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IGP VITELLONI PIEMONTESI DELLA COSCIA
L’IGP Vitelloni Piemontesi della Coscia, si riferisce alle carni fresche provenienti da capi bovini di Razza Piemontese, sia maschi che femmine, allevati nella zona di produzione, indicata chiaramente nel relativo disciplinare, che si estende sull’intero territorio della Regione Piemonte fino ad alcuni comuni delle province di Savona e Imperia.
L’IGP Vitelloni Piemontesi della coscia è ottenuto da carni di bovini di razza Piemontese di età̀ superiore a 12 mesi. I bovini sono allevati dopo lo svezzamento, la cui durata è compresa fra 3 e 8 mesi, e sono alimentati con foraggi conservati provenienti, per almeno il 70%, da prati naturali costituiti da essenze spontanee della zona di produzione e/o da prati costituiti prevalentemente da graminacee e/o leguminose, fino alla macellazione.
La carne dei Vitelloni Piemontesi della coscia IGP si differenzia dalle altre per un notevole sviluppo muscolare, un elevato contenuto proteico e una bassa percentuale di lipidi. Il colore della carne varia dal rosato al rosso chiaro brillante. Per le sue qualità organolettiche la carne è spesso consumata anche cruda ed è venduta nei punti di commercializzazione sia fresca e al taglio, sia preincartata, sia preconfezionata.
L’IGP vuole essere per i produttori un nuovo strumento per far conoscere ai consumatori le qualità dei tagli di carne e soprattutto rendere il prodotto ancora più riconoscibile una volta superati i confini regionali.
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- Disciplinare Vitellone piemontese della coscia (2 Scaricamenti)
L’indicazione Geografica Protetta Acciughe sotto sale del Mar Ligure è riservata al prodotto ottenuto dalla lavorazione e successiva conservazione sotto sale delle acciughe, pescate nelle acque prospicienti la costa ligure ed il territorio dei comuni della Regione Liguria che si affacciano sul versante tirrenico e che abbiano i requisiti stabiliti dal disciplinare di produzione. L’area di pesca indicata ricade nella zona antistante la costa ligure, ad una distanza dalla costa in funzione della profondità di pesca (batimetria da 50 a 300 metri) con una distanza massima dalla costa di 20 km e della tecnica di pesca tradizionalmente utilizzata, che è quella della lampara con reti a circuizione.
Le acciughe, riferite esclusivamente ad individui della specie Engraulis encrasicolus L., sono pesci migratori e gregari che transitano, dalla primavera all’autunno, in prossimità della costa ligure, e in inverno si stanziano tra i 100 e 150 metri di profondità. La taglia massima prevista dal disciplinare è di 20 centimetri di lunghezza.
L’unicità e l’autenticità delle Acciughe sotto sale del Mar ligure sono strettamente collegate alla tradizione e alla comune cultura dell’arte conserviera delle marinerie liguri.
In Liguria, infatti, già nel XVI secolo, la pesca dell’acciuga e il suo commercio, sia come prodotto fresco che conservato sotto sale, erano regolamentati nei vari statuti dei principali borghi marinari della costa ligure. La Repubblica di Genova era allora in grado di controllare tutto il percorso di approvvigionamento del pesce, i prezzi, la commercializzazione e le regole che dovevano osservare i pescatori.
Il consumo di pesce fresco era limitato alle zone costiere , ma del prodotto conservato la Liguria ne faceva un grande e proficuo commercio. In particolare, lungo i passi montani della riviera di ponente, non si incontravano solo le carovane che trasportavano il sale , ma anche gli “acciugai” : così erano chiamati i commercianti di pesce conservato.
A partire dal XII secolo si perfezionò la tecnica della conservazione del pesce: affumicatura, sottolio e salatura. Tecnica antichissima, pertanto, la conservazione sotto sale, che in Liguria è pratica tuttora diffusa. La particolare morfologia e la posizione geografica regionale (temperatura media annua, tasso di umidità dell’aria e la salinità del mare), permettono di ottenere un livello di salagione ottimale e caratteristico.
Il riconoscimento IGP per le Acciughe sotto sale del Mar Ligure è stato ottenuto nel 2008 e l’ultima modifica al disicplinare è avvenuta nel 2017.
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- Disciplinare Acciughe sotto sale del Mar Ligure (3 Scaricamenti)
La Focaccia di Recco col formaggio IGP è un prodotto da forno ottenuto dalla lavorazione di un impasto a base di farina di grano tenero, olio extravergine di oliva, acqua e sale e viene farcito con formaggio fresco a pasta molle. È composta da due sottilissime sfoglie farcite col formaggio. Alla vista si distingue facilmente dalle focacce tipiche della tradizione italiana e ligure in quanto è molto sottile e all'interno è farcita con uno strato di formaggio fuso. L'altra particolarità è rappresentata dal formaggio di consistenza cremosa, dolce e con una leggera e gradevole nota acidula.
