Si tratta di un microlepidottero (farfalla) minatore che attacca le solanacee. E' originaria dell'America del sud, dove fin dagli anni sessanta è diventato uno dei parassiti più dannosi delle colture di pomodoro, in Europa è stata rilevata per la prima volta in Spagna nel 2006. Nel 2007 è stata segnalata numerose volte lungo la costa Mediterranea, in particolare per l'Italia in Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Liguria.
La larva di questo lepidottero colpisce le foglie, il fusto e la bacca del pomodoro e di altre solanacee causando sensibili diminuzioni alla produzione che risulta, fra l'altro, non commerciabile. Sul pomodoro questa farfalla è in grado di causare rilevanti perdite di prodotto, che vanno dal 70% al 100%. Sono state riscontrate infestazioni anche su patata, melanzana, peperone e altre solanacee minori, comprese quelle spontanee.
Si diffonde per mezzo di scambi commerciali di piantine e di frutti di solanacee attaccati; il suo potenziale diffusivo è pertanto enorme. Il ciclo biologico può durare da 25 a 75 giorni in dipendenza dell'andamernto climatico. In condizioni estremamente favorevoli per l'insetto come la coltivazione in serra si possono avere sino a 10 o 12 generazioni all'anno. Gli adulti in pieno giorno non sono molto visibili, rimanendo nascosti dalle foglie ed al suolo; ogni femmina può deporre sino a 200 uova, preferibilmente sulla pagina inferiore delle foglie. Dopo la schiusura, le giovani larve penetrano nelle foglie, nei fusti o nei frutti a qualsiasi stadio di sviluppo della pianta e scavano delle gallerie dentro le quali si sviluppano.