La fase B del progetto è costituita dagli studi di prefattibilità per la realizzazione di una filiera legno energia basata su biomassa forestale impiegata (sotto forma di cippato) in centrali termiche per il riscaldamento delle serre. La successiva fase C è stata dedicata a definire la superficie delle tipologie forestali presenti in Liguria, individuarne la loro distribuzione e stimarne le provvigioni per la concreta valutazione della fattibilità di attivazione di filiere legno-energia compatibili con le risorse forestali disponibili.
L'analisi territoriale eseguita con metodi indipendenti nei tre comprensori delle Valli Stura, Orba e Leira, Valli Argentina ed Armea e Consorzio Sanremese, Alta Val Bormida, ha posto le basi per la definizione di un sistema metodologico condiviso, finalizzato alla valutazione delle biomasse potenzialmente ed effettivamente disponibili da allegare alla progettazione di un nuovo impianto, direttamente applicabile su tutto il territorio regionale.
La stima delle biomasse disponibili in un dato ambito territoriale è una parte importante della progettazione di un nuovo impianto, ma per sua natura richiede approcci ed approfondimenti graduali. Per valutare correttamente la quantità di biomassa potenzialmente ritraibile da un dato territorio, al fine di alimentare con essa una o più filiere bosco-energia, non bisogna fare riferimento alla biomassa realmente presente al momento della stima, ma a quella mediamente ricavabile impostando una gestione forestale sostenibile. Situazioni contingenti possono modificare l'entità della provvigione legnosa producendo stime errate nel lungo periodo.