Prima Conferenza regionale dell'Agricoltura: numerosi spunti di riflessione e importanti suggerimenti. Ci siamo chiesti nei mesi scorsi, nel mezzo della grave crisi economica e sociale che sta investendo il nostro paese, se l'agricoltura fosse uno degli argomenti da mettere in evidenza nell'agenda della Regione Liguria, come una delle possibili risposte: la risposta è stata immediata e affermativa. L'agricoltura incarna ancora lo spirito fiero e tenace della nostra comunità che nel proprio territorio, identifica la sua storia ed il suo futuro. Così Giovanni Barbagallo, Assessore regionale all'Agricoltura, ha presentato la Conferenza regionale dell'Agricoltura, prima nel suo genere ad essere organizzata in Liguria.

L'evento, tenutosi a Genova il 21 e 22 settembre, ha rappresentato un'importante occasione per approfondire l'analisi e le prospettive di un comparto produttivo di eccellenza che conta oltre 15 mila imprese. Una realtà economica e sociale che sa coniugare alla tutela dell'ambiente i bisogni della società: dalla didattica, all'educazione alimentare, alla ricettività turistica, alla difesa della salute e alla salvaguardia del territorio.
La Conferenza, è stata realizzata curando con particolare attenzione il coinvolgimento delle diverse componenti regionali, le rappresentanze delle Istituzioni, delle Organizzazioni professionali di settore e delle altre parti economiche e sociali che con l'agricoltura hanno contatti e rapporti.

"In fase di preparazione della Conferenza, sono stati costituiti sette gruppi di lavoro al fine di analizzare le esigenze in base alle diverse peculiarità territoriali locali - prosegue Barbagallo - e vorrei a tal proposito cogliere l'occasione di ringraziare tutti i componenti sia esterni che i funzionari regionali, per l'ottimo lavoro svolto". I risultati conclusivi dei tavoli tecnici sull'evoluzione del comparto e le prospettive di rinnovamento del quadro normativo di settore, sono stati illustrati nella due giorni che ha portato nel centro della Superba il mondo agricolo ligure. Tra gli argomenti trattati la semplificazione amministrativa, l'accesso al credito, l'insediamento dei giovani, la ricerca e l'innovazione di prodotto, la multifunzionalità delle imprese, la filiera energetica del bosco, la governance del territorio e lo sviluppo rurale.
Relativamente a quest'ultimo aspetto, il Programma di Sviluppo Rurale ha dimostrato nel periodo 2000-2006 e sta dimostrando tuttora di essere un valido strumento a sostegno della competitività del settore agricolo, forestale e delle aree rurali, contribuendo al raggiungimento di obiettivi economici, sociali e ambientali su tutto il territorio europeo. Per quanto riguarda il periodo di programmazione post-2013, sulla base dei documenti di lavoro della Commissione europea sul futuro della politica agricola comune, emerge l'intenzione di confermare tali obiettivi, ponendo coerentemente al centro del modello d'intervento i temi dell'innovazione, dell'ambiente e del cambiamento climatico, in linea con la Strategia EU 2020.
È da segnalare anche l'attenzione rivolta anche su altre priorità, come l'esigenza di uno stretto rapporto tra interventi ambientali e peculiarità del paesaggio rurale, il miglioramento dell'attrattività delle zone rurali, le specificità della montagna, delle foreste e delle aree più deboli, la valorizzazione del ruolo dell'agricoltura nel favorire l'inclusione sociale, le relazioni tra aree rurali e centri urbani, la qualità della vita, il ricambio generazionale, il contrasto all'abbandono delle aree rurali.

Sulla base di questi presupposti, se da un lato è facile immaginare la possibile riconferma del pacchetto di azioni attualmente previste (opportunamente integrato dalle nuove sfide introdotte in attuazione del regolamento (CE) 74/2009), è tuttavia altrettanto ipotizzabile ed auspicabile una revisione delle misure d'intervento e una semplificazione programmatoria al fine di armonizzare le regole di funzionamento del Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (FEASR) e del Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) con quelle degli altri Fondi Strutturali, nonché la definizione di linee guida comuni circa la struttura dei documenti di attuazione e l'ammissibilità delle spese.

In concomitanza con la Conferenza regionale dell'Agricoltura, si è svolta al Porto antico Agricoltura in Piazza, tre giorni dedicati alla riscoperta delle produzioni tipiche della tradizione ligure, con laboratori e degustazioni proposte dai numerosi stand presenti.
A fare da corollario alle due manifestazioni, alla Loggia di Piazza Banchi, Tra terra e mare, una mostra sui Progetti europei riguardanti l'agricoltura, la pesca, il bosco e l'entroterra, organizzata dall'Assessorato all'Agricoltura della Regione Liguria. Con l'ausilio di materiale grafico e multimediale, sono state illustrate ai cittadini le iniziative portate avanti dalla Regione a favore del comparto agricolo e del territorio rurale ligure.

In corso di pubblicazione gli atti della conferenza.

