Firmato il 19 novembre 2016 nel polo regionale della Protezione civile di Villanova d’Albenga, in provincia di Savona, dagli assessori regionali allo Sviluppo dell’entroterra della Regione Liguria, Stefano Mai, alla Protezione civile della Regione Lombardia, Simona Bordonali, e della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia il protocollo d’intesa tra le tre Regioni per il reciproco supporto in attività di prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi.
“L’accordo – spiega l’assessore Mai – rientra nei rapporti di collaborazione per lo sviluppo non solo di attività di supporto operativo in caso di emergenze in una delle tre regioni, ma anche per implementare le attività formative dei volontari, di addestramento e organizzazione nell’ottica di un reciproco scambio di esperienze e di sinergie operative”.


Il gemellaggio tra i volontari antincendio tra Regione Liguria e Lombardia si è concretizzato nel 2016 con il dislocamento di 121 volontari lombardi nelle basi operative di Borghetto Vara in provincia della Spezia e di Imperia, durante le campagne estive. Il gemellaggio col Piemonte, stipulato nel 2015, ha visto impegnati questa estate in operazioni di supporto ai volontari liguri di 92 volontari dell’Aib piemontese in occasione degli incendi sulle alture di Genova – Monte Fasce - e 95 a Casarza Ligure e Vasia.
Con il protocollo d’intesa si punta a ridurre le tempistiche della risposta operativa, a contenere le superfici percorse dal fuoco, ottimizzare l’impegno degli operatori e la loro sicurezza.

Successivamente all'approvazione del Comitato di Sorveglianza, le relazioni annuali di esecuzione sono oggetto di approfondito esame da parte dei servizi della Commissione europea. Da questa sezione è possibile accedere alle relazioni annuali di esecuzione (RAE) come integrate a seguito delle osservazioni formulate dai suddetti servizi.

La promozione del trasferimento di conoscenze e dell'innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali costituisce la prima delle 6 priorità, che contribuiscono alla realizzazione della Politica europea per lo Sviluppo Rurale 2014 – 2020 per il raggiungimento dei seguenti obiettivi strategici:

  • stimolare la competitività del settore agricolo e forestale;
  • garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima;
  • realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro.

Nell’ambito della Priorità 1 sono individuati i seguenti obiettivi tematici:

  • stimolare l'innovazione, la cooperazione e lo sviluppo della base di conoscenze nelle zone rurali;
  • rinsaldare i nessi tra agricoltura, produzione alimentare e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall'altro, anche al fine di migliorare la gestione e le prestazioni ambientali;
  • incoraggiare l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita e la formazione.

La dgr n.721 del 29 luglio 2016 ha approvato, su proposta dell’Assessorato regionale Agricoltura, nuove modalità e criteri per il riconoscimento dei Prestatori di servizi, abilitati all'erogazione dei servizi di formazione, di informazione e di consulenza aziendale per il settore agricolo, forestale e dello sviluppo rurale. Numerose sono le novità introdotte dal provvedimento tra cui:

  • eliminazione dell’obbligo della sede operativa sul territorio regionale;
  • istituzione delle sezioni “formazione e informazione” e “consulenza” nell’elenco regionale dei Prestatori riconosciuti;
  • semplificazione del modello organizzativo e aggiornamento dei requisiti dello staff tecnico;
  • regolamentazione delle condizioni di ammissibilità;
  • formazione obbligatoria per il personale tecnico;
  • iscrizione dei soggetti riconosciuti dalla Regione nel registro nazionale degli organismi di consulenza, istituito dal competente Ministero.

La presentazione delle domande avviene con una procedura informatizzata che permette la compilazione on line tramite “l’Archivio informatizzato dei Prestatori di servizi”. Ai Prestatori già riconosciuti vengono concessi 90 giorni di tempo, a partire dal 7 settembre 2016 (data della pubblicazione sul BURL n.36 della Dgr 721/16) per presentare una istanza di conformità ai nuovi criteri tramite la procedura informatica di compilazione e invio.
La Regione, tramite il nuovo Programma di sviluppo rurale 2014 – 2020, riserva un ruolo fondamentale allo sviluppo e alla promozione del “Sistema delle conoscenze e dell’innovazione” che può diventare un reale supporto alle imprese liguri, al fine del miglioramento della competitività e della redditività aziendale, dell'uso efficiente e sostenibile delle risorse, delle prestazioni ambientali e per il corretto recepimento delle normative unionali, nazionali e regionali.

Con il riconoscimento regionale, i Prestatori di servizi possono partecipare ai Bandi/appalti pubblici nell’ambito del Programma regionale di sviluppo rurale 2014 – 2020 con particolare riferimento alla misura 1 (corsi, progetti dimostrativi e informativi) e alla misura 2 (servizi di consulenza) e ai progetti di cooperazione della misura M16.


Sistema regionale di riconoscimento dei Prestatori di servizi
Link al servizio


 

Alla sezione “Assistenza tecnica e centri servizi”, sottosezione “SIAN Sistema Informatico Agricolo Nazionale”, sono presenti le informazioni necessarie per l’utilizzo del portale.

Vai alla pagina dedicata

Qui di seguito è possibile scaricare tutta la documentazione relativa all'incontro.

L’Unione europea ha tra gli obiettivi la creazione di un mercato interno dove la concorrenza non sia falsata da interventi pubblici nei singoli Stati (i cosiddetti Aiuti di Stato).
Ai sensi dell’articolo 107 TFUE, pertanto, le misure di sostegno finanziario concesso attraverso fondi pubblici che siano idonee ad attribuire un vantaggio economico a talune imprese ed a incidere sulla concorrenza sono in principio incompatibili con il diritto dell’Unione.
La norma  contempla tuttavia alcune deroghe: una misura che integri le caratteristiche di un aiuto può essere compatibile con il diritto dell’Unione allorché persegua obiettivi di interesse generale chiaramente definiti (art. 107, paragrafi 2 e 3, TFUE). 

Dal 12 agosto 2017 è operativo il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (RNA).

Gli Aiuti di Stato possono essere suddivisi in tre categorie:
- gli aiuti soggetti a notifica preventiva: gli orientamenti e gli altri atti comunitari per ciascuna deroga forniscono indicazioni sui criteri in base ai quali la Commissione valuta la misura di aiuto ai fini della sua autorizzazione;
- gli aiuti esenti dall’obbligo di notifica preventiva (aiuti in esenzione): alcune categorie di aiuti sono dispensate dalla procedura di notifica nella misura in cui rispettano le condizioni previste in uno dei Regolamenti di esenzione adottati della Commissione;
- gli aiuti cd. “de minimis”: rientrano gli aiuti concessi a un’impresa unica che non superano un importo prestabilito in un determinato arco di tempo.

Aiuti di stato e PSR

Nel Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020 (PSR) sono previste alcune misure e sottomisure che sono assoggettate alla normativa sugli Aiuti di Stato. In ottemperanza agli obblighi di pubblicazione e informazione stabiliti dall’art. 9 del Reg. (UE) 651/2014, dall’art. 9 del Reg. (UE) 702/2014 e dalla Comunicazione della Commissione 2014/C 198/02, la presente sezione è dedicata alle misure di aiuto, oggetto di notifica e autorizzate dalla Commissione nell’ambito del PSR.

 

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