Generale (480)
Categorie figlie
Nome scientifico del fitopatogeno
Grapevine flavescence dorée phytoplasma (FDp)
Specie ospiti: Vitis vinifera, Vitis sp
La Flavescenza dorata della vite è una malattia causata da fitoplasmi, e rientra nei cosiddetti giallumi della vite (a causa della colorazione giallastra che determina sulle foglie dei vitigni a bacca bianca). La malattia è trasmessa da un vettore, la cicalina Scaphoideus titanus, che svolge il suo ciclo vitale sulla vite.
Il vettore Scaphoideus titanus
La cicalina Scaphoideus titanus è ad oggi il più efficiente vettore per la trasmissione della malattia. Essa acquisisce il fitoplasma nutrendosi a livello del floema delle foglie di vite infette e lo trasmette a nuove piante ospiti dopo un periodo di latenza di 4-5 settimane.
Di norma, l’acquisizione del fitoplasma avviene da parte degli stadi giovanili dell’insetto, mentre l’inoculazione è prerogativa degli adulti. Infatti, il tempo di latenza fa sì che quando il fitoplasma diviene trasmissibile, l’insetto abbia ormai completato la metamorfosi giungendo alla fase adulta.
Solo l’adulto è in grado di spostarsi in volo da pianta a pianta, contribuendo principalmente alla diffusione della malattia.
Anche gli adulti possono comunque acquisire FDp, e la loro efficienza di acquisizione aumenta con l’avanzamento della stagione estiva.
Per contrastare la diffusione della malattia è pertanto fondamentale eseguire una lotta contro il vettore.
Sintomatologia
I sintomi di flavescenza dorata sono molto simili a quelli di altre fitoplasmosi, in particolare a quelli del legno nero e colpiscono i germogli, i tralci, le foglie, i grappoli. Si possono distinguere dei sintomi tipici primaverili e dei sintomi tipici della stagione estiva.
Sintomi chiave primaverili
- Germogli con numero ridotto di internodi
- Internodi corti e/o disposti a zig zag
- Foglie di dimensioni ridotte
- Disseccamento delle infiorescenze
- Bollosità della lamina fogliare per sviluppo ridotto delle nervature
- Disseccamento della porzione apicale del germoglio
- Ripiegamento verso il basso della foglia
- Lamina fogliare con seno peziolare più stretto della norma
- Caduta prematura delle foglie
- Imbrunimenti della parte interna della corteccia nel capo a frutto sintomatico (inizio giugno)
Sintomi chiave estivi
- Tracce del germogliamento stentato primaverile
- Femminelle stentate come i germogli in primavera
- Arrossamenti e/o ingiallimenti della lamina fogliare che non interessano le nervature
- Disseccamento dei grappoli in allegagione
- Arrossamenti e/o ingiallimenti settoriali delimitati dalle nervature
- Distacco anticipato delle foglie con o senza picciolo
- Appassimento (nota: l'appassimento può anche solo di porzioni dei grappoli dalla fase di invaiatura fino alla raccolta)
- Consistenza gommosa del tralcio e/o mancato agostamento
- Ripiegamento verso il basso delle lamine fogliari
- Ispessimento della lamina fogliare: consistenza cartacea (percepibile al tatto)
- Comparsa di pustole oleose nere sui tralci
Difesa e disposizioni fitosanitarie
Con l’entrata in vigore del Reg. Ue 2016/2031, Grapevine flavescence dorée phytoplasma è stato classificato come organismo da quarantena rilevante per l’Unione Europea ed il successivo Regolamento di Esecuzione (UE) 2022/1630 del 21 settembre 2022 ha stabilito specifiche misure per il contenimento dell’avversità in aree delimitate dove non è possibile l’eradicazione.
Il Settore fitosanitario centrale, in accordo con la normativa comunitaria, ha emanato il 22 giugno 2023 l’Ordinanza n° 4 - Misure fitosanitarie d’emergenza per il contrasto di Grapevine flavescence dorée phytoplasma, atte ad impedirne la diffusione nel territorio della Repubblica italiana, attraverso la quale vengono definite le misure fitosanitarie da applicare nelle aree delimitate secondo una strategia eradicatoria.
