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E' una malattia dell'olivo diffusa in tutto l'areale di coltivazione.
Lo sviluppo della malattia è fortemente legato, nei vari ambienti, alle condizioni climatiche. Affinché avvenga l'infezione sono necessarie un'alta umidità relativa ed un elevato numero di ore di bagnatura della vegetazione. Risultano inibenti sia le alte temperature estive che le minime invernali (al di sotto dei 3-4 °C). Il periodo di incubazione può variare da uno a tre mesi.
Ne risulta pertanto che nelle regioni meridionali italiane normalmente non si registrano attacchi nel periodo estivo. In Liguria le infezioni si registrano normalmente in primavera ed in autunno.
Sintomi
Colpisce tutti gli organi verdi ma i sintomi sono evidenti soprattutto sulla pagina superiore delle foglie, dove compaiono macchie per lo più a contorno circolare, di colore bruno, del diametro di poco superiore al centimetro, che in alcuni periodi risultano circondate da un alone giallastro o bruno rossastro. Le foglie infette cadono anticipatamente. Soprattutto nelle annate particolarmente umide e piovose la filloptosi può risultare particolarmente intensa.
Danni, sicuramente meno evidenti, possono essere registrati a carico dei frutti.
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- Scheda informativa su CICLOCONIO o OCCHIO DI PAVONE (1 Download)
La peronospora è una malattia causata dal fungo Plasmopara viticola che colpisce le foglie e i grappoli di vite. E' stata segnalata per la prima volta in Europa nel 1878, probabilmente giunta dall'America in seguito all'importazione dal continente americano di viti da utilizzare come portainnesti resistenti alla fillossera.
Quando la pianta ha raggiunto uno sviluppo tale da essere ricettiva agli attacchi del fungo e non appena si verificano condizioni meteorologiche particolari (regola dei tre 10: lunghezza dei germogli superiore a 10 cm, temperature minime assolute superiori a 10 °C, piogge superiori o uguali a 10 mm in 24 - 48 ore) può partire la cosiddetta infezione primaria di peronospora.
Il fungo penetra nella foglia e, dopo un certo periodo detto di incubazione durante il quale il fungo si sviluppa all'interno dei tessuti fogliari, fuoriesce nuovamente con i suoi organi di propagazione. Da questi organi potranno avere luogo le infezioni secondarie, che possono susseguirsi ogni volta che si verificheranno condizioni favorevoli di temperatura e di bagnatura fogliare.
I sintomi
Come conseguenza dell'infezione primaria le foglie presentano sulla pagina superiore le cosiddette "macchie d'olio", cioè chiazze tondeggianti con colorazione che va dal verde chiaro al giallastro e che diventano traslucide con l'avanzare dell'incubazione. Sulla pagina inferiore, in corrispondenza delle macchie d'olio si sviluppa una muffa biancastra costituita dagli organi di diffusione del fungo; in seguito la macchia necrotizza, determinando disseccamenti localizzati. Nei casi più gravi forti attacchi di peronospora possono comportare la perdita totale delle foglie.
L'attacco su grappolo segue quello sulle foglie; il rachide assume un aspetto afflosciato con tacche color verde/bruno, talvolta può ripiegarsi a esse e successivamente dissecca.
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- C. Pasini, ISF, La muffa grigia della rosa difesa durante la coltivazione e in post post-raccolta (0 Downloads)
- G. Minuto, CeRSAA, Contenimento di Botrytis cinerea (1 Download)
- P. Martini, IRF, Descrizioni e sintomi (0 Downloads)
- Bollettino speciale botrite del Centro di agrometeorologia applicata regionale (0 Downloads)