Per lo svolgimento delle funzioni amministrative e la pianificazione di settore - e in ogni altro caso ritenuto opportuno - la Regione può avvalersi della consulenza tecnico-scientifica della Commissione tecnico-consultiva regionale, nominata dalla Giunta regionale e composta da:

a) l’Assessore regionale alla pesca o, in caso di assenza o impedimento, un suo delegato con funzioni di Presidente;
b) il responsabile della struttura regionale competente in materia di pesca;
c) un rappresentante del Corpo Forestale dello Stato;
lettera d) abrogata dall'art. 85 della l.r. 10 aprile 2015, n. 15
e) un rappresentante per ciascuna delle associazioni ambientaliste riconosciute a livello nazionale ed operanti nella Regione, designato dalle rispettive associazioni;
f) un rappresentante per ciascuna delle associazioni di pescasportiva riconosciute a livello nazionale e con strutture organizzative operanti in ciascuna delle province liguri, designato dalle rispettive associazioni;
g) un ittiologo d’acqua dolce designato dall’Università di Genova;
h) un rappresentante del Dipartimento Ambiente della Regione Liguria competente in materia di tutela delle acque o biodiversità o suo delegato.

La Commissione ha durata quinquennale e definisce le proprie modalità di funzionamento.
La partecipazione dei componenti alle riunioni della Commissione tecnico – consultiva regionale è gratuita.

In Liguria si trovano oltre 13.000 aziende olivicole che coprono una superficie di circa 11.000 ettari. Le varietà coltivate nelle quattro province sono circa una ventina. Se ne ottiene un olio pregiato e squisite olive da mensa: un autentico tesoro da salvaguardare (foto 1). In Italia il disseccamento rapido degli olivi è stato riscontrato in Puglia (provincia di Lecce, nell’ottobre 2013, su una superficie di 23.000 ettari).

Questa gravissima avversità provoca il disseccamento nella parte apicale e/o marginale delle foglie, della chioma (prima di rami isolati e poi di intere branche) e/o dell’intera pianta (foto 2, 3, 4); all’interno della pianta si evidenziano imbrunimenti del legno (foto 5), dai rami più giovani, alle branche e al fusto.

Il CDRO è stato messo in relazione alla presenza del batterio Xylella fastidiosa, e di numerosi agenti secondari (funghi appartenenti ai generi Phaeoacrimonium e Phemoniella). X. fastidiosa, in particolare, si moltiplica nei vasi conduttori della linfa delle piante ospiti: il flusso linfatico dapprima diviene irregolare, poi si interrompe e, infine, la pianta muore. X. fastidiosa si trasmette per mezzo di Cicaline (foto 6), insetti che acquisiscono il batterio nutrendosi dai vasi conduttori delle piante infette e lo trasmettono a quelle sane. Le Cicaline sono molto diffuse e in grado di attaccare numerose piante spontanee e coltivate. La diffusione di X. fastidiosa su lunghe distanze è, invece, da attribuire al commercio di materiale di moltiplicazione infetto.

X. fastidiosa è in grado di colpire oltre 150 specie vegetali, tra cui piante coltivate (agrumi, vite, pesco, mandorlo, olivo) specie ornamentali (oleandro; foto 7 e 8), essenze forestali (acero, quercia) e specie spontanee (erbe ed arbusti). Il batterio può essere presente in uno stato latente in molti ospiti, che non evidenziano sintomi e che costituiscono una fonte di inoculo per gli insetti vettori. Sono state descritte quattro sottospecie di X. fastidiosa che attaccano piante ben determinate: fastidiosa (vite, erba medica, mandorlo, acero), sandyi (oleandro), multiplex (pesco, olmo, susino, mandorlo, platano) e pauca (olivo, agrumi e caffè). Attualmente si ritiene che la sottospecie del batterio associata al CDRO in Puglia non infetti vite ed agrumi, ma è stata isolata anche in piante di mandorlo ed oleandro.