La zona di produzione della IGP è rappresentata dall'intero territorio ligure del comune di Recco e dei comuni confinanti di Avegno, Sori e Camogli.
Le origini della focaccia risalgono al tempo delle invasioni saracene, quando la popolazione genovese, per fuggire dall’invasore, si rifugiava in montagna: il formaggio, la farina ed un poco di olio erano gli ingredienti disponibili in maggiore quantità e sui quali si basava la preparazione dei cibi consumati nell’alimentazione quotidiana. In tempi relativamente recenti (prima metà del 1900) il prodotto si afferma con successo grazie all’azione di un gruppo di ristoratori locali, tutt’oggi attivi nella produzione della focaccia. A loro va il merito di aver diffuso il consumo della focaccia, poiché in precedenza questa veniva preparata unicamente nella festa di Ognissanti, e distribuita gratuitamente alla popolazione.
La focaccia di Recco ha ottenuto il riconoscimento IGP nel 2015, e nel 2024 ha modificato il disciplinare di produzione. Tale modifica ha formalizzato e aggiornato le regole di produzione. I controlli sul rispetto del disciplinare di produzione sono affidati alla Camera di Commercio di Genova al fine di mantenere l'autenticità del prodotto.
La focaccia di Recco col formaggio IGP grazie a un disciplinare rigoroso, che ne tutela l'autenticità e la tradizione secolare, viene celebrata annualmente con eventi e attività di comunicazione per promuoverne l'eccellenza
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- Disciplinare Focaccia di Recco (3 Scaricamenti)
Cosa è il GAL?
È un gruppo di soggetti, pubblici e privati (partenariato) che si accordano per promuovere lo sviluppo di un determinato comprensorio rurale della Liguria.
Cosa fanno i GAL?
Ogni GAL approva una Strategia di Sviluppo locale (SSL), che si traduce in un insieme coordinato di interventi per lo sviluppo locale. Gli interventi della programmazione 2023/2027 riguardano due ambiti:
- sistemi locali del cibo, distretti, filiere agricole e agroalimentari
- sistemi di offerta socio-culturale e turistico-ricreativo-locale
Dove operano i GAL?
Le strategie di sviluppo locale possono essere attuate unicamente nelle zone rurali della Liguria che hanno aderito al partenariato. In Liguria gli unici Comuni non ricadenti nella definizione di "zone rurali" sono Imperia, Genova e La Spezia.
Chi finanzia i GAL?
I GAL sono finanziati dal Piano Strategico della PAC (PSP) 2023/2027 e dal collegato Complemento per lo Sviluppo Rurale della Regione Liguria (CSR), intervento SRG06 "LEADER – Attuazione Strategie di Sviluppo Locale", con oltre 12 milioni di euro. I fondi del CSR provengono dall'Unione europea, attraverso il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), dallo Stato e dalla Regione.
Quanti sono i GAL in Liguria?
In Liguria nel periodo di programmazione 2023/2027 operano 4 GAL.
Provincia di Imperia
GAL Riviera dei Fiori
Strategia di sviluppo locale: “Terra della taggiasca: le vie dei sapori, dei colori e della cucina bianca 2023/2027”
Sede: c/o Azienda speciale della C.C.I.A.A PromoRiviere di Liguria
via Tommaso Schiva 29 - 18100 Imperia
tel: 0183-793280 - 0183-793265 - 0183-767428
e-mail:progetti.comunitari@rivlig.camcom.it
PEC: promorivlig@pec.it
Provincia di Savona
GAL Valli Savonesi
Strategia di sviluppo locale: “Più valore all’Entroterra 2023/2027”
Sede: c/o Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola (CeRSAA) della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Riviere di Liguria
via Quarda superiore 16 - 17100 Savona
tel: 0182-554949 - fax: 0182-50712
e-mail: vallisavonesi.gal.info@cersaa.it- vallisavonesi.gal.direzione@cersaa.it
pec: cersaa.direzione@pcert.postecert.it
Provincia di Genova
GAL Verdemare Liguria
Strategia di sviluppo locale: “Entroterra LEADER di sviluppo”
Sede legale: c/o Ente PARCO ANTOLA Villa Borzino – 16012 Busalla (GE)
Sede scientifica: via N.S. Provvidenza, 3 La Torriglietta – Torriglia (GE)
tel: 010-944175 – 010-944175 - 3387106981 – fax 010-9453007
e-mail: protocollo@parcoantola.it
pec: parcoantola@pec.it
Provincia della Spezia
GAL Provincia della Spezia
Strategia di sviluppo locale: “R.E.T.I. Reti, Esperienze, Territori, Itinerari”
Sede: c/o Camera di Commercio Riviere di Liguria
piazza Europa 16 - 19124 Spezia
tel: 0187-728226211
e-mail: galprovinciaspezia@gmail.com
pec: galprovinciadellaspezia@legalmail.it - promorivlig@pec.it
In questa sezione si pubblicano i decreti di approvazione gradauatorie
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decreto del dirigente n.8908 del 5 dicembre 2025
regolamento (UE) 1139/2021. Fondo europeo per gli Affari marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (Feampa) 2021-2027.
