piatto

Torrone di Dolcedo e della Fontanabuona

turùn

  • Ebbene sì: anche in Liguria, dove non mancano le produzioni di miele e di nocciole, il torrone veniva confezionato, insieme al pandolce, per le festività natalizie. Dal colore che va dal bianco panna al bianco avorio, ha una consistenza morbida.
    Là dove si coltivava il nocciolo, la tradizione imponeva che sulla tavola natalizia fosse presente u turùn, preparato in famiglia artigianalmente con le fragranti nocciole del nostro entroterra. Così accade ancora adesso in val Fontanabuona e nel territorio di Dolcedo, con l'eccezione della frazione di Trincheri dove le famiglie lo preparano per la festa di santa Lucia, che cade il 13 dicembre.

  • Zona di produzione: Val Fontanabuona (Genova), valle Sturla (Genova) e valle del Prino, Dolcedo (Imperia)
  • Curiosità: L'origine di questo prodotto risale al 1300. Pare che un cuoco di Cremona per non buttare gli albumi avanzati, li avesse montati a neve e uniti con ottimo miele. Cosse il tutto a fuoco lento e, ancora a caldo, forgiò delle torri, da cui il nome torrone, da usare solo come decorazioni natalizie perché molto dure.
    Il vocabolario fa invece derivare il termine torrone dal sostantivo spagnolo turràn e dal verbo turrar, arrostire, che a sua volta trae origine dal latino torrere (tostare).
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