Consulta i quesiti ricorrenti relativi a misure e sottomisure sul blog dedicato al PSR Liguria.

L’art. 10 della Legge Regionale n.60/1993 stabilisce, a tutela del patrimonio olivicolo ligure, il divieto di abbattimento di alberi di olivo oltre il numero di 1 ogni biennio per ogni 2.000 mq. di superficie di oliveto posseduta e comunque divieto di abbattimento oltre a 5 piante complessive ogni biennio per azienda.

Può essere autorizzato l'abbattimento di alberi di olivo, a seguito di domanda specifica alla Regione Liguria, nei seguenti casi:
a) accertata morte fisiologica;
b) permanente improduttività o scarsa produttività dovuta a cause non rimovibili;
c) eccessiva fittezza di impianto;
d) esecuzione di indispensabili opere di miglioramento fondiario;
e) esecuzione di opere di pubblica utilità;
f) realizzazione di fabbricati in conformità alla vigente strumentazione urbanistico-edilizia di livello comunale e regionale.

Di seguito si può scaricare una relazione sulle modalità di presentazione delle domande (allegato A), il modello di domanda di abbattimento alberi di olivo (allegato B) e il modello di domanda per lo spostamento alberi di olivo (allegato C).

Consorzi di funghi
I Consorzi per la raccolta dei funghi, a termini dell’art. 3 della l.r. 17/2014 e successive modifiche e integrazioni, possono essere costituiti solo nei territori dei Comuni classificati montani.
In Liguria sono presenti 34 consorzi di funghi attivi di cui si riporta l’elenco dei nomi e dei Comuni competenti per territorio per singola provincia a piè di articolo.
Le aree dei Consorzi sono delimitate da tabelle e all’interno di tali aree è consentita la raccolta dei funghi, subordinata all’acquisto di un tesserino, rilasciato dal consorzio stesso, che può essere acquistato in loco presso dei pubblici esercizi autorizzati (bar, ristoranti, trattorie).

La gamma dei tesserini è molto vasta e differenziata : possono essere diversi per la durata del periodo di raccolta consentito (giornaliera, settimanale, mensile, abbonamento annuo), ma anche a seconda delle persone a cui vengono rilasciati (proprietari di terreni facenti parte del consorzio, residenti nel comune in cui ricade il consorzio, portatori di handicap, minori di 14 anni).

La raccolta dei funghi deve avvenire secondo modalità definite dalla legge regionale n.17/2014 e successive modifiche e integrazioni che prevede :

  • che la quantità massima raccolta complessiva sia di 3 kg al giorno, mentre la raccolta giornaliera di l’amanita cesarea (ovolo) debba essere al massimo di 1 kg
  • che il periodo di raccolta giornaliero consentito si estenda dall’alba al tramonto
  • che per la raccolta possa essere usato anche un bastone purché non venga usato per danneggiare i funghi, mentre non possano essere assolutamente usati degli strumenti come rastrelli o uncini, che possono danneggiare le radici delle piante e il micelio dei funghi presenti nell’humus del terreno
  • che i funghi non possano essere trasportati in sacchetti di plastica o contenitori stagni (scatole di plastica), ma debbano essere contenuti in contenitori aperti (tipo cestino di vimini o scatole di cartone forate)
  • che non si debbano raccogliere o danneggiare funghi non commestibili o velenosi che sono comunque utili al mantenimento del sottobosco

Oltre a queste regole il consorzio può imporne di ulteriori, come l'obbligo, almeno nelle giornate di caccia al cinghiale, di indossare dei giubbotti ad alta visibilità.

Eventuali violazioni alla l.r. 17/2014 e successive modifiche e integrazioni vengono punite ai sensi dell’art.22 della stessa legge da un minimo di 25 euro ad un massimo di 300, a seconda del tipo e delle gravità della violazione.

Qualora il privato cittadino, che raccoglie i funghi per autoconsumo, non sia assolutamente certo della commestibilità di alcuni esemplari, può portarli presso il servizio di controllo micologico, offerto gratuitamente da tutte le Asl della Regione Liguria, nei mesi da settembre a novembre.

