Questa sezione raccoglie tutti i progetti per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio promossi dall'Unione europea che vedono coinvolta la Regione Liguria come partner o capofila di progetto.

La condizionalità è una componente fondamentale della riforma della politica agricola comune (PAC) approvata dalla Comunità europea nel 2003.

Definizione
La condizionalità introduce il principio secondo il quale per poter accedere al sistema dei pagamenti comunitari gli agricoltori devono rispettare determinate norme che riguardano la corretta gestione agronomica dei terreni, la salvaguardia dell'ambiente, la salute pubblica, la salute degli animali e il loro benessere.
Il mancato rispetto di queste norme si traduce nella riduzione totale o parziale di taluni pagamenti dell'Unione Europea a favore degli agricoltori. Le riduzioni sono commisurate alla gravità, portata, durata, frequenza e intenzionalità dell'inadempienza.
Con il 2015 parte il nuovo regime di Condizionalità come definito dal regolamento CE n.1306/2013 per il periodo 2015-2020.
A livello nazionale la Condizionalità è disciplinata dal DM n.2490 del 25 gennaio 2017 che ha abrogato il DM 3536/2016. La Regione Liguria ha approvato con delibera n.309 del 14 aprile 2017 i criteri che compongono la Condizionalità e recepito il DM 2490/2017.

Obiettivi 
La condizionalità ha il duplice obiettivo di incrementare la sostenibilità ambientale delle attività agricole e di soddisfare le aspettative e gli interessi dei consumatori.

Soggetti interessati
La Condizionalità si applica a coloro che beneficiano di:

  • Pagamenti diretti (primo pilastro)
  • Pagamenti per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti (OCM Vino) e per la vendemmia verde
  • Pagamenti silvo-climatico-ambientali
  • Pagamenti per l’agricoltura biologica
  • Indennità Natura 2000 e Direttiva Quadro Acque
  • Indennità compensative per le aree montane o per le zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici

Applicazione
Gli obblighi da rispettare previsti dalla condizionalità comprende i Criteri di gestione obbligatori (CGO) e le norme per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA):

  • i CGO sono rappresentati da 13 direttive e regolamenti comunitari , di cui la maggior parte già in vigore da molti anni
  • le BCAA sono 7 norme e rappresentano le condizioni agronomiche ambientali minime in cui dovrebbero essere tenuti i terreni agricoli . Le BCAA da rispettare sono di natura agronomica (erosione, regimazione delle acque superficiali, struttura e fertilità dei terreni) e ambientale (gestione del set aside, copertura minima del suolo, mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio) per evitare i rischi di deterioramento del suolo e degli habitat

Le CGO e BCAA sono classificate in tre settori:

  1. Ambiente, cambiamenti climatici e buone condizioni agronomiche del terreno
  2. Sanità pubblica, salute degli animali e delle piante
  3. Benessere degli animali

Questi tre settori sono a loro volta suddivisi in 9 temi:

  1. Acque
  2. Suolo e stock di carbonio
  3. Biodiversità
  4. Livello di mantenimento minimo dei paesaggi
  5. Sicurezza alimentare
  6. Identificazione e registrazione degli animali
  7. Malattie degli animali
  8. Prodotti fitosanitari
  9. Benessere degli animali

Inosservanza delle norme della condizionalità
In caso di inosservanza degli impegni e delle norme della condizionalità (CGO e BCAA), in conseguenza di azioni o omissioni direttamente imputabili al singolo agricoltore, i pagamenti dovuti all'agricoltore nell'anno civile in cui si è rilevata l'inosservanza vengono ridotti o annullati in funzione della gravità, portata e durata della violazione. In caso di reiterazione della violazione, il livello delle sanzioni applicabili viene moltiplicato per tre.

Condizionalità 2019
In conformità con quanto disposto dal DM n.497 del 17 gennaio 2019 e dai regolamenti comunitari, gli impegni relativi alla "Condizionalità" sono stati aggiornati e approvati con delibera n.393 del 17 maggio 2019.

Clicca per accedere alla pagina dedicata al "Registro di campagna"

Il florovivaismo è uno dei due settori portanti dell'economia del ponente ligure. I prodotti tradizionali, coltivati nelle Province di Imperia e Savona fin dal 1860, sono fiori recisi, fronde verdi e fiorite, aromatiche in vaso, piante fiorite, nonchè cactus e succulente. Negli ultimi anni ci si è allargati a elaborazioni del reciso come il secco e lo stabilizzato e a prodotti con finalità industriali, officinali e nutraceutiche.