La difesa chimica contro X. fastidiosa non è praticabile e la lotta a questa avversità si attua con la rimozione delle piante infette, l’impiego di cultivar resistenti, l’adozione di corrette pratiche agronomiche, il controllo delle infestanti e la lotta contro gli insetti vettori. In Liguria, nell’ambito del progetto “Potenziamento della rete di monitoraggio degli organismi regolamentati e dei relativi accertamenti diagnostici”, dai primi mesi del 2014, il Servizio Fitosanitario della Regione Liguria, in collaborazione con l’Istituto Regionale per la Floricoltura, ha organizzato il monitoraggio del territorio, con la raccolta di numerosi campioni di olivo e oleandro nelle quattro province. L’esito di tutti i test è risultato fortunatamente negativo.

Chiunque abbia conoscenza di sintomi tipici della malattia o debba segnalare morie anomale di piante di olivo è espressamente invitato a segnalare il caso ai seguenti recapiti:

  • Provincia di Genova: Moreno Guelfi; moreno.guelfi@regione.liguria.it ; 010/5484029 - Via Brigate Partigiane, 2 - 16129 Genova - Regione Liguria - Servizio Fitosanitario;
  • Provincia di Imperia: Valerio Arena; valerio.arena@regione.liguria.it – 010/5488065 - Via Q. Mansuino, 12 – Sanremo - 18038 c/o Mercato dei Fiori - Regione Liguria - Servizio Fitosanitario;
  • Provincia di Savona: Barbara Palmieri; barbara.palmieri@regione.liguria.it ; 010/5484775 - Corso Italia 1 17100 Savona - Regione Liguria - Servizio Fitosanitario;
  • Provincia della Spezia: Walter Baruzzo; walter.baruzzo@regione.liguria.it ; 010/5484566 - Via XXIV Maggio, 3 - 19100 - La Spezia - Regione Liguria - Servizio Fitosanitario.

Nel 2008 viene riconosciuto dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali il “Consorzio di tutela del Basilico Genovese D.O.P” a cui aderiscono quasi la totalità dei produttori di Basilico Genovese DOP.

Il Consorzio svolge la sua azione a favore del prodotto destinato al consumo fresco e a quello destinato alla trasformazione. Tutti i confezionatori risultano essere anche produttori. Per quanto sia previsto dallo statuto e dalla normativa vigente non esiste nessun confezionatore “puro”, ossia che confeziona il basilico per conto di altri produttori. Il Consorzio persegue le seguenti finalità:

  • promozione e valorizzazione:
    attraverso la diffusione del marchio e delle caratteristiche peculiari del prodotto DOP nei confronti di consumatori e commercianti utilizzando un programma promozionale
  • tutela dell’identità del prodotto:
    attraverso la sensibilizzazione dei produttori per mantenere inalterate le caratteristiche tradizionali del prodotto con azioni specifiche
  • difesa dalle frodi e dai messaggi ingannevoli:
    dando attuazione al progetto concordato con l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari.

Per approfondire: Consorzio del basilico genovese dop, Villa Doria Podestà - Via Pra 63, 16157 Genova, tel.010-5601152, e-mail info@basilicogenovese.it; www.basilicogenovese.it.

A differenza delle altre misure del FEP, l'Asse 4 non ha come obiettivo la realizzazione di azioni individuali, ma quello di aiutare le comunità e le zone di pesca a creare nuove fonti sostenibili di reddito e di aumentare la qualità di vita attraverso l'individuazione di attori responsabili. Nascono così i GAC, forma di di partenariato pubblico e privato previsto dall'Unione Europea e sostenuto dalla Regione Liguria per valorizzare la pesca e le aziende del settore e rafforzare la filiera ittica locale.

