Cosa sono i GAL?
Sono gruppi di soggetti, pubblici e privati (partenariato) che si accordano per promuovere lo sviluppo delle zone rurali della Liguria.
Cosa fanno i GAL?
Ogni GAL approva una Strategia di Sviluppo Locale (SSL), che si traduce in un insieme coordinato di interventi per lo sviluppo locale. Gli interventi possono riguardare i diversi settori dell’economia locale e il miglioramento dei servizi per la popolazione.
Dove operano i GAL?
Le strategie di sviluppo locale possono essere attuate unicamente nelle zone rurali della Liguria, cioè nelle aree di collina e di montagna al di fuori delle zone urbane (vedi cartina).
Chi finanzia i GAL?
I GAL sono finanziati dal Programma regionale di Sviluppo Rurale (PSR), asse 4 (Leader), con oltre 50 milioni di euro. I fondi del PSR provengono dall’Unione europea, attraverso il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), dallo Stato e dalla Regione.
Quanti sono i GAL in Liguria?
In Liguria i GAL erano originariamente 9 (2 in provincia di Imperia, 2 in provincia di Savona, 3 in provincia di Genova e 2 in quella della Spezia). Il numero si è recentemente ridotto a 7 per l’accorpamento dei due GAL imperiesi e dei due GAL spezzini.

Provincia di Imperia

1 - GAL Riviera dei Fiori (costituito dall'unificazione del GAL "Le vie dei sapori e dei colori" e il GAL "Riviera dei Fiori") Sede: c/o Camera di Commercio di Imperia - via Tommaso Schiva, 29 - 18100 Imperia tel: 0183 793285 fax: 0183 274816 gal@promimperia.it

Provincia di Savona

2 - GAL Le strade della cucina bianca, del vino, dell'olio, dell'ortofrutta della tradizione ligure Sede: c/o Provincia di Savona, via Sormano,12 - 17100 Savona tel: 019 8313333 fax: 019 8313269 gal@provincia.savona.it

3 - GAL Comunità savonesi sostenibili Sede: c/o Provincia di Savona, via Sormano,12 - 17100 Savona tel: 019 8313333 fax: 019 8313269 gal@provincia.savona.it

Provincia di Genova

4 - GAL Valli del Genovesato Sede: c/o Ente Parco dell'Antola, via XXV aprile, 17 - 16012 Busalla (GE) tel: 010 9761014 fax: 010 9760147 infogalvallidelgenovesato@gmail.com

5 -Agenzia di sviluppo GAL Genovese Sede: piazza Matteotti, 9 - Palazzo Ducale 2° piano - 16123 Genova tel: 010 8683242 fax: 010 8683249 info@appenninogenovese.it

6 - GAL Valli del Tigullio sede c/o Ente Parco dell'Aveto, via Marrè Carlo, 75/A - 16041 Borzonasca (GE) tel: 0185 340311 fax: 0185 343020 info@parcoaveto.it

Provincia della Spezia

7 - GAL Provincia della Spezia (costituito dall'unificazione del GAL "Val di Vara" e del GAL "Riviera Spezzina") sede c/o Provincia della Spezia, via Vittorio Veneto, 2 - 19124 La Spezia tel: 0187 742307 - 0187 742361 fax: 0187 742360 galprovinciaspezia@gmail.com

Consulta i bandi periodicamente emessi per l’accesso a finanziamenti previsti in attuazione delle Strategie di Sviluppo Locale: Asse 4 

Il finanziamento del Piano regionale di sviluppo rurale 2000-2006 è stato garantito dalle risorse dell'Unione Europea (112 milioni di euro), dello Stato (133 milioni di euro) e della Regione Liguria (42 milioni di euro). Attraverso questa programmazione sono state attivate azioni per l'economia rurale che vanno dal sostegno agli investimenti nelle aziende agricole, all'insediamento dei giovani in agricoltura, ai centri di trasformazione e commercializzazione dei prodotti, all'agro-ambiente e alle infrastrutture rurali, alla forestazione e alla lotta agli incendi boschivi.