Per riunire insieme e poter rappresentare al meglio tutte le categorie che rientrano nella filiera produttiva, dai coltivatori di fiori e fronde agli ibridatori, ai commercianti passando per gli enti di ricerca, è stato creato il Distretto Agricolo Florovivaistico della Liguria (legge regionale n.42/2001, aggiornata sensibilmente poi nel 2020).

Il Comitato di Distretto individua gli obiettivi prioritari di sviluppo e le azioni da mettere in campo per riassumerli in proprie linee guida. La Regione Liguria e gli enti territoriali supportano e promuovono, ciascuno per le proprie competenze, la realizzazione degli obiettivi e delle azioni suggerite. La Segreteria operativa del Distretto stimola il dibattito, il coordinamento e l’innovazione all’interno del settore, eventualmente cercando risorse per realizzare in proprio azioni dirette a beneficio del settore.

Gli obiettivi principali che il Distretto si è dato sono principalmente rivolti ad aumentarne la sostenibilità (economica, sociale e ambientale), la competitività (non solo in termini di prezzo, ma di qualità, servizio, affidabilità etc.) e l’integrazione (all’interno e all’esterno del settore). Qui trovate le linee guida complete.

Tra le principali attività realizzate dal Distretto a partire dalla sua istituzione ricordiamo inoltre:

  • Rappresentanza della filiera floricola ligure in differenti livelli istituzionali (regionali, ministeriali, camerali, internazionali), nei coordinamenti con le altre realtà territoriali del settore italiane e nei confronti della stampa nazionale, internazionale, tecnica e locale; 
  • Redazione del servizio di informazione tecnica “FlorNews Liguria”, diffuso dal sito www.flornewsliguria.it, sui canali social facebook, Linkedin e Youtube del Distretto e tramite newsletter.
  • La promozione del settore florovivaistico per conto di Regione Liguria, tra cui all’interno delle fiere specialistiche internazionali IFTF (Olanda), IPM Essen (Germania), Expo Milano, Fruit Logistica ed Euroflora; 
  • La fornitura di servizi di consulenza e gestione di manifestazioni per Enti Pubblici e realtà private;
  • La partecipazione a progetti PSR e Europei (FLORMED, SUMFLOWER; FLORE 3.0, INSULI, SMARTAROMA, etc.) mediante la realizzazione di azioni a beneficio della filiera;
  • Stesura di documenti tematici su argomenti di interesse della filiera – tra i temi affrontati: Logistica, Urbanistica, Ricerca, Cooperazione Sanremo - Hyeres; 

Il Distretto ha una propria segreteria operativa presso gli uffici regionali al Mercato dei Fiori di Sanremo (IM).

Composizione:
Presidente: Luca De Michelis
Vicepresidente: Barbara Ruffoni
Componenti Direttivo: Franco Barbagelata, Emanuele Bria e Lino Bloise
Membri Comitato: Alessandro Piana, Gian Guido Ghione, Gian Guido Restieri, Gianfranco Croese, Silvio Bregliano, Claudia Gazzano, Sergio Viglietti, Giovanni Minuto, Margherita Beruto.

Contatti:
Distretto Agricolo Florovivaistico del Ponente
Sede c/o Mercato dei Fiori Sanremo
via Quinto Mansuino 12 – 18038 Sanremo
e-mail: distrettosanremo@hotmail.it
web:  www.flornewsliguria.it / www.distrettofloricololiguria.it
Facebook: Distretto Florovivaistico del Ponente

Tutelare, sviluppare e valorizzare, sono questi gli obiettivi primari della Regione Liguria a favore dell'agricoltura locale. La legge regionale n.22 del 2004 "Disciplina dei servizi e degli interventi per lo sviluppo rurale" individua nei Servizi di Sviluppo Agricolo (SSA) lo strumento essenziale a supporto delle aziende agricole e rurali per migliorare il livello di professionalità e competenza in materia agricola, qualificare e incentivare le produzioni, tutelare la biodiversità e divulgare educazione e sicurezza alimentare.