Cosa sono i GAC?
I Gruppi di Azione Costiera sono gruppi di soggetti, pubblici e privati (partenariato) in grado di proporre e attuare strategie di sviluppo locale per le zone costiere di pesca.
Cosa fanno i GAC?
Ai GAC è demandata la comprensione dei problemi locali, delle aspirazioni delle comunità dedite alla pesca e l'adozione di soluzioni per rispondere alle proprie esigenze. Il gruppo elabora una strategia integrata di sviluppo della zona attraverso un approccio dal basso verso l'alto. La strategia deve definire l'insieme di interventi, che possono utilizzare i finanziamenti pubblici, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti per l'asse 4. 
Quanti sono i GAC in Liguria?
Ad oggi si è costituito il GAC "Il mare delle Alpi" che riunisce Enti ed imprese della pesca, del commercio e del turismo del territorio dei comuni di Ventimiglia, Camporosso, Vallecrosia, Bordighera, Ospedaletti, Sanremo, Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano al mare, Cipressa, Costarainera, San Lorenzo al mare e Imperia. Questo GAC è risultato il vincitore della selezione per i finanziamenti previsti per la misura 4.1 del Fondo europeo per la pesca.

Scheda di dettaglio
Il GAC "Il mare delle Alpi" ha sede presso l'Azienda Speciale Promimperia della C.C.I.A.A, via Tommaso Schiva 29, 18100 Imperia; tel. 0183-793.285, fax 0183-274.816, www.promimperia.it.
Il partenariato è costituito da Camera di Commercio di Imperia, Consorzio Porto Peschereccio di Oneglia, Legacoop-Legapesca, Comune di Imperia, GAL Riviera dei Fiori, Consorzio Tesori della Riviera, Consorzio Turistico Riviera dei Fiori, OLPA, Federcoopesca-Confcooperative, AGCI-AGRITAL. Fra gli obiettivi la formazione di un moderno punto mercatale nel porto di Oneglia; la valorizzazione del pescato locale; la difesa dell'ambiente anche attraverso la costituzione di un'isola ecologia "pilota" con la raccolta differenziata dei rifiuti della pesca e del mare; l'attività di cooperazione con il Gal "Riviera dei Fiori" per la costituzione di un Infopoint nel porto di Oneglia e azioni di scambio con i GAC della Francia.

Antincendio boschivo: a proteggere i boschi si comincia da piccoli. E' importante che la conoscenza dei rischi e delle misure di salvaguardia del territorio siano condivise da tutti, incominciando dai bambini. Per questo motivo nasce questa sezione dedicata ai piccoli volontari antincendio in erba.

Le Comunità montane della Liguria sono state soppresse il 30 aprile 2011 a seguito di quanto disposto dalle leggi regionali n.23/2010 e n.7/2011. Nello stesso giorno, sono anche state revocate le deleghe attribuite ai Consorzi di comuni. A partire dal 1° maggio 2011, la Regione Liguria esercita direttamente tutte le funzioni amministrative in materia di agricoltura, foreste, economia montana e antincendio boschivo.

Per quanto riguarda il Programma regionale di sviluppo rurale (Psr), tutte le funzioni precedentemente svolte dalle Comunità montane e dai Consorzi di comuni sono di competenza del Settore Ispettorato Agrario Regionale, articolato in quattro sedi provinciali e quindici sportelli per il territorio, che in molti casi sono ospitati nelle preesistenti sedi delle Comunità montane.

 

Provincia di Imperia

Sanremo (Im)
Indirizzo: via Quinto Mansuino 12 - cap 18038
Telefono: 010 5488060 - 010 5488063
Fax: 0184 5151077
Orario al pubblico: orario d’ufficio

Imperia
Indirizzo: via Matteotti 56 - cap 18100
Telefono: 0183 272981 - 0183 766955
Fax: 0183 272982
Orario al pubblico: martedì e giovedì 9:00 -12:00

Pieve di Teco (Im)
Indirizzo: via San Giovanni 1 - cap 18026
Telefono: 0183 36423
Orario al pubblico: martedì e venerdì 9:00-12:00

Provincia di Savona

Albenga (Sv)
Indirizzo: via Niccolari 9/5 - cap 17031
Telefono: 010 5488571 - 2
Fax: 010 5373850
Orario al pubblico: lunedì 9:00-12:30 –mercoledì 9:00-12:30 e 15:00-16:30

