Ippocastano (Aesculus hippocastanum Linneo) - 01-L430
Albero dalla chioma tondeggiante alto sino a 20 metri, con fusto dritto. La corteccia si desquama, formando grosse scaglie grigio-rossiccie.
Le foglie sono caratteristiche formate da sette lobi lanceolati di diversa dimensione, disposti a raggiera all'apice del picciolo. I fiori, unisessuati sono riuniti in pannocchie piramidali. Il frutto è costituito da una capsula subglobosa e spinosa, dapprima verde chiaro poi bruna, che contiene 2-4 semi che ricordano le castagne.
Si tratta dì una specie originaria dell'Europa sud-orientale, dai Balcani al Caucaso, coltivato ora come pianta ornamentale dall'Europa centrale all'Asia occidentale. Il castagno d'India fu già introdotto in Italia dai romani, ma fu poi dimenticato e reintrodotto a Vienna nel XVI secolo. Aesculus era il nome latino di una specie di quercia con frutti eduli, ma fu applicato da Linneo a questo genere; hippocastanum era invece il nome latino di questa specie, o in riferimento alle cicatrici a forma di ferro di cavallo che le foglie lasciano sul fusto dopo la caduta o forse allusivo all'uso, nei paesi di origine, di somministrare il frutto ai cavalli bolsi.
Ha un legno molto tenero, di scarso valore. Malgrado il suo impiego come specie ornamentale, è piuttosto sensibile all'inquinamento atmosferico cittadino.
Le foglie sono caratteristiche formate da sette lobi lanceolati di diversa dimensione, disposti a raggiera all'apice del picciolo. I fiori, unisessuati sono riuniti in pannocchie piramidali. Il frutto è costituito da una capsula subglobosa e spinosa, dapprima verde chiaro poi bruna, che contiene 2-4 semi che ricordano le castagne.
Si tratta dì una specie originaria dell'Europa sud-orientale, dai Balcani al Caucaso, coltivato ora come pianta ornamentale dall'Europa centrale all'Asia occidentale. Il castagno d'India fu già introdotto in Italia dai romani, ma fu poi dimenticato e reintrodotto a Vienna nel XVI secolo. Aesculus era il nome latino di una specie di quercia con frutti eduli, ma fu applicato da Linneo a questo genere; hippocastanum era invece il nome latino di questa specie, o in riferimento alle cicatrici a forma di ferro di cavallo che le foglie lasciano sul fusto dopo la caduta o forse allusivo all'uso, nei paesi di origine, di somministrare il frutto ai cavalli bolsi.
Ha un legno molto tenero, di scarso valore. Malgrado il suo impiego come specie ornamentale, è piuttosto sensibile all'inquinamento atmosferico cittadino.
- Tipologia: Albero singolo
- Sinonimo nome comune: Castagno d'India
- Comune: Triora
- Provincia: IMPERIA
- Località: Sant'Agostino
- Indirizzo: Chiesa di Sant'Agostino
- Età presunta: 175 anni
- Altezza: 25 metri
- Diametro del fusto: 390 cm.
- Numero piante: 1
- Annotazioni: Insieme all'altro esemplare caratterizza l'ingresso della Chiesa di S.Agostino.
- Latitudine: 43°59'41,24''
- Longitudine: 7°45'46,67''