 

Il PSR 2014/2020 riserva un’attenzione particolare al monitoraggio ambientale. La base di partenza è il Piano di monitoraggio previsto nel rapporto redatto in sede di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del programma.
Il piano è costituito da un pacchetto di indicatori di rilevanza ambientale (di contesto, di prodotto, di target, di risultato e di impatto) e da un calendario relativo alla produzione di report di monitoraggio.
Il set sarà integrato, laddove ritenuto opportuno, da altri indicatori ad hoc specifici per la realtà ligure. Gli indicatori aggiuntivi saranno funzionali al monitoraggio di ulteriori effetti ambientali positivi derivanti dall’attuazione del programma (non quantificabili in base al solo utilizzo degli indicatori obbligatori.

In questa sezione è possibile consultare e scaricare la documentazione prodotta.

La flavescenza dorata è uno dei nemici più potenti per la vite. In tutte le aree a rischio individuate dal servizio fitosanitario regionale si devono estirpare le piante che ne presentano i sintomi. Per l'attuazione degli interventi strutturali e di prevenzione la Regione stanzia annualmente dei contributi. Nel 2008 la delibera n.223 ha approvato il "Piano regionale di lotta contro la flavescenza dorata" con il quale sono stati introdotti nuovi criteri e modalità di concessione di tali finanziamenti che hanno ottimizzato l'iter procedurale e aumentato il valore dei premi, adeguandolo al costo della vita.

I contributi sono concessi ai proprietari e ai conduttori, singoli o associati, d'unità vitate con sintomi o danni riferibili a Flavescenza dorata che rientrano negli ambiti territoriali definiti del servizio fitosanitario regionale come Zone focolaio e Zone di Insediamento (vedi Decreto del Dirigente n.159/2004). L'entità del contributo è del 60% della spesa ammessa e calcolata sulla base dei parametri previsti dal prezzario regionale.

Le domande, corredate della documentazione richiesta e dalla modulistica specifica, devono essere presentate a mano o inviate tramite raccomandata al Servizio coordinamento ispettorati agrari competente per provincia. Gli interessati possono presentare un'unica istanza riferibile alla richiesta di autorizzazione al rimpiazzo e/o espianto e/o reimpianto e contestuale richiesta di contributo per la lotta contro la Flavescenza dorata. Le domande si possono presentare tutto l'anno secondo la modalità definita "a sportello".

Tutti i bandi e la modulistica necessaria alla corretta compilazione delle domande di finanziamento.

Nell'ambito di un progetto legato all'asse 4 Leader del programma di sviluppo rurale della Polonia, nelle giornate di giovedì 22 e venerdì 23 settembre 2011 ha avuto luogo un incontro tra una delegazione composta da rappresentanti di istituzioni polacche (sindaci di comuni, associazioni, Gal e Ong) e l'Autorità di gestione del Psr Liguria.
Lo scopo del progetto è conoscere e condividere le esperienze di sviluppo rurale che si sono realizzate in Liguria, Lombardia, Toscana e Veneto con l'obiettivo di valutare possibili azioni di cooperazione e stimolare la creazione di partenariati in vista di progetti futuri. L'incontro si è svolto presso la sede regionale di Piazza De Ferrari a Genova. In questa sede Riccardo Jannone (Autorità di gestione del Psr Liguria) ha presentato una relazione molto articolata toccando numerose tematiche, tra cui la descrizione del sistema istituzionale italiano, il ruolo e le competenze delle Regioni, le opportunità per la creazione di imprese (fattorie didattiche, agriturismo, aziende agricole e forestali), lo sviluppo dell'agricoltura, del turismo e dell'ambiente offerte dal programma di sviluppo rurale. L'incontro ha visto la partecipazione attiva anche di due Gal liguri: Comunità Savonesi Sostenibili e Appennino Genovese.
Il coordinatore del progetto, Gabriele Reale, ha successivamente moderato il dibattito, che si è concentrato sulle esperienze maturate e i progetti realizzati in materia di sviluppo rurale. Terminato l'incontro con la Regione la delegazione polacca è stata ricevuta nei prestigiosi spazi del piano nobile di Palazzo Ducale da Marisa Bacigalupo, presidente del Gal Appennino Genovese. Nella giornata di venerdì il gruppo è stato accompagnato a scoprire alcuni tratti turistici della città e a visitare alcune iniziative attuate nell'ambito dell'Asse 4 del Psr.

In questa sezione è possibile visualizzare e scaricare liberamente tutto il materiale divulgativo predisposto dall'Autorità di Gestione e dagli altri soggetti coinvolti nell'organizzazione di incontri e seminari realizzati nell'ambito dell'attuazione del Programma regionale di Sviluppo Rurale.
In presenza di più elaborati per singolo evento il materiale viene reso disponibile, per ragioni di praticità, in formato compresso.

Le registrazioni video degli incontri sono disponibili nella playlist Agricoltura del canale regionale di Youtube.

Approfondisci la documentazione del convegno del 13 giugno 2013 "Lo sviluppo rurale tra mare e montagna" sui gruppi tematici .

Il 19 aprile 2010 nei locali della Regione Liguria, via Fieschi 15, Genova si è svolto il seminario sulla condizionalità rivolto a personale regionale (uffici centrali e Ispettorati), fornitori di servizi accreditat, CAA, professionisti di settore, enti delegati.
Di seguito è possibile scaricare gli interventi in formato .pdf.

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