Finale Ligure (Sv)
Indirizzo: piazza Aicardi 5/3 - cap 17024
Telefono: 019 681037
Fax: 019 680155
Orario al pubblico: mercoledì 9:00-12:30 e 15:00-16:30

Savona
Indirizzo: corso Italia 3 - cap 17100
Telefono: 019 84187204 - 5
Fax: 019 84187232
Orario al pubblico: martedì e giovedì 9:00-12:00

Millesimo (Sv)
Indirizzo: piazza Italia 70 - cap 17017
Telefono: 010 5488584 - 5 - 6
Fax: 010.537.3851
Orario al pubblico: lunedì-venerdì 9:00-13:00 - e 15:00-17:00

Provincia di Genova

Campo Ligure (Ge)
Indirizzo: via Convento 8 - cap 16013
Telefono: 010 5488591 - 8593
Fax: 010 95373849
Orario al pubblico: lunedì e giovedì 9:00-12:00

Mignanego (Ge)
Indirizzo: piazza Matteotti 3 - cap 16018
Telefono: 010.548.8523 - 4
Fax: 010 5373833
Orario al pubblico: lunerdì, mercoledì, giovedì e venerdì 9:00-13:00 – lunedì e mercoledì 15:00-16:30

Moconesi (Ge)
Indirizzo: via A. Macaggi 11 c/o Municipio - cap 16047
Telefono: 010 5488513 - 0185 939022
Fax: 0185 939039
Orario al pubblico: lunedì, mercoledì 8:30-12:30

Montebruno (Ge)
Indirizzo: via San Benedetto 1 c/o Municipio - cap 16025
Telefono: 010 95181
Orario al pubblico: martedì 9:00-12:30

Borzonasca (Ge)
Indirizzo: via Angelo Grilli 128 - cap 16041
Telefono: 0185 340120 - 0185 340481
Fax: 0185 340629
Orario al pubblico: martedì e giovedì 9:00-12:00

Provincia della Spezia

Sesta Godano (Sp)
Indirizzo: piazza Marconi 1 - cap 19020
Telefono: 0187 870623
Fax: 0187 891410
Orario al pubblico: orario d’ufficio

Sarzana (Sp)
Indirizzo: Località Pallodola - cap 19038
Telefono: 010 5488777
Fax: 0187 627703
Orario al pubblico: martedì e giovedì 9:00-12:00

Vernazza (Sp)
Indirizzo: via S. Francesco 56 c/o Municipio - cap 19018
Telefono: 0187 821247
Orario al pubblico: martedì 9:00-13:00

 

 

Il 16 maggio 2007 a Genova, nella Sala convegni Fondazione Carige, il Settore Servizi alle imprese agricole della Regione ha organizzato un seminario dal titolo Sviluppo e qualità della viticoltura ligure - attività e risultati. Nell'ambito dei lavori è stato discusso quanto fatto e quanto ancora da fare per la conservazione e la valorizzazione del paesaggio agrario vitivinicolo, la produzione di qualità (doc e igt), il recupero di varietà locali e autoctone, la creazione di nuovi impianti.
Tutti questi processi passano attraverso la ricerca e il miglioramento genetico della vite di Liguria. Tra gli argomenti trattati anche il programma regionale del settore vitivinicolo, il supporto alle imprese e la promozione alle aziende liguri emergenti.
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi a Beatrice Pesenti Barili: telefono 0187-278765, e-mail beatrice.pesenti@regione.liguria.it.

Il 18 aprile 2012 a Cairo Montenotte è stato organizzato un incontro sul tema "I nostri boschi, una risorsa da gestire insieme" collegato al progetto europeo Robinwood Plus di cui la Regione Liguria è capofila. Robinwood Plus è co-finanziato dall'Unione europea grazie al programma Interreg IV C e dedicato allo sviluppo socio-economico delle aree rurali attraverso un approccio partecipato alla gestione forestale. Nell'ambito delle attività di progetto promuove anche eventi locali per favorire lo scambio di informazioni e recepire le aspettative dei "portatori di interesse" rispetto alle tematiche forestali.
Il Comune di Cairo, oltre a partecipare ad un sottoprogetto di Robinwood Plus, è anche collocato in un territorio a marcata vocazione forestale.
L'evento del 18 aprile è stato dedicato a due temi in particolare: la viabilità forestale e la formazione delle figure professionali dell'operatore forestale e dell'istruttore forestale.

