Vino Bianchetta della Valpolcevera
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Vino di colore giallo paglierino più o meno intenso. Odore fine, delicato, discretamente persistente. Sapore secco, sapido, pieno e caratteristico. Alcolicità: 10,5 - 11%;
acidità totale minima: 5,0 per mille. - Zona di produzione: Genova
- Lavorazione: Viene prodotto con uve derivanti dai vitigni raccomandati o autorizzati per la provincia di Genova
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Curiosità:
Abbinamenti gastronomici
Si accompagna in modo ottimale con portate a base di verdure come minestrone alla genovese, polpettone di fagiolini, broccoli trascinati con le acciughe, torta pasqualina, mesciüa, riso alle erbette, e a base di pesce come minestra con bianchetti o rossetti, sogliola alla mugnaia, frittata di bianchetti, stoccafisso con le favette (co i bacilli).
Questo vino per la sua vivacità, morbidezza e leggerezza, esalta i profumi agresti degli ortaggi e gli aromi delle erbe che danno origine a minestre di esaltante ed esclusivo sapore.
Come servirlo e conservarlo
Deve essere servito a 11-12°C, in bicchieri a calice leggermente svasati e con stelo alto. Viene conservato in cantina idonea, ponendo le bottiglie in posizione coricata, nei ripiani adibiti ai vini rosati. È consigliabile consumarlo entro un anno dalla vendemmia.
Cenni storici
Certamente il vitigno Bianchetta Genovese è aborigeno, anzi, pare esclusivo del genovesato, o meglio delle colline soprastanti la città la città, una volta ricche di orti e vigneti.Infatti molti autori sostengono che il Bianchetta (in dialetto Gianchetta) sia originario della val Polcevera (la cita anche il Maineri alla fine del 1700).
Tale ipotesi è confermata dal Gallesio (1839), il quale affermò che l'uva Bianchetta è la base del vino di Coronata e la sua coltivazione inizia appunto in val Polcevera.