Per presentare in modo corretto il raccolto al controllo micologico, si consiglia di:

  • separare le diverse specie funghi al momento della raccolta
  • portare al controllo micologico i funghi in giornata o al massimo il giorno dopo, all'interno di contenitori forati e rigidi
  • i funghi devono essere allo stato fresco, interi sani, in buono stato di conservazione, puliti da terriccio, foglie o altri corpi estranei

I micologi rilasciano la certificazione della determinazione della specie e sono autorizzati a rifiutarla, qualora le condizioni sopra indicate non vengano rispettate.

Per accedere al controllo micologico, si consiglia di contattare preventivamente la Asl di competenza tramite i numeri di telefono di seguito riportati o di verificare l'orario e la sede del servizio sul sito della Asl.

Recapiti telefonici controllo micologico

  • Asl 1 Imperiese
    telefono 0184 536868
  • Asl 2 Savonese
    telefono 019 8405 911/912
    0182 546 256/258
  • Asl 3 Genovese
    telefono 328 0474988
  • Asl 4 Chiavarese
    telefono 0185 329012
  • Asl 5 Spezzina
    telefono tel. 0187 534529 

Raccolta funghi nelle foreste di proprietà regionale

Secondo le indicazioni della legge regionale in materia di foreste e di assetto idrogeologico (legge regionale n.4/1999, articolo 18) le foreste di proprietà regionale (cosiddette foreste demaniali) possono essere gestite da diversi soggetti, sia pubblici che privati, a seguito di specifiche procedure per l’individuazione del soggetto gestore. In particolare, le foreste ricadenti nei territori degli Enti Parco regionali sono perlopiù attribuite in gestione agli stessi Enti, mentre per le altre foreste, tramite un apposito bando, sono stati individuati dei gestori privati (generalmente costituiti da Associazioni Temporanee di Imprese - ATI) che conducono le foreste in concessione. Solo in due casi la gestione delle foreste è ancora in capo alla Regione.

Per la raccolta dei funghi e per l’acquisizione degli eventuali permessi è quindi necessario mettersi in contatto con il gestore, che fornirà le indicazioni del caso.

Solo in due casi la gestione delle foreste è ancora in capo a Regione Liguria:

  • foreste Tiglieto
  • foresta la Fame
  • limitatamente alla raccolta dei funghi, anche la foresta di Monte Gottero.

Per la raccolta dei funghi è possibile utilizzare la procedura semplificata definita con la deliberazione della Giunta regionale n.1086/2014, con la quale la Giunta ha previsto che per raccogliere in queste zone non occorre più dotarsi di tesserino (come quello che veniva precedentemente rilasciato del Corpo Forestale dello Stato), ma basta effettuare un versamento alla Regione esclusivamente tramite il sistema di pagamenti elettronici PagoPa che permette al cittadino di effettuare pagamenti, direttamente da casa, verso la Pubblica Amministrazione, senza ricorrere ai tradizionali sistemi garantendo quindi sicurezza, trasparenza e affidabilità.

Pagamenti con la piattaforma Pagopa

  • vai alla pagina del sistema di pagamento elettronico Pagopa
  • scegliere la voce “pagamenti senza avviso”
  • scegliere l’ente creditore, vale a dire Regione Liguria
  • andare alla voce "cosa vuoi pagare"
  • selezionare “permesso raccolta funghi”

È importante inserire:

  • le generalità della persona che effettua la raccolta, anche se minore di 18 anni
  • la causale "Raccolta funghi nella Foresta di ……" (specificare il nome della foresta dove si intende svolgere la raccolta)
  • le date relative ai giorni in cui sarà effettuata la raccolta

Il raccoglitore dovrà poi conservare e portare con sé la ricevuta di versamento durante le operazioni di raccolta, insieme a un documento di riconoscimento e dovrà esibire entrambi questi documenti in caso di controllo da parte delle autorità preposte.
Per quanto riguarda gli importi e i limiti di raccolta si confermano quelli degli ultimi anni.