La Regione Liguria ha approvato la delibera n.1658 del 21 dicembre 2012 (nuove modalità e criteri per il riconoscimento degli organismi abilitati all'erogazione di servizi di consulenza, formazione e dimostrazione in materia agricola e forestale) che sostituisce le precedenti delibere n.1483 del 21 novembre 2008 e n.124 del 12 febbraio 2009.

Gli Organismi (Enti e Associazioni) riconosciuti come "Prestatori di servizi", sono inseriti nell'apposito elenco regionale con le due sezioni di attività previste: agricola e forestale.

Per ottenere l'iscrizione nell'elenco regionale gli Enti e le Associazioni devono presentare una specifica domanda, redatta su apposita modulistica e scaricabile da questa sezione.

Il servizio si occupa, dal 2003, dell'attività di previsione del pericolo di incendio a supporto dell'organizzazione Anti Incendio Boschivo (AIB) regionale, mediante la realizzazione di un bollettino informativo (Bollettino SPIRL).

Tale prodotto viene emesso dal CAAR (Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale), in collaborazione con il Settore Politiche delle aree interne, antincendio, forestazione, parchi e biodiversità della RL, Fondazione CIMA e ARPAL-CFMIPC (Centro Funzionale Meteo-Idrologico di Protezione Civile della Regione Liguria).

Per la realizzazione del Bollettino previsionale del pericolo, viene utilizzato il modello RISICO-Liguria, sviluppato da Fondazione CIMA e disponibile sulla piattaforma web DEWETRA. Nello specifico viene utilizzato l'indice Rate of Spread PPF, che è basato sulla velocità di propagazione del fuoco integrata con la PPF (Probabilità di Propagazione del Fuoco), variabile quest'ultima corrispondente alla pericolosità statica.

I dati meteorologici alla base di tale indice provengono dal modello previsionale MOLOCH (fornito da ARPAL) per le prime 36 ore e dai modelli COSMO LAMI I7 e ECMWF per i giorni successivi. Oltre ai dati meteorologici previsti, vengono utilizzati i dati rilevati dalle stazioni dei Centri Funzionali di Protezione Civile.

Il Bollettino, emesso quotidianamente dal lunedì al venerdì, riporta il livello di pericolo con dettaglio comunale, per il giorno corrente ed i tre giorni successivi. Le classi relative all'indice di pericolo sono 7: molto basso, basso, medio-basso, medio, medio-alto, alto, estremo.

Il documento è disponibile, al momento con accesso riservato, all'interno di una sezione specifica del sito web SIA (Servizi Imprese Agricole) della Regione Liguria: https://sia.regione.liguria.it/index.php/spirl/
Gli utenti attualmente sono circa 40 e comprendono: Vigili del Fuoco (SOUP e SOP), CCF, prefetture e personale regionale, a cui sono state fornite le credenziali.

Sulla base dell'indice di pericolo previsto dal Bollettino SPIRL viene modulato il sistema di intervento AIB dei Vigili del Fuoco (VVF), sia a livello di SOUP che a livello di Comandi provinciali dei VVF.
Ad un elevato livello di rischio previsto corrisponde un aumento di personale dei VVF in servizio, sia per adeguare le esigenze di presidio della SOUP Liguria, sia per assicurare al territorio squadre VVF specializzate in AIB, nonché un adeguato numero di Direttori Operazioni Spegnimento (DOS) pronti a partire, accompagnati sul posto dell’intervento dal personale VVF appartenente al servizio di Topografia Applicata al Soccorso (TAS).

Nel futuro, in base agli accordi operativi in corso con i VVF, la previsione del pericolo verrà utilizzata anche per l’organizzazione delle attività di prevenzione e lotta attiva svolta dalle organizzazioni di Volontariato AIB.

Inoltre è in fase di progettazione la creazione di un Bollettino di pericolo incendio condiviso con tutta la popolazione, in linea con quanto richiesto dal Dipartimento di Protezione Civile Nazionale.

Il Programma regionale sviluppo e qualità della viticoltura ligure è un progetto della Regione Liguria, predisposto ai sensi del Regolamento C.E. n.1257/1999. Attua le linee fissate dal PSR periodo 2000 - 2006 ed è pensato per essere uno strumento di supporto e riferimento ai produttori. L'obiettivo è migliorare la qualità della produzione vitivinicola e sviluppare la viticoltura per valorizzare, qualificare e promuovere i vini liguri.