Le foreste e i boschi mediterranei coprono 73 milioni di ettari - all'incirca l'8,5% della superficie totale dell'area. Oltre al legname forniscono numerosi prodotti forestali non legnosi (sughero, pinoli, funghi e tartufi, piante aromatiche e medicinali) e servizi preziosi (prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, tutela delle risorse idriche, bellezza dei panorami e turismo, sequestro del carbonio, miglioramento del microclima), e sono eccezionalmente ricchi in termini di diversità biologica. I prodotti e i servizi forestali non legati al legname generano oltre il 65% del valore economico complessivo dei boschi del Mediterraneo. Eppure la maggior parte di questo valore resta fuori dai mercati tradizionali, e non viene restituito ai proprietari e a chi gestisce il territorio.

I pagamenti per i servizi ambientali (PES) nascono proprio con lo scopo di remunerare questi prodotti e servizi al fine di utilizzare le risorse derivanti per realizzare attività di gestione e valorizzazione del bosco, a beneficio dell'intera comunità.

Con il progetto SYLVAMED, cofinanziato nell'ambito del Programma di cooperazione transnazionale MED e capofilato dal Centro Forestale e Tecnologico della Catalogna, la Regione Liguria ha sviluppato una iniziativa innovativa e dimostrativa, tesa a due principali obiettivi:

  1. analisi dei possibili PES da applicare nella nostra Regione e delle migliori condizioni per poterli applicare a livello locale. Con il coinvolgimento del Consorzio Forestale Valli Stura ed Orba e al costante scambio di esperienze con le altre regioni mediterranee partner del progetto, sono state prodotte linee guida per l'applicazione dei PES in Liguria, indicazioni per la semplificazione normativa volte a potenziare lo sviluppo delle filiere locali legate al bosco. Inoltre, partendo da SylvaMED è stata costituita l' Associazione BOSCOAPPENNINO, una associazione regionale rappresentativa dei proprietari forestali, primo esempio in Liguria e nelle regioni mediterranee italiane
  2. sperimentazione di un possibile meccanismo di questo tipo per una delle più importanti funzioni ambientali delle foreste: la prevenzione dei fenomeni di frana superficiale.

E' stata a tal fine sviluppata una azione dimostrativa sul territorio della Alta Val Polcevera (comuni di Mignanego, Ceranesi e Campomorone), con la realizzazione di
- studi silvicoli e geologici su particolari porzioni di territorio, oggi abbandonate, con la presenza di un notevole rischio idrogeologico, Indagini e ispezioni delle proprietà
- analisi dei costi e benefici della catena di fornitura locale del legno, nonché uno studio su un possibile PES relativo all'uso del legno in aree caratterizzate da situazioni di rischio idrogeologico. In particolare, sono stati stimati i costi e benefici di questa catena di fornitura locale relativa al legname
- attività di comunicazione e governance con gli amministratori pubblici e con i proprietari privati, le aziende forestali e gli operatori, per lavorare insieme e creare una filiera del legno economicamente sostenibile. Anche grazia alla cooperazione del Centro di Educazione Ambientale Val Polcevera, tra i principali risultati è stata creata un'associazione per la creazione di un consorzio locale che coinvolga i proprietari e le imprese ( Associazione "Pro Consorzio Forestale del Genovesato"), oggi composta da circa 30 proprietari, in costante aumento.

Tra i principali prodotti del progetto, vi è il Libro Verde per i PES delle foreste ed un catalogo delle buone pratiche, disponibili in tutte le lingue dei partner compreso l'italiano, scaricabili dal sito www.sylvamed.eu.
Per ulteriori informazioni contattare: Laura Muraglia - laura.muraglia@regione.liguria.it.

 
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