La Liguria si afferma come regione leader per la capacità di investimento prodotta dagli aiuti comunitari del Psr. Distribuendo anche i fondi non utizzati da altre regioni sono stati erogati il 137% di premi e contributi rispetto alle risorse pre-assegnate: invece dei 210 milioni di euro assegnati ne sono stati così utilizzati 287, con un totale di investimenti attivati di 470 milioni di euro. Ne hanno beneficiato oltre novemila aziende, cooperative ed enti operanti nel settore agricolo e nella gestione del territorio. Più di duemila i giovani sotto i quarant'anni che hanno usufruito degli incentivi per avviare o sostenere un'attività agricola.

Caratteristica della pianificazione ligure è stata la scelta di investire l'80% delle erogazioni per misure di tipo strutturale, quindi di investimento alle aziende e solo il 20% in premi di mantenimento. Questo dato riflette la sinergia tra un territorio capace di investire in nuove imprese e le scelte strategiche operate dalla politica agricola regionale. La Regione Liguria ha incrementato in modo consistente nel 2005 e 2006 le risorse destinate allo sviluppo rurale portando il proprio apporto finanziario da 4,5 milioni di euro dell'anno 2004 a 12 milioni di euro del 2006. Il settore ortofloricolo ha ricevuto il 50% degli investimenti, quello olivicolo l'11% e la zootecnia il 14%.

Particolare attenzione è stata posta non solo all'entità della somma erogata, ma anche alla qualità delle procedure di gestione e controllo, così come certificato al termine dei controlli attuati in Italia dalla Commissione europea negli anni scorsi e che solamente per la Regione Liguria si sono conclusi senza sanzioni. Il mondo agricolo ligure si conferma come settore dinamico, in continua trasformazione e ricco di aziende che operano attivamente in un'agricoltura di mercato sempre più competitiva. Questa tendenza sarà alla base della nuova fase di programmazione dei fondi comunitari dal 2007 al 2013.

La condizionalità è una componente fondamentale della riforma della politica agricola comune (PAC) approvata dalla Comunità europea nel 2003.

Definizione
La condizionalità introduce il principio secondo il quale per poter accedere al sistema dei pagamenti comunitari gli agricoltori devono rispettare determinate norme che riguardano la corretta gestione agronomica dei terreni, la salvaguardia dell'ambiente, la salute pubblica, la salute degli animali e il loro benessere.
Il mancato rispetto di queste norme si traduce nella riduzione totale o parziale di taluni pagamenti dell'Unione Europea a favore degli agricoltori. Le riduzioni sono commisurate alla gravità, portata, durata, frequenza e intenzionalità dell'inadempienza.
Con il 2015 parte il nuovo regime di Condizionalità come definito dal regolamento CE n.1306/2013 per il periodo 2015-2020.
A livello nazionale la Condizionalità è disciplinata dal DM n.2490 del 25 gennaio 2017 che ha abrogato il DM 3536/2016. La Regione Liguria ha approvato con delibera n.309 del 14 aprile 2017 i criteri che compongono la Condizionalità e recepito il DM 2490/2017.

Obiettivi 
La condizionalità ha il duplice obiettivo di incrementare la sostenibilità ambientale delle attività agricole e di soddisfare le aspettative e gli interessi dei consumatori.

