La Regione Liguria, con il Decreto Dirigenziale n. 1862 del 18 ottobre 2018, dà attuazione alla richiesta del Consorzio per la tutela dei vini DOC e IGT della provincia della Spezia per quanto riguarda l'attivazione della misura della riserva vendemmiale dei prodotti atti ad essere designati con la denominazione DOC “CINQUE TERRE” e “CINQUE TERRE SCIACCHETRA”, provenienti dalla vendemmia 2018, in conformità a quanto stabilito all'art. 39 comma 1 della legge 238/2016.

Il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, con nota del 26 giugno 2018, ha trasmesso i dati relativi alle superfici assegnate alle aziende liguri che ne hanno fatto richiesta per l’annualità 2018.

La Regione Liguria con decreto n.310 del 19 luglio 2018, disponibile in allegato, ha ratificato le assegnazioni fatte dal MIPAAF. La pubblicazione di questo decreto sul sito, come specificato nell'atto, ha valore di comunicazione dell'assegnazione ai richiedenti. Poiché il quantitativo assegnato è inferiore al 50% di quanto richiesto, i richiedenti possono rifiutare tale assegnazione entro 10 giorni dalla data di pubblicazione senza incorrere in sanzioni.

L'attuazione della politica e dei programmi di sviluppo rurale sono soggetti a valutazioni che hanno lo scopo di migliorarne qualità, efficienza ed efficacia (artt. 76-78 Reg. UE 1305/2013). La valutazione accompagna il programma in tutte le sue fasi: dall’elaborazione iniziale (ex ante), all’attuazione e alla sua conclusione (ex post). Trattandosi, di un servizio on-going, la valutazione richiede anche lo svolgimento di attività permanenti che si concretizzano nella periodica redazione di report e approfondimenti.

In questa sezione è possibile consultare e scaricare la documentazione prodotta al riguardo.

Qui di seguito è possibile scaricare tutta la documentazione.

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La Produzione Integrata prevede l’utilizzo di metodi e mezzi produttivi e di difesa dalle avversità delle produzioni agricole, volti a ridurre al minimo l’uso delle sostanze chimiche di sintesi e a razionalizzare la fertilizzazione, nel rispetto dei principi ecologici, economici e tossicologici. La finalità principale è quella di coniugare tecniche compatibili con la tutela dell’ambiente, garantendo la salute degli operatori agricoli e dei consumatori con le esigenze tecnico-economiche dei moderni sistemi produttivi.

 La produzione integrata volontaria è un sistema realizzato attraverso norme tecniche specifiche (i disciplinari regionali di produzione integrata) per ciascuna coltura e indicazioni fitosanitarie vincolanti comprendenti pratiche agronomiche e fitosanitarie e limitazioni nella scelta dei prodotti fitosanitari e nel numero dei trattamenti.

Con la legge n.4 del 3 febbraio 2011 “Disposizioni in materia di etichettatura e di qualità dei prodotti alimentari” art. 2, commi 3-9 è stato istituito il Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata (SQNPI) che prevede un processo di certificazione volto a garantire l’applicazione delle norme tecniche previste nei disciplinari di produzione integrata.

Il SQNPI è stato concepito per diventare uno strumento competitivo, finalizzato alla valorizzazione, differenziazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari sul mercato ottenuti con tecniche di produzione integrata, orientate cioè a ridurre al minimo l’uso di sostanze chimiche di sintesi, pesticidi e fertilizzanti.

1. L’ADESIONE

L'adesione al SQNPI viene effettuata informaticamente utilizzando il sistema informativo nazionale di produzione integrata (SIAN) seguendo le modalità dettagliate nel documento “Adesione, gestione, controllo” approvato a livello nazionale. Le aziende possono aderire al SQNPI in forma singola o associata (es. Consorzi, Cooperative, Associazioni) e, oltre alle aziende agricole, possono aderire anche condizionatori, trasformatori e distributori (nel caso di prodotto commercializzato sfuso).