Sulla base di tale ordinanza e del D.lgs. n.19 del 2021, a seguito dei risultati del monitoraggio dell’avversità nell’ultimo triennio 2021-2023, la Regione Liguria ha aggiornato la delimitazione delle aree interessate da flavescenza dorata con il decreto del dirigente del Settore fitosanitario n. 2302 del 3 aprile 2024 e a seguito dei nuovi ritrovamenti di focolai di flavescenza dorata nel 2024 ha ulteriormente aggiornato le aree delimitate con il decreto del dirigente del Settore fitosanitario n. 4343 del 11 giugno 2025 con le rispettive misure fitosanitarie da applicare in tali aree.
Presenza sul territorio
FDp è presente in tutte le aree viticole del centro - nord Italia ed è stata segnalata nel 2011 sull’isola di Ischia, che rappresenta ad oggi il focolaio più a sud per l’Italia.
Scaphoideus titanus è presente soprattutto nel Nord e Centro Italia e più sporadicamente in alcune aree del Sud Italia, mentre è considerato assente in Sardegna e Sicilia.
In Liguria l’avversità è presente dai primi anni del 2000.
Pur con l’applicazione delle misure per la lotta obbligatoria previste dal decreto ministeriale del 30 maggio 2000, tra il 2020 e 2021 la malattia ha fatto registrare una recrudescenza nelle aree produttive settentrionali italiane, causando gravi danni alla produzione viticola del territorio nazionale. Tale recrudescenza è imputabile a diverse concause, tra cui la difficoltà di contenimento del vettore con i trattamenti insetticidi, la presenza crescente di superfici incolte, che rappresentano un pericoloso serbatoio di infezione, nonché gli evidenti cambiamenti climatici.
Anche in Liguria tale recrudescenza, seppur più concentrata in alcuni areali viticoli, ha determinato una maggior attenzione verso tale avversità che si è tradotta in un monitoraggio più consistente del territorio vitato regionale, e di conseguenza in una maggior attività di campionamento.
Con decreto del dirigente del Settore fitosanitario n. 4343 del 11 giugno 2025 - Aggiornamento della delimitazione delle aree interessate alla presenza di flavescenza dorata della vite in Regione Liguria e relative misure di lotta, ha confermato e aggiornato la delimitazione delle aree in cui è stata riscontrata la presenza dell’organismo nocivo Flavescenza Dorata sulla base degli esiti delle analisi ufficiali sui campioni di vite raccolti durante la campagna di monitoraggio del 2024.
Approfondimenti
- consulta la carta di diffusione sul Geoportale di Regione Liguria
- consulta la Pest survey card alla pagina dedicata dell’Efsa - European food safety authority
- consulta il consulta i documenti tecnici ufficiali n. 29 (linee guida per i viticoltori) e n. 44 alla pagina dedicata del Servizio Fitosanitario Nazionale
Contatti
- Referente regionale
Massimiliano Ghironi
massimiliano.ghironi@regione.liguria.it - Referenti provinciali
Imperia
Giuseppe Siccardi
giuseppe.siccardi@regione.liguria.it
Savona
Emilia Di Nocera
emilia.dinocera@regione.liguria.it
Genova
Emanuela Cuneo
emanuela.cuneo@regione.liguria.it
La Spezia
Massimiliano Ghironi
massimiliano.ghironi@regione.liguria.it
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Nome scientifico del fitopatogeno
Ceratocystis platani
Specie ospiti
Platanus sp.
Il cancro colorato del platano è una malattia originaria del Nord America, causata da Ceratocystis platani (Walter) Engelbrecht & Harrington (ex Ceratocystis fimbriata f. sp. platani C. May & J.G. Palmer) un fungo ascomicete che rappresenta la più grave avversità per tutte le specie di platano.
Ciclo biologico e patogenesi
Questa specie fungina colonizza i tessuti del legno, in particolare i vasi conduttori che trasportano la linfa ascendente, causandone l’occlusione. Le piante malate disseccano progressivamente e infine muoiono.
