Questa pagina è dedicata alla pubblicazione dell'elenco dei beneficiari che percepiscono contributi pubblici nell'ambito della politica di sviluppo rurale. La pubblicazione delle informazioni è realizzata su portale internet al fine di dare ad un vasto pubblico la possibilità di consultarle.
Rendendo accessibili le informazioni relative ai beneficiari di fondi pubblici si rafforza la trasparenza sull'utilizzazione di tali fondi. La pubblicazione delle informazioni è annuale e successiva alla chiusura dell'esercizio finanziario.

AVVISO

La pubblicazione via internet dei beneficiari degli aiuti della Politica Agricola Comune (PAC) e del Fondo Europeo Agricolo di Sviluppo Rurale (FEASR) è stata sospesa a seguito delle decisione della Corte europea di Giustizia del 9 novembre 2010 che ha dichiarato "... parzialmente non validi i principi legali su cui la Commissione aveva imposto agli Stati Membri di rendere pubblici i nomi dei beneficiari dei sussidi e del loro ammontare..."
La Commissione dell'Unione europea ne ha disposto pertanto la sospensione in attesa di varare nuove disposizioni in merito.

Eventuali motivate richieste di informazioni su singoli soggetti, dovranno essere pertanto rivolte direttamente ad AGEA in forma scritta al seguente recapito:

Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura
Via Palestro, 81 - 00185 ROMA

Per ulteriori informazioni
Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura
Tel. 06 4949 9239
e-mail: infosvilupporurale@agea.gov.it
u.uirp@agea.gov.it

Fin dalle prime fasi dell'attuazione del Psr 2007-2013 la Regione Liguria ha inteso dare un particolare significato alla partecipazione delle categorie economiche e degli enti locali alla costruzione e alla realizzazione delle attività previste dal programma.
Questo "approccio partecipato" alla programmazione ha avuto una risposta molto positiva dal territorio regionale, che ha consentito di selezionare 9 strategie di sviluppo locale e 4 progetti integrati (tre territoriali e uno settoriale).
Mentre le strategie di sviluppo locale sono attuate dai Gruppi di azione locale (GAL) nell'ambito dell'asse 4 del Psr, i progetti integrati sono stati invece inseriti a tutti gli effetti nell'attuazione del PSR da parte della Regione.

Il Comitato di sorveglianza del programma regionale di sviluppo rurale è istituito in conformità alle disposizioni comunitarie e in particolare all'articolo 77 del regolamento (CE) n.1698/2005.
Fanno parte del Comitato i principali responsabili dell'attuazione degli interventi, i rappresentanti della Regione, dei Ministeri interessati e della Commissione Europea ed i partner istituzionali, economici e sociali locali.

Il Comitato assicura l'efficienza e la qualità dell'esecuzione del Psr. La sua attività è disciplinata da uno specifico regolamento che trovi scaricabile qui di seguito, insieme ai verbali di riunione e ai rapporti annuali di esecuzione.

In seguito al decentramento in materia di pesca e dell'economia ittica in generale, il complesso di competenze in carico alla Regione impone alla medesima un'oculata attività di programmazione, nonché la necessità di creare strutture di supporto per poterla realizzare.

Ne deriva la necessità di attivare intense azioni di assistenza tecnica attuate, sotto coordinamento regionale, dalle Associazioni regionali di categoria della pesca marittima attraverso la realizzazione di specifici programmi di assistenza tecnica.
In tale contesto, compito delle associazioni è quello di realizzare progetti operativi per mezzo dei quali attuare specifiche azioni di assistenza tecnica volte a:

  • garantire la durabilità e sostenibilità delle risorse, il rafforzamento, la costituzione e lo sviluppo di centri di assistenza,
  • prestare servizi a favore degli imprenditori ittici da realizzare nell'ambito dei centri di assistenza già esistenti e di altri da costituire,
  • garantire iniziative a favore dei lavoratori dipendenti e alle attività finalizzate all'occupazione e allo sviluppo delle tutele sociali, da realizzarsi nell'ambito dei centri di assistenza esistenti o da costituire.

L'attivazione dell'assistenza tecnica nel settore della pesca marittima allinea quest'ultimo, conferendogli pari dignità, ai settori zootecnico e agricolo, per i quali sono funzionanti da oltre un ventennio i servizi di assistenza tecnica finanziati dalla Regione.
In tal senso, compito della Regione Liguria è quello di tracciare gli orientamenti e le linee guida di riferimento per la realizzazione dei programmi di assistenza tecnica regionali, definendone le finalità, i requisiti e i contenuti, nonché identificando i soggetti coinvolti, i beneficiari e specificando le modalità di presentazione e attuazione.
Particolare attenzione viene posta sulla tipologia dei servizi offerti e sulle modalità di funzionamento dei Centri di assistenza tecnica, che rappresentano gli strumenti di attuazione dei programmi di assistenza tecnica nel settore della pesca e dell'acquacoltura marittima.