Link modalità di adesione: www.reterurale.it/produzioneintegrata

I dati dell'operatore agricolo devono essere coerenti con i dati del fascicolo aziendale di cui al Dpr. 503/99 e D. lgs. 99/2004 per cui prima della presentazione dell'istanza di accesso al SQNPI è necessario avere costituito e/o aggiornato il fascicolo aziendale. Per gli altri operatori è prevista la costituzione di un fascicolo in forma anagrafica con le modalità previste dal sistema informativo predisposto per l'adesione al SQNPI.

La richiesta di iscrizione può essere trasmessa accedendo al portale SIAN:

  • direttamente dal soggetto richiedente;
  • tramite il CAA al quale il richiedente ha conferito mandato;
  • tramite il rappresentante legale dell'associazione in caso di produttori associati;
  • da altro soggetto delegato.

I costi di prima certificazione possono essere oggetto di finanziamento tramite la Misura 3.1 dei PSR 2014-2020.

La richiesta di adesione prevede, contestualmente, la scelta dell'organismo di controllo (ODC) tra quelli accreditati e inseriti nell'apposito elenco gestito dal Mipaaf.

La sottoscrizione della richiesta di accesso al sistema di certificazione del SQNPI costituisce una presa d'atto dei contenuti dei Piani di Controllo regionali e l'accettazione dei controlli dell'ODC e dei soggetti pubblici incaricati di effettuare la vigilanza.

Annualmente l'operatore invia la conferma di adesione al sistema di qualità e il piano annuale di coltivazione con le specifiche relative alle colture che intende assoggettare al regime di certificazione. Qualora non vi siano variazioni colturali, l'operatore può limitarsi esclusivamente ad inviare la conferma di adesione. Gli ODC, dopo le verifiche necessarie, provvedono ad avviare il processo di certificazione.

2. I CONTROLLI

Tutti gli Operatori aderenti al SQNPI devono essere sottoposti alle verifiche di conformità previste dai piani di controllo della produzione integrata. Le suddette verifiche vengono svolte dagli Organismi di Controllo (ODC) sulla base dei piani di controllo regionali redatti in conformità alle “Linee guida nazionali per la redazione dei piani di controllo della produzione integrata (LGNPC)”.

Regione Liguria con Decreto del Dirigente n.1620 del 4 marzo 2020 ha approvato il Piano di controllo regionale per l’anno 2020.

Decreto n.1620/2020 con Allegato al Piano di controllo regionale 2020

Per l’anno 2021 Regione Liguria ha adottato il Piano di controllo nazionale (LGNPC 2021 rev7 Allegato 1) previsto da SQNPI e reperibile al seguente link: https://www.reterurale.it/flex/

Per l'anno 2022 Regione Liguria ha adottato il Piano di controllo nazionale (LGNPC 2021 rev7 Allegato 1) previsto da SQNPI e reperibile al seguente link: https://www.reterurale.it/flex/ 

Per l'anno 2023 Regione Liguria ha adottato il Piano di controllo nazionale (LGNPC 2021 rev7 Allegato 1) previsto da SQNPI e reperibile al seguente link: https://www.reterurale.it/flex/

Il SQNPI prevede un doppio livello di controllo finalizzato a dimostrare l’applicazione dei disciplinari di produzione:

  • Autocontrollo aziendale che prevede la verifica dei requisiti di conformità da parte degli operatori stessi per le attività svolte presso i propri siti produttivi;
  • Controllo da parte di ODC sugli operatori aderenti.

Link rete rurale - sezione Produzione integrata - per altri documenti: www.reterurale.it/produzioneintegrata

3. I DISCIPLINARI REGIONALI DI PRODUZIONE INTEGRATA

La Regione Liguria, attraverso il Settore Servizi alle Imprese Agricole e Florovivaismo, provvede all'aggiornamento dei disciplinari, previo parere di conformità alle "Linee guida nazionali per la produzione integrata" e li approva ufficialmente con Decreto del Dirigente.