L’infezione avviene attraverso ferite, anche piccole (causate da insetti, uccelli, piccoli roditori), e può propagarsi poi da una pianta all'altra anche attraverso il contatto fra le radici (anastomosi). Un’altra importante via di dispersione del patogeno è rappresentata dalle operazioni di potatura, eseguite senza disinfettare la strumentazione tra una pianta e l’altra. Infatti, il fungo produce strutture di resistenza, chiamate clamidospore, che possono restare vitali per alcuni anni, sia nel legno che nella segatura prodotta, contribuendo alla diffusione della malattia.
Sintomatologia
Le piante infette da cancro colorato si riconoscono perché manifestano una generale sofferenza e, sul fusto, zone localizzate depresse definite “cancri”. In corrispondenza di quest’ultimi, i rami disseccano e spesso la pianta reagisce producendo ricacci vegetativi alla base. I cancri sul fusto sono di forma allungata e di colore bruno, la corteccia tende a fessurarsi e sotto di essa si può osservare il margine dell'alterazione; solitamente è molto netto e rappresenta il confine tra il tessuto malato (colore scuro) e il tessuto sano (colore chiaro).
Le piante colpite da cancro colorato sono destinate a morire in pochi anni anche perché, ad oggi, non esiste un trattamento per curare l’infezione.
Difesa e disposizioni fitosanitarie
Con l’entrata in vigore del Reg. Ue 2016/2031, Ceratocystis platani è stato classificato come organismo da quarantena rilevante per l’Unione Europea ed il successivo Regolamento di Esecuzione (UE) 2022/1629 del 21 settembre 2022 ha stabilito misure particolari per l’individuazione e la gestione delle aree di contenimento.
Il Settore Fitosanitario, in accordo con la normativa comunitaria e nazionale, ha redatto un Piano di Azione Regionale con il quale sono state stabilite le procedure, le azioni e le misure fitosanitarie da attuare nel territorio di propria competenza per contrastare la diffusione della malattia. Il Settore Fitosanitario Regionale conduce inoltre monitoraggi visivi e analisi biomolecolari al fine di diagnosticare la presenza/assenza dell’organismo nocivo sul territorio e valutare tempestivamente azioni contro la sua diffusione, secondo la normativa vigente.
Presenza sul territorio
Con il decreto del dirigente n.6138 del 18 settembre 2023 viene dato atto del quadro generale della diffusione del cancro colorato del platano in Liguria e sono state approvate le zone di contenimento ai sensi del Regolamento di Esecuzione (UE) 2022/1629.
Approfondimenti
- consulta la carta di diffusione sul Geoportale di Regione Liguria
- consulta la Pest survey card alla pagina dedicata dell’Efsa - European food safety authority
- consulta il documento tecnico ufficiale n. 18 alla pagina dedicata del Servizio Fitosanitario Nazionale
Contatti
- Referente regionale
Valentina Boccardo
valentina.boccardo@regione.liguria.it - Referenti provinciali
Imperia
Valerio Arena
valerio.arena@regione.liguria.it
Savona
Fabrizio Valinotto
fabrizio.valinotto@regione.liguria.it
Genova
Emanuela Cuneo
emanuela.cuneo@regione.liguria.it
La Spezia
Stefano Bandini
stefano.bandini@regione.liguria.it
Download allegati:
- decreto del dirigente n. 2007 del 2024 (0 Scaricamenti)
- decreto del dirigente n. 6138 del 2023 (0 Scaricamenti)
- Piano di azione regionale per Ceratocystis platani (0 Scaricamenti)
Nome scientifico del fitopatogeno
Aleurocanthus spiniferus
Specie ospiti
agrumi (limone, pompelmo, mandarino, arancio), ma anche rosa, vite, melo, pero, ciliegio, nespolo, kaki, fico, melograno, gelso, albero di giuda, mirto, biancospino, Magnolia, Prunus laurocerasus, Hedera, Photinia, Wisteria e Pyracantha.
Originario dell'Asia tropicale che si è diffuso ampiamente nell'Oceano Indiano, in Africa e nel Pacifico.
È stato ritrovato per la prima volta in Italia nel 2008 in Puglia. Da allora è stato individuato in varie parti d’Italia e nello specifico nelle regioni Campania, Lazio e Basilicata, Emilia Romagna (province di Bologna e Modena) e più recentemente in Toscana (province di Prato e Livorno), Lombardia, Sicilia e nelle Marche (provincia di Ascoli Piceno).
In Europa è stato segnalato anche in Croazia, Grecia, Montenegro e Albania.