 

Cosa sono i GAL?
Sono gruppi di soggetti, pubblici e privati (partenariato) che si accordano per promuovere lo sviluppo delle zone rurali della Liguria.
Cosa fanno i GAL?
Ogni GAL approva una Strategia di Sviluppo Locale (SSL), che si traduce in un insieme coordinato di interventi per lo sviluppo locale. Gli interventi possono riguardare i diversi settori dell’economia locale e il miglioramento dei servizi per la popolazione.
Dove operano i GAL?
Le strategie di sviluppo locale possono essere attuate unicamente nelle zone rurali della Liguria, cioè nelle aree di collina e di montagna al di fuori delle zone urbane (vedi cartina).
Chi finanzia i GAL?
I GAL sono finanziati dal Programma regionale di Sviluppo Rurale (PSR), asse 4 (Leader), con oltre 50 milioni di euro. I fondi del PSR provengono dall’Unione europea, attraverso il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), dallo Stato e dalla Regione.
Quanti sono i GAL in Liguria?
In Liguria i GAL erano originariamente 9 (2 in provincia di Imperia, 2 in provincia di Savona, 3 in provincia di Genova e 2 in quella della Spezia). Il numero si è recentemente ridotto a 7 per l’accorpamento dei due GAL imperiesi e dei due GAL spezzini.

Provincia di Imperia

1 - GAL Riviera dei Fiori (costituito dall'unificazione del GAL "Le vie dei sapori e dei colori" e il GAL "Riviera dei Fiori") Sede: c/o Camera di Commercio di Imperia - via Tommaso Schiva, 29 - 18100 Imperia tel: 0183 793285 fax: 0183 274816 gal@promimperia.it

Provincia di Savona

2 - GAL Le strade della cucina bianca, del vino, dell'olio, dell'ortofrutta della tradizione ligure Sede: c/o Provincia di Savona, via Sormano,12 - 17100 Savona tel: 019 8313333 fax: 019 8313269 gal@provincia.savona.it

3 - GAL Comunità savonesi sostenibili Sede: c/o Provincia di Savona, via Sormano,12 - 17100 Savona tel: 019 8313333 fax: 019 8313269 gal@provincia.savona.it

Provincia di Genova

4 - GAL Valli del Genovesato Sede: c/o Ente Parco dell'Antola, via XXV aprile, 17 - 16012 Busalla (GE) tel: 010 9761014 fax: 010 9760147 infogalvallidelgenovesato@gmail.com

5 -Agenzia di sviluppo GAL Genovese Sede: piazza Matteotti, 9 - Palazzo Ducale 2° piano - 16123 Genova tel: 010 8683242 fax: 010 8683249 info@appenninogenovese.it

6 - GAL Valli del Tigullio sede c/o Ente Parco dell'Aveto, via Marrè Carlo, 75/A - 16041 Borzonasca (GE) tel: 0185 340311 fax: 0185 343020 info@parcoaveto.it

Provincia della Spezia

7 - GAL Provincia della Spezia (costituito dall'unificazione del GAL "Val di Vara" e del GAL "Riviera Spezzina") sede c/o Provincia della Spezia, via Vittorio Veneto, 2 - 19124 La Spezia tel: 0187 742307 - 0187 742361 fax: 0187 742360 galprovinciaspezia@gmail.com

Consulta i bandi periodicamente emessi per l’accesso a finanziamenti previsti in attuazione delle Strategie di Sviluppo Locale: Asse 4 

Il finanziamento del Piano regionale di sviluppo rurale 2000-2006 è stato garantito dalle risorse dell'Unione Europea (112 milioni di euro), dello Stato (133 milioni di euro) e della Regione Liguria (42 milioni di euro). Attraverso questa programmazione sono state attivate azioni per l'economia rurale che vanno dal sostegno agli investimenti nelle aziende agricole, all'insediamento dei giovani in agricoltura, ai centri di trasformazione e commercializzazione dei prodotti, all'agro-ambiente e alle infrastrutture rurali, alla forestazione e alla lotta agli incendi boschivi.

La Liguria si afferma come regione leader per la capacità di investimento prodotta dagli aiuti comunitari del Psr. Distribuendo anche i fondi non utizzati da altre regioni sono stati erogati il 137% di premi e contributi rispetto alle risorse pre-assegnate: invece dei 210 milioni di euro assegnati ne sono stati così utilizzati 287, con un totale di investimenti attivati di 470 milioni di euro. Ne hanno beneficiato oltre novemila aziende, cooperative ed enti operanti nel settore agricolo e nella gestione del territorio. Più di duemila i giovani sotto i quarant'anni che hanno usufruito degli incentivi per avviare o sostenere un'attività agricola.