Due punti di sviluppo sono particolarmente importanti:

  • formare degli imprenditori per accrescere le capacità professionali con un programma continuo e capillare di aggiornamento e di assistenza tecnica alle aziende
  • razionalizzare i processi di trasformazione introducendo nuove tecniche a basso impatto ambientale per tutelare l'ambiente.

Azioni e numeri del coordinamento tecnico regionale

  • 8 tecnici su tutte le province
  • 30 aziende in monitoraggio settimanale (marzo-ottobre)
  • 4 bollettini informativi settimanali su scala regionale
  • SMS FENO vite sull'andamento fenologico della vite
  • divulgazione tecnica risultati
  • azioni di studio, ricerca ed elaborazione dati e realizzazione database
  • indagini, campionamenti ed analisi e definizione di trend regionali
  • servizi di consulenza dedicati (ENOline al numero 0187-622243)

Le attività sono svolte in collaborazione con:

  • l'Ufficio qualità delle produzioni e assistenza tecnica,
  • l'Ispettorato funzioni agricole (sedi di Imperia, Savona e Genova),
  • l'Osservatorio malattie delle piante,
  • l'Università di Torino. 

 

Tramite le sue strutture tecniche, fin dal 1998 Regione Liguria gestisce il Programma regionale miglioramento qualitativo della produzione di olio extravergine di oliva ligure, finanziato dall'Unione Europea (Reg.CE 528/99).

Il CAAR svolge il ruolo di coordinamento tecnico regionale di:

  • 12 tecnici esterni operanti su tutte le province liguri
  • 90 aziende in monitoraggio settimanale
  • 4 bollettini settimanali a scala provinciale
  • SMS FENO olivo sull'andamento fenologico dell'olivo
  • trasmissione in fax polling, e-mail, segreteria telefonica a più di 1000 utenti
  • modelli previsionali attacco Dacus e sitemi di supporto alle decisioni
  • divulgazione tecnica agli operatori (incontri, corsi, visite gudate, assistenza tecnica aziendale)
  • indagini conoscitive, elaborazioni dati, campionamenti e analisi organolettiche ripetute
  • produzioni diretta di studi, testi e materiali divulgativi 

Le attività sono in collaborazione con:

  • l'Ufficio qualità delle produzioni e assistenza tecnica,
  • il Servizio I.F.A (sedi di Imperia, Savona e Genova),
  • la Scuola superiore di studi universitari Sant'Anna di Pisa,
  • il Dipartimento di chimica e tecnica farmaceutica e alimentare dell'Università di Genova.

 

Lo sviluppo rurale è strettamente connesso alla politica agricola comune (PAC) e ad azioni a sostegno dell’occupazione. Le misure finanziarie e gli strumenti normativi tradizionalmente frammentati, hanno sofferto nel tempo della mancanza di coordinamento. Per riportare coerenza in questa materia l'Agenda 2000 ha avviato una riforma della PAC che ha consentito di rafforzare le misure di sviluppo rurale e di riunirle in un unico quadro regolamentare. Lo sviluppo rurale unitamente al sostegno ai mercati agricoli diventa così il secondo pilastro della PAC.

La programmazione dello sviluppo rurale, rappresenta di fatto lo strumento fondamentale per lo sviluppo dell'agricoltura, della selvicoltura, dell'ambiente naturale e dell'economia delle zone rurali. Infatti oggi, attraverso il sostegno economico comunitario del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) e la partecipazione finanziaria dello Stato e della Regione Liguria, vengono garantite azioni rivolte ad affrontare le sfide climatico-ambientali, incentivare lo sviluppo di attività complementari all’agricoltura creatrici di posti di lavoro per contenere l'esodo rurale e rafforzare il tessuto economico e sociale delle zone rurali, all'ammodernamento delle aziende agricole, alla sicurezza alimentare e alla qualità dei prodotti a redditi equi e stabili per gli agricoltori al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nel rispetto delle pari opportunità.

In questa sezione sono disponibili tutte le informazioni e i documenti utili suddivisi nei diversi anni di programmazione.

Consulta il materiale disponibile sulla nuova programmazione 2023-2027

Qui di seguito trovi i documenti ufficiali per la stesura del Programma di sviluppo rurale 2007-2013. Il testo principale di riferimento sul sostegno allo sviluppo rurale è il Regolamento CE n.1698/2005.

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