Ciclobiologico e patogenesi
In condizioni ottimali (zone tropicali) tutti gli stadi di Aleurocanthus spiniferus possono essere trovati durante tutto l'anno, mentre alle nostre latitudini durante i periodi freddi si verificano riproduzioni molto limitate.
Aleurocanthus spiniferus ha sei stadi di sviluppo: lo stadio dell'uovo, quattro stadi ninfali fino a raggiungere l’aspetto dei caratteristici corpuscoli neri di forma ellittica con filamenti spinosi sul dorso, circondati da un anello di cera bianca ed infine l'adulto.
Tutti gli stadi si trovano sulle foglie. Le uova vengono deposte a spirale sul lato inferiore della foglia a gruppi di 12-22 unità e si schiudono in 4-15 giorni a seconda delle condizioni ambientali.
Alla schiusa delle uova, le ninfe permangono sulle foglie al riparo dalla luce solare diretta iniziano a succhiare la linfa. In seguito a ciò, le ninfe mutano, perdendo nel frattempo le zampe, e diventano corpi minuti, appiattiti, ovali che si attaccano alla foglia per mezzo dell'apparato boccale. Gli stadi immaturi spesso formano colonie dense fino a diverse centinaia di individui su una singola foglia.
Gli adulti di dimensioni piccolissime (femmina 1,7 mm e maschio leggermente più piccolo) presentano ali di colore grigio-blu metallizzato. Aleurocanthus spiniferus non è un grande volatore, si muove solo se disturbato.
A seconda delle condizioni climatiche, il ciclo di vita richiede generalmente 2-4 mesi, ma possono coesistere dalle quattro alle sei generazioni sovrapposte all'anno.
Sintomatologia
Aleurocanthus spiniferus espelle abbondanti quantità di melata zuccherina, che ricopre le superfici delle foglie e dei frutti sulla quale si sviluppa fumaggine riducendo la respirazione e la fotosintesi e rendendo piante e frutti antiestetici e non commerciabili. Il fogliame gravemente colpito può cadere e l'allegagione può essere ridotta. Nei casi più estremi di infestazione, può verificarsi anche la morte della pianta.
Presenza sul territorio
Con i decreti del dirigente n. 467 del 27 gennaio 2023 e n. 417 del 23 gennaio 2024 viene dato atto del quadro generale della diffusione del cancro colorato del platano in Liguria e sono state approvate le zone di contenimento ai sensi del Regolamento di Esecuzione (UE) 2024/589 che modifica il Regolamento di Esecuzione (UE) 2022/1927.
Con lo stesso decreto sono state approvate modifiche ed integrazioni al Piano d’azione regionale per il contenimento di Aleurocanthus spiniferus approvato dal Comitato Fitosanitario Nazionale del 22 febbraio 2023.
Approfondimenti
- consulta la carta di diffusione sul Geoportale di Regione Liguria
- consulta la Pest survey card alla pagina dedicata dell’Efsa - European food safety authority
- consulta il documento tecnico ufficiale n. 41 alla pagina dedicata del Servizio Fitosanitario Nazionale
Contatti
- Referente regionale
Moreno Guelfi
moreno.guelfi@regione.liguria.it
Referenti provinciali
Imperia
Eleonora Serrati
eleonora.serrati@regione.liguria.it
Savona
Rodolfo Lepra
rodolfo.lepra@regione.liguria.it
Genova
Luigi Testino
luigi.testino@regione.liguria.it
La Spezia
Stefano Bandini
stefano.bandini@regione.liguria.it
Download allegati:
- Scheda tecnica Aleurocanthus spiniferus (0 Scaricamenti)
- Decreto del dirigente n. 417/2024 (0 Scaricamenti)
- Piano di azione regionale per Aleurocanthus spiniferus (0 Scaricamenti)
Qui di seguito è possibile scaricare tutta la documentazione.
Download allegati:
- allegato alla lettera di chiusura Comitato 24 gennaio 2025 (0 Scaricamenti)
- lettera di chiusura Comitato 24 gennaio 2025 (0 Scaricamenti)
- Lettera di convocazione Comitato 24 gennaio 2025 (0 Scaricamenti)
- Proposta di modifiche al Psr (0 Scaricamenti)
La sorveglianza è un processo ufficiale che raccoglie e registra i dati relativi alla presenza o all’assenza di un organismo nocivo tramite indagine, monitoraggio o altre procedure.
