Via libera in Giunta, su mia proposta, al “Programma regionale della Pesca e dell’Acquacoltura” per il triennio 2023-2025 che fissa gli obiettivi strategici specifici del comparto. I principali target del triennio mirano a dare nuovo impulso alle attività e a superarne i limiti strutturali, tanto più evidenti nell’attuale congiuntura economica. Il Programma è stato realizzato grazie al continuo confronto con le associazioni e con i portatori di interessi ai vari livelli per sostenere concretamente l’evoluzione organizzativa delle imprese dedite alla pesca e all’acquacoltura sulla base di criteri come la sostenibilità ambientale, economica e sociale, l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici, il mantenimento dell’alta qualità e della salubrità che caratterizza i prodotti liguri, l’innovazione e la sicurezza sul lavoro.
Tra gli altri basti pensare all’efficientamento energetico delle strutture e delle infrastrutture, ai progetti di integrazione di filiera col rafforzamento della vendita diretta, di pescaturismo e ittiturismo, alla formazione continua, all’offerta di nuovi sbocchi di mercato e al potenziamento della ricerca applicata. Inoltre, pescaturismo e ittiturismo vedono la Liguria leader del comparto nazionale per incremento delle attività.
Secondo gli ultimi dati a disposizione sono oltre quaranta le realtà impegnate su questo fronte, che fanno riscoprire la genuinità e le qualità del nostro pescato direttamente dal contesto di elezione oltre a destagionalizzare incrementando il lavoro dei nostri pescatori e la diversificazione aziendale. Ricordo che siamo riusciti ad aumentare, rispetto alla tornata precedente, i fondi FEAMPA, pari per il periodo 2023-2027 a 12 milioni di euro.
Stiamo lavorando su politiche condivise, in costante contatto con il territorio, per sostenere e salvaguardare questo settore che, in Liguria, conta una flotta di 500 barche e oltre 410 imprese ittiche, a cui si aggiungono le oltre 80 imprese di allevamento ittico (pesci e molluschi).
Buona lettura di Agriligurianews