Approvazione graduatoria delle domande di aiuto ricevute nei termini del decreto del direttore n.6933/2025 ed impegno di 110.934,26 euro
vai all'avviso pubblico approvato con decreto del direttore generale della direzione Turismo, Agricoltura e aree protette del 7 agosto 2025 -
decreto del dirigente n.8715 del 1 dicembre 2025
regolamento (UE) 1139/2021. Fondo europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (Fempa) 2021-2027.
Approvazione graduatoria delle domande di aiuto ricevute nei termini del decreto del direttore n.6933/2025 ed impegno di 86.784,00 euro
vai all'avviso pubblico approvato con decreto del direttore generale della direzione generale Turismo, Agricoltura e aree protette del 7 agosto 2025 -
decreto del dirigente n. 7075 del 6 ottobre 2025
regolamento (UE) 1139/2021. Fondo europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (Fempa) 2021-2027.
Approvazione graduatoria delle domande di aiuto ricevute nei termini del decreto del dirigente n.4466/2025 ed impegno di 173.721,32 euro -
decreto del dirigente n. 6590 del 16 settembre 2025
regolamento (UE) 1139/2021. Fondo europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (Feampa) 2021-2027.
Approvazione graduatoria delle domande di aiuto ricevute nei termini del decreto del dirigente n.4466/2025, impegno per 61.971,92 euro
vai all'avviso pubblico approvato con decreto del direttore generale della direzione generale Turismo, Agricoltura e aree protette del 27 febbraio 2025 -
decreto del dirigente n.4708 del 25 giugno 2025
esito istruttorio delle domande ricevute in risposta all’avviso pubblico approvato con decreto del direttore generale n.1412/2025, impegno per 27.000 euro e riapertura dei termini per la presentazione delle domande di aiuto
vai all'avviso pubblico approvato con decreto del direttore generale della direzione generale Turismo, Agricoltura e aree protette del 27 febbraio 2025 -
decreto del dirigente n.8796 del 27 dicembre 2024
approvazione della graduatoria delle istanze ammissibili ed impegno fondi per 200.000 euro
vai all'avviso pubblico approvato con deliberazione di Giunta del 10 Ottobre 2024
Ai sensi dell’art 49 comma 3 del Reg. (UE) 1060/2021, si pubblica l’elenco delle operazioni selezionate l’elenco delle operazioni
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- elenco delle operazioni (aggiornamento 15-12-2025) (4 Scaricamenti)
- ottiene una protezione ufficiale dalle imitazioni e dall’uso improprio del nome
- si inserisce in un sistema di origine già consolidato, accanto a prodotti come l’Olio Riviera Ligure DOP
- accresce il proprio valore economico, con benefici per produttori, turismo e futuro occupazionale
- rafforza la comunicazione dell’identità ligure, anche all’estero
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- Disciplinare olive taggiasche liguri (2 Scaricamenti)
Qui di seguito è possibile scaricare tutta la documentazione.
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- Lettera di chiusura (0 Scaricamenti)
- Lettera di convocazione (0 Scaricamenti)
- Proposta di modifiche (0 Scaricamenti)
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- Lettera di chiusura (0 Scaricamenti)
- Monitoraggio ambientale - Relazione annuale 2025. Indicatori (0 Scaricamenti)
- Rapporto annuale di attuazione 2024 - progetto Banda Ultra Larga (1 Download)
- Monitoraggio ambientale - Relazione annuale 2025 (0 Scaricamenti)
- Esecuzione finanziaria (0 Scaricamenti)
- Rapporto annuale di attuazione 2024 - bandi (0 Scaricamenti)
- Lettera di convocazione (0 Scaricamenti)
- Rapporto annuale di attuazione 2024 (0 Scaricamenti)
- Rapporto annuale di attuazione 2024 - sintesi (0 Scaricamenti)
- Rapporto annuale di attuazione 2024 - tabelle indicatori (0 Scaricamenti)
Nome comune
Scarabeo giapponese
Categorizzazione
Da quarantena di livello prioritario (Reg. UE 2019/2072, Reg. UE 2019/1702)
Descrizione dell’organismo nocivo
Popillia japonica è un coleottero scarabeide originario del Giappone. Gli adulti sono lunghi circa 8-11 mm e larghi circa 5-7 mm; la femmina è tipicamente più grande del maschio. La caratteristica distintiva di questo insetto è la presenza di 12 ciuffi di peli bianchi ai lati dell’addome, unitamente al colore bronzo ramato delle ali e verde metallizzato del capo e del torace. Le larve, color bianco crema, nella fase di massimo sviluppo sono lunghe circa 32 mm e hanno la caratteristica forma a “C” tipica degli scarabeidi.