Link alla pagina dei disciplinari regionali: www.agriligurianet.it

4. IL MARCHIO

Il marchio del SQNPI, istituito con Decreto del Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali 4890 del 08/05/2014, può essere utilizzato a titolo gratuito da tutti gli operatori dell’Unione europea compresi nelle categorie dei produttori, condizionatori, confezionatori e distributori che aderiscono al SQNPI e ne fanno un uso finalizzato a contraddistinguere esclusivamente le produzioni ottenute conformemente allo standard di tale sistema e certificate dagli organismi di certificazione.

Tale marchio può essere riportato in etichetta, nell’ambito di una strategia di marketing che intenda valorizzare i prodotti agroalimentari eco-friendly e può essere usato anche in abbinamento con altri marchi (privati o collettivi) che qualificano il prodotto sulla base di standard diversi purché non si ingeneri confusione nel consumatore.

Per chiarimenti è possibile fare riferimento ai seguenti recapiti:
Settore Servizi alle Imprese Agricole e Florovivaismo 
D.ssa Nicoletta Rossi 010 548 5463 - nicoletta.rossi@regione.liguria.it

Clicca per accedere alla pagina dedicata al "Registro di campagna"

In questa sezione sono presenti i documenti utili per capire in maniera facile e sintetica cos’è il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) Liguria: come funziona, gli obiettivi, la sua articolazione, le risorse finanziarie disponibili e i beneficiari.

Qui di seguito è possibile scaricare tutta la documentazione.

La Regione Liguria con Legge regionale 3 maggio 2016 n.7 ha riconosciuto e promosso l’associazionismo enogastronomico quale strumenti di tutela e valorizzazione dei prodotti agroalimentari e dei piatti tipici del territorio ligure e ha istituito il registro regionale delle Confraternite enogastronomiche al quale possono iscriversi le associazioni operanti sul territorio ligure aventi i seguenti requisiti:

  1. non abbiano fine di lucro,
  2. operino da almeno un anno,
  3. assicurino, attraverso i propri statuti e regolamenti, la partecipazione democratica dei soci alla vita delle stesse, prevedano l’elettività di almeno due terzi delle cariche sociali, abbiano la previsione statutaria che, in caso di scioglimento dell’associazione, il patrimonio sociale non possa essere ridistribuito tra i soci,
  4. prevedano nel proprio statuto la principale finalità di tutela e valorizzazione dei prodotti agroalimentari e dei piatti tipici del territorio, nonché la promozione della cultura enogastronomica e delle tradizioni locali attraverso l’organizzazione di iniziative sociali e culturali.

Le modalità di iscrizione al registro sono state approvate con Delibera di Giunta n.806/2017 e sono riportate in dettaglio nell’allegato a tale delibera, le Associazioni enogastronomiche possono presentare istanza di iscrizione utilizzando il modulo, di seguito scaricabile, approvato con decreto del dirigente n. 6041/2017, allegando i documenti richiesti e inviando il tutto al protocollo generale – Settore Servizi alle imprese Agricole e florovivaismo che si occuperà dell’istruttoria delle domande.
Se l’esito dell’istruttoria risulterà positivo l’associazione verrà iscritta nel registro e tale iscrizione avrà validità 1 anno. Entro il 31 gennaio di ogni anno l’associazione, per confermare il mantenimento dell’iscrizione al registro, dovrà trasmettere:
- una relazione sull’attività svolta nell’anno precedente;
- il programma di attività previste per l’anno in corso;
- una dichiarazione del permanere dei requisiti previsti per l’iscrizione al registro.
Il Settore Servizi alle imprese Agricole e florovivaismo si occuperà dell’istruttoria delle domande presentate, dell’iscrizione dell’associazione nel registro e dell’aggiornamento del registro disponibile su questa sezione web.