Importi da pagare

  • 3 euro per ogni giorno e per persona nel caso di soggetti residenti nel Comune o nei Comuni in cui ricade amministrativamente la Foresta
  • 7 euro per ogni giorno e per persona per i soggetti non residenti nel Comune o nei Comuni in cui ricade amministrativamente la Foresta

Limiti settimanali di raccolta
Per assicurare il riposo vegetativo nella Foresta del Monte Gottero, con Dgr n. 870/2021 del 5/10/2021 è stato stabilito che, sia per i residenti del Comune di Varese Ligure che per i non residenti, la raccolta è consentita per 5 giorni alla settimana, con preclusione della raccolta stessa nei giorni di martedì e venerdì.

Attenzione: nella deliberazione della Giunta regionale n.1086/2014 sono elencate altre foreste, che tuttavia sono ora gestite da soggetti privati; si ribadisce che le disposizioni previste nella dgr si applicano solo per le foreste Monte Gottero, Tiglieto e La Fame.
Per le altre foreste è ora necessario riferirsi alle indicazioni dei gestori e l’eventuale pagamento effettuato a favore di Regione Liguria, che appunto non è dovuto, non ha alcun valore come permesso di raccolta.

Per quanto riguarda i limiti di quantità, i periodi e le tecniche di raccolta, nonché le modalità di trasporto, valgono le disposizioni contenute nella legge regionale n.17/2014.

Per tutte le informazioni relative al monitoraggio della peste suina africana e all'autorizzazione ai volontari cercatori di funghi e cercatori di tartufi vai alla pagina dedicata

controllo

Sul territorio della Liguria si possono trovare diverse specie di tartufi: dal tartufo bianco (Tuber Magnatum) al tartufo nero pregiato (Tuber Melanosporum), dallo “scorzone” (Tuber Aestivum) all’invernale (Tuber Brumale) e altri. In alcune aree, come ad esempio la Val Bormida in provincia di Savona, la raccolta dei tartufi ha già una importanza economica e di valorizzazione del territorio considerevole; ogni anno a metà settembre si organizza a Millesimo una festa del tartufo che richiama molte persone. Si possono approfondire ecologia, biologia, specie e legislazione sui tartufi (nazionale e regionale).

Per praticare la raccolta dei tartufi i raccoglitori devono essere in possesso del tesserino di idoneità rilasciato dalla Regione (art.5 legge regionale 2/2022).
Il tesserino di idoneità viene rilasciato a seguito del superamento di un esame che prevede un questionario composto da 20 quiz a risposta chiusa ed una prova orale volta ad accertare il riconoscimento delle principali specie tartufigene e specie vegetali arboree degli ambienti tartufigeni a partire da materiale fresco e/o iconografico (fotografie, disegni).
Nel paragrafo Download allegati si può trovare il modello di domanda, una sintetica dispensa per la preparazione all'esame e un esempio di un questionario d'esame.

Con decreto del direttore generale della Direzione generale turismo, agricoltura e aree protette n.5687/2024 è stato stabilito lo spostamento temporale dell’inizio delle attività di raccolta per tutte le specie commerciabili e la sospensione totale dell’attività tra il 1° maggio e il 31 maggio e tra il 1° settembre ed il 25 settembre

Tassa di concessione annuale per la raccolta dei tartufi
La tassa di concessione annuale regionale per la raccolta dei tartufi, corrispondente all’importo pari a euro 92.96, potrà essere pagata esclusivamente tramite il sistema di pagamenti elettronici PagoPa

Messa in opera di impianti pilota per incentivare la tartuficoltura in aree marginali dell'entroterra Il progetto pilota, elaborato in collaborazione con l'Università di Genova - Dipartimento di scienze della Terra - dell'Ambiente e della vita - DISTAV, ha come obiettivo l'individuazione e la valorizzazione di aree marginali dell'entroterra vocate alla produzione tartuficola.

Immagini delle diverse specie di tartufo

Normativa di altre Regioni

Il Piano regionale AIB Liguria, approvato con dgr n.1540 del 29 dicembre 2015, è stato aggiornato con DGR - 1098 del 14/12/2018.