Soggetti interessati
La Condizionalità si applica a coloro che beneficiano di:

  • Pagamenti diretti (primo pilastro)
  • Pagamenti per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti (OCM Vino) e per la vendemmia verde
  • Pagamenti silvo-climatico-ambientali
  • Pagamenti per l’agricoltura biologica
  • Indennità Natura 2000 e Direttiva Quadro Acque
  • Indennità compensative per le aree montane o per le zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici

Applicazione
Gli obblighi da rispettare previsti dalla condizionalità comprende i Criteri di gestione obbligatori (CGO) e le norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA):

  • i CGO sono rappresentati da 13 direttive e regolamenti comunitari , di cui la maggior parte già in vigore da molti anni
  • le BCAA sono 7 norme e rappresentano le condizioni agronomiche ambientali minime in cui dovrebbero essere tenuti i terreni agricoli . Le BCAA da rispettare sono di natura agronomica (erosione, regimazione delle acque superficiali, struttura e fertilità dei terreni) e ambientale (gestione del set aside, copertura minima del suolo, mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio) per evitare i rischi di deterioramento del suolo e degli habitat

Le CGO e BCAA sono classificate in tre settori:

  1. Ambiente, cambiamenti climatici e buone condizioni agronomiche del terreno
  2. Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante
  3. Benessere degli animali

Questi tre settori sono a loro volta suddivisi in 9 temi:

  1. Acque
  2. Suolo e stock di carbonio
  3. Biodiversità
  4. Livello di mantenimento minimo dei paesaggi
  5. Sicurezza alimentare
  6. Identificazione e registrazione degli animali
  7. Malattie degli animali
  8. Prodotti fitosanitari
  9. Benessere degli animali

Inosservanza delle norme della condizionalità
In caso di inosservanza degli impegni e delle norme della condizionalità (CGO e BCAA), in conseguenza di azioni o omissioni direttamente imputabili al singolo agricoltore, i pagamenti dovuti all'agricoltore nell'anno civile in cui si è rilevata l'inosservanza vengono ridotti o annullati in funzione della gravità, portata e durata della violazione. In caso di reiterazione della violazione, il livello delle sanzioni applicabili viene moltiplicato per tre.

Condizionalità 2019
In conformità con quanto disposto dal DM n.497 del 17 gennaio 2019 e dai regolamenti comunitari, gli impegni relativi alla "Condizionalità" sono stati aggiornati e approvati con delibera n.393 del 17 maggio 2019.

Clicca per accedere alla pagina dedicata al "Registro di campagna"

Lo sviluppo rurale è strettamente connesso alla politica agricola comune (PAC) e ad azioni a sostegno dell’occupazione. Le misure finanziarie e gli strumenti normativi tradizionalmente frammentati, hanno sofferto nel tempo della mancanza di coordinamento. Per riportare coerenza in questa materia l'Agenda 2000 ha avviato una riforma della PAC che ha consentito di rafforzare le misure di sviluppo rurale e di riunirle in un unico quadro regolamentare. Lo sviluppo rurale unitamente al sostegno ai mercati agricoli diventa così il secondo pilastro della PAC.

La programmazione dello sviluppo rurale, rappresenta di fatto lo strumento fondamentale per lo sviluppo dell'agricoltura, della selvicoltura, dell'ambiente naturale e dell'economia delle zone rurali. Infatti oggi, attraverso il sostegno economico comunitario del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e la partecipazione finanziaria dello Stato e della Regione Liguria, vengono garantite azioni rivolte ad affrontare le sfide climatico-ambientali, incentivare lo sviluppo di attività complementari all’agricoltura creatrici di posti di lavoro per contenere l'esodo rurale e rafforzare il tessuto economico e sociale delle zone rurali, all'ammodernamento delle aziende agricole, alla sicurezza alimentare e alla qualità dei prodotti a redditi equi e stabili per gli agricoltori al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nel rispetto delle pari opportunità.

In questa sezione sono disponibili tutte le informazioni e i documenti utili suddivisi nei diversi anni di programmazione.

Consulta il materiale disponibile sulla nuova programmazione 2023-2027

Qui di seguito trovi i documenti ufficiali per la stesura del Programma di sviluppo rurale 2007-2013. Il testo principale di riferimento sul sostegno allo sviluppo rurale è il Regolamento CE n.1698/2005.

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