Ciclo biologico
Nei nostri areali compie una generazione all’anno. Lo sfarfallamento degli adulti avviene tra giugno e settembre, con un picco di attività nel mese di luglio. Le femmine depongono in media 40-60 uova nel terreno, in zone prative con presenza di graminacee. Le larve svernano nel terreno e si impupano in tarda primavera.
Comportamento e danni alle piante
Gli adulti si nutrono in modo gregario della lamina delle foglie, risparmiandone solo le nervature. Con infestazioni elevate si possono riscontrare centinaia di individui su una singola pianta, che determinano la totale scheletrizzazione delle foglie. Possono inoltre danneggiare in modo significativo fiori (in particolare rose) e frutti (pesche, susine, piccoli frutti).
Le larve, che si nutrono delle radici di piante erbacee, in prevalenza graminacee, causano gravi danni ai tappeti erbosi, creando ingiallimenti, diradamenti e avvizzimenti.
Specie ospiti
Gli adulti attaccano più di 300 specie di piante coltivate e spontanee, tra le quali vite, alberi da frutto, essenze forestali, piante ortive e ornamentali. Le specie più attrattive in Italia sembrano essere:
- tra le piante coltivate: vite, nocciolo, mirtillo, rovi, lamponi, ribes, ciliegio, prugno, kiwi, mais e soia
- tra le piante ornamentali: vite canadese, glicine, rosa, tiglio, biancospino, betulla e ibisco
- tra le piante spontanee: salice, ontano, carpino, gelso, ortica, convolvolo, romice e iperico
Misure da adottare
In caso di ritrovamento è necessario comunicare tempestivamente al Servizio fitosanitario la presenza, anche sospetta, dell’insetto.
A tal fine è possibile inviare una email all’indirizzo popillia@regione.liguria.it con:
- posizione esatta del ritrovamento, possibilmente con coordinate GPS
- foto nitida dell’insetto
- numero di telefono del segnalatore
Data la pericolosità di Popillia japonica è necessario intervenire quanto prima per impedirne la diffusione con le seguenti modalità:
Lotta diretta contro gli adulti:
- trattamenti insetticidi alle piante
- cattura manuale con ausilio di un contenitore con acqua e sapone
Lotta diretta contro le larve:
- trattamenti insetticidi appropriati del terreno in cui sono presenti larve dell’organismo nocivo
- applicazione al terreno di nematodi entomopatogeni della specie Heterorhabditis bacteriophora o altre specie di cui sia stata dimostrata scientificamente l’efficacia
- uso della fresatura meccanica per distruggere le larve nel terreno (autunno-primavera)
Presenza sul territorio
A luglio 2025 è stata confermata la presenza di Popillia japonica nei comuni di Celle Ligure, Albisola Marina e Albissola Superiore, in provincia di Savona. Sono attualmente in corso le indagini fitosanitarie per definire l’estensione dell’area delimitata, che sarà costituita da una zona infestata e una circostante zona cuscinetto con raggio di almeno 5 km, in conformità al Reg. (UE) 2023/1584.
È stata inoltre costituita nel 2024 una zona cuscinetto a seguito dei focolai rinvenuti in Piemonte nei pressi dei confini regionali (D.D. 11 novembre 2024, n. 853) ai sensi del Regolamento di Esecuzione UE 2023/1584.
Normativa di riferimento
Regolamento di esecuzione (UE) 2019/1702
Regolamento di Esecuzione UE 2023/1584
Decreto ministeriale del 3 aprile 2024
Approfondimenti
- consulta la carta di diffusione sul Geoportale di Regione Liguria
- consulta la Pest survey card alla pagina dedicata dell’Efsa - European food safety authority
- consulta il consulta i documenti tecnici ufficiali n. 38 alla pagina dedicata del Servizio Fitosanitario Nazionale
Contatti
- Referente regionale
Giuseppe Siccardi
giuseppe.siccardii@regione.liguria.it - Referenti provinciali
Imperia
Giuseppe Siccardi
giuseppe.siccardi@regione.liguria.it
telefono 010 548 8064
Savona
Gianni Sciandini
gianni.sciandini@regione.liguria.it
telefono 010 548 4357
Genova
Emanuela Cuneo
emanuela.cuneo@regione.liguria.it
telefono 010 548 4577 - La Spezia
Massimiliano Ghironi
massimiliano.ghironi@regione.liguria.it
telefono 010 548 8770