Per chiarimenti è possibile fare riferimento ai seguenti recapiti:

Settore Servizi alle Imprese Agricole e Florovivaismo 

Dott. Federico Ugolini - funzionario responsabile - 010 548 8709 - federico.ugolini@regione.liguria.it
D.ssa Raffaella Burlando - istruttrice responsabile - 010 548 4945 - raffaella.burlando@regione.liguria.it

 

Gli Alberi Monumentali della Liguria sono tutelati come patrimonio di particolare interesse naturalistico, ambientale e storico culturale dalla legge regionale n.4 del 22 gennaio 1999 (art. 12) che ha recepito la norma nazionale (art. 7 della legge 14 gennaio 2013, n.10 "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani")

 

Possono rientrare tra gli alberi monumentali:

 

  1. l'albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali ovunque ubicate ovvero l'albero secolare tipico, che possono essere considerati come rari esempi di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico, per rarità botanica e peculiarità della specie, ovvero che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali;
  2. i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani; 
  3. gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, giardini, orti botanici e residenze storiche private.

 

La Regione Liguria, che si era già dotata dal 2002 di un suo registro degli alberi monumentali, ha redatto il nuovo elenco sulla base del censimento eseguito nel 2015 in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, ai sensi del decreto ministeriale applicativo della L.10/2013; i dati sono stati raccolti e trasmessi dai Comuni competenti.

 

Gli alberi censiti in Liguria sono entrati quindi a far parte dell'Elenco degli Alberi Monumentali d'Italia,redatto dal Ministero delle Politiche Agricole, alimentar e forestali.

 

L’elenco regionale approvato nel 2015 viene sottoposto a costante aggiornamento.

 

Con decreto n. 3881 del 8/06/2023 è stato approvato il sesto aggiornamento dell’elenco regionale degli alberi monumentali della Liguria.

Ammontano a 139 gli esemplari (124 singoli e 15 insiemi omogenei) attualmente iscritti nell’elenco regionale.

Gli alberi monumentali sono distribuiti su tutto il territorio ligure e si trovano sia in ambiente urbano che in ambito rurale e boschivo: il territorio più ricco è la Città Metropolitana di Genova con 52 esemplari distribuiti in 17 Comuni, segue la provincia di Savona con 38 esemplari distribuiti in 24 Comuni quindi Imperia con 27 esemplari (12 Comuni) e La Spezia con 22 piante monumentali (12 Comuni).

Il Comune di Genova è quello più ricco con 13 esemplari presenti.

Gli alberi monumentali della Liguria sono rappresentativi del ricco patrimonio vegetale regionale: questi infatti appartengono a ben 58 specie diverse.

Molto rappresentate sono le specie autoctone con 26 specie di cui le più comuni sono: faggio (12 esemplari) e leccio (9) poi roverella (8) castagno (5) e la meno nota cerro-sughera (5).

Ancor più elevato il numero di alberi esotici, con 32 specie, tra cui 4 differenti palme, e, molto rappresentate le false canfore e i cedri. Tra le specie più significative esotiche si ricordano anche l’albero dei tulipani, le araucaria, i ficus strangolatori, il glicine, e le sequoie.

 

 

Gli alberi centenari rappresentano un monumento della natura, una parte di storia che vive, un simbolo del passato. Sono legati alla storia dell'uomo perché gli sono sempre serviti da punto di riferimento, da riparo o da confine. Sono stati testimoni di tradizioni popolari, di tanti racconti o leggende legati alla vita e alla cultura delle comunità, tanto da meritare dei soprannomi la cui origine si perde nel tempo ma che tuttora caratterizzano molti luoghi (Tiglieto, Mele, Pigna, Cipressa).

 

Gli Alberi Monumentali sono pertanto un patrimonio da rispettare e proteggere.

 

La legge, infatti, prevede specifiche sanzioni a chi provochi danneggiamenti o addirittura l’abbattimento degli esemplari iscritti nell’elenco (da € 5.000 fino a € 100.000, ai sensi del c.4 art. 7 della L.10/2013).

 

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In evidenza: Concorso fotografico "Rimettiamoci in cammino" 

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Consulta Il libro Alberi Monumentali d'Italia

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