L’indagine è una procedura ufficiale, condotta in un periodo definito per determinare la presenza o l'assenza di organismi nocivi (indagine di rilevamento), i confini (indagine di delimitazione) o le caratteristiche/l’andamento di una popolazione di un organismo nocivo in un'area, in un luogo di produzione o in un sito di produzione (indagine di monitoraggio).
Il Regolamento (UE) 2016/2031 prevede l’obbligo per gli Stati membri di effettuare indagini sul loro territorio per rilevare l’eventuale presenza di focolai di organismi nocivi rilevanti per l’Unione e definirne il pest status.
È competenza del Servizio fitosanitario regionale:
- il controllo e la vigilanza ufficiale sullo stato fitosanitario dei vegetali coltivati e spontanei, nonché dei loro prodotti nelle fasi di produzione, conservazione e commercializzazione, al fine di verificare l’eventuale presenza di organismi nocivi
- - la definizione delle aree delimitate (costituite da una zona infetta/infestata e da una zona cuscinetto), in relazione al rinvenimento di un organismo nocivo da quarantena rilevante per l’Unione europea, previo parere del Comitato fitosanitario nazionale, nonché l’effettuazione delle indagini all’interno di esse
- - la redazione di piani di azione ai fini dell’eradicazione e/o del contenimento degli organismi nocivi
Dalla collaborazione tra il Servizio fitosanitario regionale e il Settore sistemi informativi e telematici regionali è nato il servizio fitoGIS: la rappresentazione cartografica dei dati di diffusione e monitoraggio di alcune delle avversità che colpiscono i vegetali in Liguria.
Al momento, sul Geoportale è disponibile in formato Open la cartografia per:
- Aleurocanthus spiniferus (aleurodide spinoso degli agrumi)
- Ceratocystis platani (cancro colorato del platano)
- Grapevine flavescence dorée phytoplasma (flavescenza dorata) e del suo vettore Scaphoideus titanus
- Halyomorpha halys (cimice asiatica)
- Popillia japonica (coleottero scarabeide del Giappone)
- Xylella fastidiosa (agente del complesso del disseccamento rapido dell’olivo)
Per segnalare la presenza di organismi nocivi o loro sintomi inviare una e-mail al Servizio fitosanitario regionale SFR@regione.liguria.it
Organismi nocivi presenti sul territorio
(zone infette/infestate e zone cuscinetto)
- Aleurocanthus spiniferus (Aleurodide spinoso degli agrumi)
insetto appartenente alla famiglia degli aleurodidi, notevolmente polifago, con spiccata preferenza per gli agrumi (limone, pompelmo, mandarino, arancio
- Ceratocystis platani (Cancro colorato del platano)
fungo ascomicete che rappresenta la più grave avversità per tutte le specie di platano - Flavescenza dorata della vite (Grapevine flavescence dorée phytoplasma)
malattia, che ricade nel gruppo dei cosiddetti “giallumi della vite”, causata da fitoplasmi. È considerata tra le più importanti e distruttive malattie della vite - Popillia japonica (Coleottero giapponese)
insetto appartenente alla famiglia degli scarabei; ha un ampio spettro di specie ospiti. Le larve danneggiano il cotico erboso, mentre gli adulti erodono la lamina fogliare, risparmiando le nervature, e si nutrono di fiori, frutti e cariossidi in formazione.
Richiesta autorizzazione al rilascio del passaporto delle piante
Per richiedere l’autorizzazione al rilascio del Passaporto delle piante, gli operatori professionali devono presentare via Pec al Servizio fitosanitario regionale, competente per centro aziendale:
- richiesta di autorizzazione al rilascio del Passaporto delle piante, corredata da marca da bollo da 16 euro e copia del documento di identità
- marca da bollo da 16 euro libera allegata (da apporre all’autorizzazione PP o ZP)
- indicazione delle specie coltivate sulla richiesta o nel caso di più generi/specie, elenco delle piante prodotte
- requisiti per alcune categorie di operatori professionali registrati ai sensi dell’art.4 Decreto n. 0333987 del 27 luglio 2022 del MIPAAF
- versamento dei diritti obbligatori una tantum pari ad 100 euro
Aggiornamento della autorizzazione
Entro il 30 aprile è necessario inviare tramite Pec all’indirizzo fitosanitario@cert.regione.liguria.it il file excel con l’elenco delle specie coltivate dal gennaio dell’anno precedente al momento della comunicazione, solo se sono state messe in coltivazione nuove specie.
