizzazioni all’impianto di nuovi vigneti nel limite massimo annuo dell’1% della superficie vitata nazionale.

Con questo sistema un’azienda che abbia in programma di accrescere la propria superficie vitata lo potrà fare solo se detiene una autorizzazione assegnata dalla pubblica amministrazione. Le autorizzazioni all’impianto saranno rilasciate in quattro casi:

  • a seguito della partecipazione del richiedente ad un bando pubblico annuale per l’assegnazione di nuovi impianti
  • nel caso di “conversione di diritti di impianto” (acquisiti prima del 31 dicembre 2015)
  • in caso di reimpianto a seguito di estirpo
  • in caso di reimpianto anticipato

Rilascio di autorizzazione per reimpianto a seguito di estirpazione

L’estirpazione deve essere comunicata alla Regione o PA entro al fine della campagna entro cui è stata effettuata l’estirpazione (31 luglio di ogni anno) dopodiché, a seguito dell’istruttoria e dei controlli effettuati dalla Regione o P.A. le superfici sono iscritte nel Registro delle superfici estirpate. La registrazione dell’estirpo è la condizione necessaria per richiedere l’autorizzazione per reimpianto.

La domanda di autorizzazione per reimpianto può essere presentata entro la fine della seconda campagna successiva all’estirpazione. La Regione rilascia l’autorizzazione entro tre mesi dalla presentazione della domanda. Il beneficiario ha tre anni di tempo per utilizzare l’autorizzazione a partire dalla data di rilascio.

 

Le pagine dedicate all'antincendio boschivo sono ora aggiornate solo
sul sito web di Regione Liguria

I gravi dissesti e il progressivo impoverimento dell’ecosistema forestale ligure prodotto dai ripetuti incendi, costituiscono una delle priorità cui porre attenzione. La legge quadro in materia di incendi boschivi (353/2000) e le leggi regionali 4/99 e 9/2000 assegnano a Regione fondamentali ruoli quali: 

  • pianificazione e programmazione, attraverso il Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi
  • organizzazione e coordinamento della Struttura operativa di prevenzione e lotta agli incendi boschivi, il sistema di enti locali, e di volontariato che compone la struttura operativa di intervento per la prevenzione e lotta agli incendi boschivi.

Obiettivo della Regione, oltre alla prospettiva traguardabile della riduzione degli incendi e delle superfici percorse dal fuoco, che va ben al di là della durata del singolo piano, è definire un costante sviluppo delle infrastrutture di previsione, prevenzione ed intervento nonché la possibilità di poter contare su volontari e cittadini sempre più preparati.

La Regione Liguria è partner del progetto MED-PSS (Diffusione  della  cultura  del rischio  incendi) finanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020.  Il progetto MED-PSS ha l'obiettivo di diffondere la cultura del rischio incendi nell'area di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia, informando e sensibilizzando target diversi (scuole, operatori agricolo-forestali, amministratoti/funzionari, cittadinanza in generale...) sull’importanza della risorsa bosco e sui corretti comportamenti da adottare per preservarla, sviluppando buone pratiche di comunicazione sia nella fase di prevenzione che di allerta.

Tutelare il nostro patrimonio boschivo richiede l’attenzione e la collaborazione di tutti.

Per saperne di più: materiale informativo AIB e materiale progetto MED-PSS

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