Il Piano regionale AIB è suddiviso per capitoli e allegati che sono scaricabili in formato .pdf  dalla cartella  PIANO_AIB_Liguria
 

 per l’accesso utilizzare Nome utente: aibr e Password: liguriar 

 

La cartografia delle aree a richio incendi boschivi, approvata con dgr n.1540 del 29 dicembre 2015, è consultabile e scaricabile:
Scheda aree a rischio di incendio boschivo - Anno 2015
Mappa aree a rischio di incendio boschivo - Anno 2015

 

Cosa è il GAL?
E’ un gruppo di soggetti, pubblici e privati (partenariato) che si accordano per promuovere lo sviluppo di un determinato comprensorio rurale della Liguria.
Cosa fanno i GAL?
Ogni GAL approva una Strategia di Sviluppo Locale (SSL), che si traduce in un insieme coordinato di interventi per lo sviluppo locale. Gli interventi possono riguardare i diversi settori dell’economia locale e il miglioramento dei servizi per la popolazione.
Dove operano i GAL?
Le strategie di sviluppo locale possono essere attuate unicamente nelle zone rurali della Liguria. In Liguria gli unici Comuni rimasti esclusi sono Imperia, Genova e La Spezia.
Chi finanzia i GAL?
I GAL sono finanziati dal Programma regionale di Sviluppo Rurale (PSR), misura 19, con circa 25 milioni di euro. I fondi del PSR provengono dall’Unione europea, attraverso il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), dallo Stato e dalla Regione.
Quanti sono i GAL in Liguria?
In Liguria nel periodo di programmazione 2014-2020 si prevede di selezionare 5 GAL.

Provincia di Imperia

GAL Riviera dei Fiori
Strategia di sviluppo locale: Terra della taggiasca: le vie dei sapori, dei colori e della cucina bianca
Sede: c/o Azienda speciale della C.C.I.A.A PromoRiviere di Liguria
via Tommaso Schiva, 29 - 18100 Imperia
tel: 0183-793280 - 0183-793265 - 0183-767428 
e-mail: progetti.comunitari@rivlig.camcom.it PEC: postcert@pec.promimperia.it

Provincia di Savona

GAL Valli Savonesi
Strategia di sviluppo locale: Più valore all’Entroterra
Sede: c/o Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Riviere di Liguria
via Quarda superiore n.16 - 17100 Savona
tel: 0182-554949 - fax: 0182-50712
e-mail: vallisavonesi.gal.info@cersaa.it - vallisavonesi.gal.direzione@cersaa.it PEC: cersaa.direzione@pcert.postcert.it

Provincia di Genova

GAL Agenzia di sviluppo GAL Genovese
Strategia di sviluppo locale: Qualità & Sviluppo
Sede: c/o Palazzo Ducale (2° piano) piazza Matteotti, 9 - 16123 Genova (GE)
tel: 010-8683242
e-mail: info@appenninogenovese.it PEC: gal.genovese@cert.cna.it 
sito internet: www.agenziadisviluppogalgenovese.com 
pagina facebook: Strategia per l'Entroterra Genovese "Qualità & Sviluppo" PSR 2014/2020

GAL Verdemare Liguria
Strategia di sviluppo locale: “Verdemare Liguria”
Sede legale: c/o Ente PARCO ANTOLA Villa Borzino – 16012 Busalla (GE)
Sede scientifica via N.S. Provvidenza 3, La Torriglietta – Torriglia (GE)
tel: 010-944175 - 010/944175 - 3387106981 – fax 010 9453007
e-mail: protocollo@parcoantola.it PEC: parcoantola@pec.it

Provincia della Spezia

GAL Provincia della Spezia
Strategia di sviluppo locale: “SSL Montagne, Coste e valli Spezzine”
Sede: c/o Amministrazione Provinciale della Spezia Palazzo del Governo
via V. Veneto n. 2 – 19124 - Spezia
tel: 0187-7421-307-229
e-mail: galprovinciaspezia@gmail.com PEC: gal.provincia.laspezia@legalmail.it

A breve disponibili i bandi per l'accesso ai finanziamenti previsti in attuazione delle Strategie di Sviluppo Locale.

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