In caso di modifiche dell’assetto aziendale (denominazione della ditta, sede legale, numero ed indirizzo dei centri aziendali, tipologia di attività) è obbligatorio presentare entro 30 giorni, unitamente alla domanda di aggiornamento della registrazione al Ruop e, se del caso, la domanda di aggiornamento dell’autorizzazione al rilascio del Passaporto delle piante, in marca da bollo, spuntando l’opzione Aggiornamento e una marca da bollo libera da apporre alla nuova Autorizzazione PP o ZP.
Recesso dall'autorizzazione all'uso del passaporto delle piante
L’operatore professionale che intende recedere dall’autorizzazione all’uso del passaporto delle piante deve inviare comunicazione al Servizio fitosanitario regionale all’indirizzo di posta certificata fitosanitario@cert.regione.liguria.it, utilizzando il modello di recesso dall’autorizzazione all’uso del passaporto delle piante, allegando copia di un documento di identità in corso di validità e il modello relativo alla privacy
E' possibile scaricare la modulistica nella sezione a fine pagina Download allegati
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- autorizzazione al rilascio del passaporto delle piante (0 Scaricamenti)
- requisiti per alcune categorie operatori professionali (0 Scaricamenti)
- elenco specie coltivate (0 Scaricamenti)
- modulo privacy (0 Scaricamenti)
Requisiti degli operatori professionali
Ai fini del rilascio dell’autorizzazione ad emettere il passaporto delle piante (Reg.2016/2031 articolo 89 e Reg. 2019/827 articolo 1) gli operatori professionali devono
- possedere le conoscenze necessarie per effettuare gli esami riguardanti gli organismi nocivi da quarantena rilevanti per l’Unione e gli organismi nocivi non regolamentati da quarantena rilevanti per l’Unione, nonché i segni e i sintomi della loro presenza e le pratiche ottimali, e misure e le azioni richieste per prevenirne la presenza e la diffusione
- possedere o avere accesso ad attrezzature e strutture per l’esecuzione degli esami
- nominare una figura tecnicaresponsabile della comunicazione con il Servizio fitosanitario, che soddisfi almeno una delle seguenti condizioni (decreto n.333987 del 22 luglio 2022 articolo 4):
- essere in possesso di un titolo di studio in materie di indirizzo agrario o forestale
- avere un’esperienza pregressa di almeno 5 anni in un’attività professionale analoga come titolare o coadiuvante familiare o dipendente, con responsabilità tecniche
- possedere un attestato di partecipazione ad un corso di formazione organizzato sulla base di un programma approvato dal servizio fitosanitario regionale
- disporre di un piano efficace da seguire in caso di presenza sospetta o effettiva di Onqru o di On non regolamentati da quarantena rilevanti per l’Unione
- disporre di sistemi e procedure che consentono di rispettare gli obblighi in materia di tracciabilità
- registrare i dati che consentono di identificare per ogni unità di vendita gli operatori da cui è stata acquistata e gli operatori a cui è stata venduta
Adempimenti degli Operatori Professionali autorizzati
- versare i diritti fitosanitari annuali
- sottoporre piante, prodotti vegetali e altri oggetti ad esame scrupoloso (almeno un esame visivo), da svolgere nei periodi opportuni (in corrispondenza dei punti critici del processo produttivo) e tenendo conto dei rischi inerenti ai fini di escludere la presenza di organismi nocivi, come previsto dall’art. 87 del Reg. 2016/2031
- registrare e conservare per almeno 3 anni i risultati degli esami fitosanitari effettuati
- identificare e controllare i punti critici del proprio processo produttivo, conservandone i dati per almeno 3 anni