Caratteristica della pianificazione ligure è stata la scelta di investire l'80% delle erogazioni per misure di tipo strutturale, quindi di investimento alle aziende e solo il 20% in premi di mantenimento. Questo dato riflette la sinergia tra un territorio capace di investire in nuove imprese e le scelte strategiche operate dalla politica agricola regionale. La Regione Liguria ha incrementato in modo consistente nel 2005 e 2006 le risorse destinate allo sviluppo rurale portando il proprio apporto finanziario da 4,5 milioni di euro dell'anno 2004 a 12 milioni di euro del 2006. Il settore ortofloricolo ha ricevuto il 50% degli investimenti, quello olivicolo l'11% e la zootecnia il 14%.

Particolare attenzione è stata posta non solo all'entità della somma erogata, ma anche alla qualità delle procedure di gestione e controllo, così come certificato al termine dei controlli attuati in Italia dalla Commissione europea negli anni scorsi e che solamente per la Regione Liguria si sono conclusi senza sanzioni. Il mondo agricolo ligure si conferma come settore dinamico, in continua trasformazione e ricco di aziende che operano attivamente in un'agricoltura di mercato sempre più competitiva. Questa tendenza sarà alla base della nuova fase di programmazione dei fondi comunitari dal 2007 al 2013.

La condizionalità è una componente fondamentale della riforma della politica agricola comune (PAC) approvata dalla Comunità europea nel 2003.

Definizione
La condizionalità introduce il principio secondo il quale per poter accedere al sistema dei pagamenti comunitari gli agricoltori devono rispettare determinate norme che riguardano la corretta gestione agronomica dei terreni, la salvaguardia dell'ambiente, la salute pubblica, la salute degli animali e il loro benessere.
Il mancato rispetto di queste norme si traduce nella riduzione totale o parziale di taluni pagamenti dell'Unione Europea a favore degli agricoltori. Le riduzioni sono commisurate alla gravità, portata, durata, frequenza e intenzionalità dell'inadempienza.
Con il 2015 parte il nuovo regime di Condizionalità come definito dal regolamento CE n.1306/2013 per il periodo 2015-2020.
A livello nazionale la Condizionalità è disciplinata dal DM n.2490 del 25 gennaio 2017 che ha abrogato il DM 3536/2016. La Regione Liguria ha approvato con delibera n.309 del 14 aprile 2017 i criteri che compongono la Condizionalità e recepito il DM 2490/2017.

Obiettivi 
La condizionalità ha il duplice obiettivo di incrementare la sostenibilità ambientale delle attività agricole e di soddisfare le aspettative e gli interessi dei consumatori.

Soggetti interessati
La Condizionalità si applica a coloro che beneficiano di:

  • Pagamenti diretti (primo pilastro)
  • Pagamenti per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti (OCM Vino) e per la vendemmia verde
  • Pagamenti silvo-climatico-ambientali
  • Pagamenti per l’agricoltura biologica
  • Indennità Natura 2000 e Direttiva Quadro Acque
  • Indennità compensative per le aree montane o per le zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici

Applicazione
Gli obblighi da rispettare previsti dalla condizionalità comprende i Criteri di gestione obbligatori (CGO) e le norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA):

  • i CGO sono rappresentati da 13 direttive e regolamenti comunitari , di cui la maggior parte già in vigore da molti anni
  • le BCAA sono 7 norme e rappresentano le condizioni agronomiche ambientali minime in cui dovrebbero essere tenuti i terreni agricoli . Le BCAA da rispettare sono di natura agronomica (erosione, regimazione delle acque superficiali, struttura e fertilità dei terreni) e ambientale (gestione del set aside, copertura minima del suolo, mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio) per evitare i rischi di deterioramento del suolo e degli habitat

Le CGO e BCAA sono classificate in tre settori:

  1. Ambiente, cambiamenti climatici e buone condizioni agronomiche del terreno
  2. Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante
  3. Benessere degli animali

Questi tre settori sono a loro volta suddivisi in 9 temi:

  1. Acque
  2. Suolo e stock di carbonio
  3. Biodiversità
  4. Livello di mantenimento minimo dei paesaggi
  5. Sicurezza alimentare
  6. Identificazione e registrazione degli animali
  7. Malattie degli animali
  8. Prodotti fitosanitari
  9. Benessere degli animali

Inosservanza delle norme della condizionalità
In caso di inosservanza degli impegni e delle norme della condizionalità (CGO e BCAA), in conseguenza di azioni o omissioni direttamente imputabili al singolo agricoltore, i pagamenti dovuti all'agricoltore nell'anno civile in cui si è rilevata l'inosservanza vengono ridotti o annullati in funzione della gravità, portata e durata della violazione. In caso di reiterazione della violazione, il livello delle sanzioni applicabili viene moltiplicato per tre.

Condizionalità 2019
In conformità con quanto disposto dal DM n.497 del 17 gennaio 2019 e dai regolamenti comunitari, gli impegni relativi alla "Condizionalità" sono stati aggiornati e approvati con delibera n.393 del 17 maggio 2019.

Clicca per accedere alla pagina dedicata al "Registro di campagna"

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