- non movimentare le piante da impianto (sementi escluse) di Coffea, Lavandula angustifolia, Lavandula dentata, Lavandula x intermedia, Lavandula latifolia, Lavandula stoechas, Nerium oleander, Olea europea, Polygala myrtifolia e Prunus dulcis, considerate maggiormente sensibili alle diverse specie europee di Xylella fastidiosa, in assenza del controllo rafforzato effettuato dal Servizio fitosanitario anteriormente al primo spostamento all’interno dell’Unione Europea, come previsto dal Reg. (UE) 1201/2020 successivamente modificato con Reg. (UE) 2024/2507. Considerato che il Settore Fitosanitario Regionale necessita di conoscere con esattezza gli operatori professionali che coltivano le specie elencate e le relative previsioni aziendali di produzione annuale e per consentire agli stessi operatori professionali di poter spostare le piante preparate e pronte per la vendita una volta ricevuto l’esito dell’analisi, risulta necessario acquisire una comunicazione delle previsioni aziendali di produzione annuale e di primo spostamento delle piante oggetto della normativa comunitaria, utilizzando l’apposito modulo, da trasmettere esclusivamente tramite Pec, all’indirizzo fitosanitario@cert.regione.liguria.it, entro il 31 marzo di ogni anno solare
- emettere passaporti delle piante con formato e contenuto conforme all’art. 83 del Regolamento UE 2016/2031 al Regolamento (UE) 2017/2313.
In particolare, il passaporto delle piante deve essere:- facilmente visibile e chiaramente leggibile e le informazioni in esso riportate devono essere inalterabili e durature
- apposto dall’operatore professionale sull'unità di vendita delle piante prima del loro spostamento nel territorio dell'Unione. Se le piante, i prodotti vegetali o gli altri oggetti sono trasportati in un imballaggio, in un fascio o in un contenitore, il passaporto delle piante può essere apposto su tale imballaggio, fascio o contenitore
- con un formato specifico, definito da modelli standard, in modo tale da essere facilmente riconoscibile e verificabile, e deve contenere gli elementi previsti dall’Allegato VII del Regolamento (UE) 2016/2031 e dal Regolamento (UE) 2017/2313
- completo di codice di tracciabilità (lettera C), che in considerazione dell’elevato rischio fitosanitario è obbligatorio per le talee e le piante da impianto elencate nell’allegato II del Reg. (UE) 2024/2507
È possibile scaricare il modulo per la Comunicazione di produzione annuale delle piante maggiormente sensibili a Xylella fastiosa nella sezione Download allegati a fine pagina.
Approfondimenti normativi
- Regolamento di esecuzione (UE) 2017/2313 della Commissione, del 13 dicembre 2017, che definisce le specifiche di formato del passaporto delle piante per lo spostamento nel territorio dell'Unione e del passaporto delle piante per l'introduzione e lo spostamento in una zona protetta
- Regolamento (UE) 2020/1201 della Commissione del 14 agosto 2020, relativo alle misure per prevenire l’introduzione e la diffusione nell’Unione della Xylella fastidiosa (Wells et al.)
- Regolamento di esecuzione (UE) 2020/1770 del 26 novembre 2020, relativo ai tipi e alle specie di piante da impianto non esentati dall’obbligo di inserire il codice di tracciabilità nei passaporti delle piante a norma del regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 92/105/CEE della Commissione
- Regolamento (UE) 2024/2507 del 26 settembre 2024 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2020/1201 relativo alle misure per prevenire l’introduzione e la diffusione nell’Unione della Xylella fastidiosa (Wells et al.) e che modifica il regolameno di esecuzione (UE)2020/1770 per quanto riguarda l’elenco delle specie delle piante non esentate dall’obbligo di inserire il codice di tracciabilità nei passaporti
- Decreto n. 333987 del 22 luglio 2022 Requisiti, dotazioni e adempimenti degli operatori professionali registrati al Ruop ai sensi del Capo VII del decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 19
Download allegati:
- Modulo comunicazione produzione annuale (1 Download)
Gli operatori professionali che intendono commercializzare e movimentare all’interno del territorio europeo tutte le piante e i prodotti specificati dalla normativa fitosanitaria (Allegati XIII e XIV del Regolamento UE 2019/2072) devono essere autorizzati al rilascio del Passaporto delle piante (PP) o del Passaporto delle piante per Zone protette (ZP) da parte del Servizio fitosanitario competente per centro aziendale.
Il passaporto delle piante è un'etichetta ufficiale che deve essere emessa dall’operatore professionale autorizzato ogni volta che le piante e i prodotti vegetali vengono spostati nel territorio dell'Unione o per la loro introduzione e spostamento nelle zone protette.
Il passaporto delle piante attesta che il materiale sul quale viene apposto rispetta le seguenti condizioni:
- è indenne da organismi nocivi prioritari (Reg. UE 2019/1702) e da organismi nocivi da quarantena rilevanti per l'Unione (Reg. UE 2019/2072 - Allegato II e Allegato III);
- la presenza di organismi nocivi regolamentati non da quarantena non supera le soglie definite dal Reg. UE 2019/2072 – Allegato IV.
- eventuali prescrizioni particolari in materia di spostamento nell'Unione stabilite dall’autorità competente (Reg. 2019/2072 - Allegati VIII e X).
Nel caso di introduzione e/o spostamento nelle zone protette i vegetali/prodotti vegetali devono essere indenni dai rispettivi organismi nocivi da quarantena rilevanti per la zona protetta.
Il passaporto delle piante non è richiesto
- per lo spostamento di piante, prodotti vegetali o altri oggetti forniti direttamente a un utilizzatore finale, compresi i giardinieri non professionisti.
Tale eccezione non si applica:- agli utilizzatori finali che ricevono le piante, i prodotti vegetali o gli altri oggetti in questione attraverso vendita tramite contratti a distanza
- agli utilizzatori finali di piante, prodotti vegetali o altri oggetti per i quali è richiesto un passaporto delle piante per le zone protette
- per gli spostamenti di piante, prodotti vegetali e altri oggetti all'interno e tra i siti dello stesso operatore registrato situati a breve distanza tra loro
- nel caso in cui gli spostamenti abbiano luogo all'interno di due o più Stati membri, per l'eccezione all'obbligo del passaporto delle piante è necessaria l'approvazione delle autorità competenti degli Stati membri interessati
- nel caso di vendita diretta ad acquirenti non professionisti (privati) che acquistano vegetali, prodotti vegetali e altri oggetti regolamentati per il proprio utilizzo (ovvero non a scopo professionale o industriale). Esenzione che non si applica all’emissione dei Passaporti delle piante per Zone Protette
Contatti
Referente regionale
Gianni Anselmo
email: gianni.anselmo@regione.liguria.it
telefono: 010 548 8576
Referenti provinciali
La Spezia - Stefano Bandini
email: stefano.bandini@regione.liguria.it
telefono: 010 548 4567
Genova - Valentina Boccardo
email: valentina.boccardo@regione.liguria.it
telefono: 010 548 4145
Savona - Rodolfo Lepra
email: rodolfo.lepra@regione.liguria.it
telefono: 010 548 4782
Imperia
Giuseppe Siccardi
email: giuseppe.siccardi@regione.liguria.it
telefono: 010 548 8064
Benedetta Cangelosi
email: benedetta.cangelosi@regione.liguria.it
telefono: 010 548 5388
Approfondimenti
- Requisiti e adempimenti per gli operatori autorizzati all'emissione del passaporto delle piante
- Autorizzazione all'uso del passaporto delle piante: richiesta - aggiornamento-recesso
Approfondimenti normativi
- Regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2016, relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante, che modifica i regolamenti (UE) n. 228/2013, (UE) n. 652/2014 e (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga le direttive 69/464/CEE, 74/647/CEE, 93/85/CEE, 98/57/CE, 2000/29/CE, 2006/91/CE e 2007/33/CE del Consiglio
- Regolamento (UE) 2019/2072 della Commissione, del 28 novembre 2019, che stabilisce condizioni uniformi per l’attuazione del regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante e che abroga il regolamento (CE) n. 690/2008 della Commissione e modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2018/2019 della Commissione
- Regolamento delegato (UE) 2019/1702 della Commissione del 10 agosto 2019 che integra il regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio stabilendo l’elenco degli organismi nocivi prioritari
- Decreto legislativo del 2 febbraio 2021 n.19 Norme per la protezione delle piante dagli organismi nocivi in attuazione dell'articolo 11 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625
