Parassita del castagno, il Cinipide è un imenottero d'origine cinese. In Europa è stato segnalato per la prima volta nell'estate del 2002 dal servizio fitosanitario della Regione Piemonte per la sua presenza per in aree castanicole della provincia di Cuneo.
Gli adulti alati possono spostarsi con facilità, ma la commercializzazione di giovani piante per la creazione di nuovi impianti di castagno e di marze utilizzate per gli innesti, qualora infestate, rappresentano pure una preoccupante potenziale forma di diffusione del parassita.
Le femmine del Cinipide sono solite deporre le uova all'interno delle gemme delle piante ospiti a fine estate. Dopo 40 giorni dalla deposizione delle uova nascono le larve. Queste raggiungono solo il primo stadio di sviluppo e quindi svernano. In primavera, al risveglio vegetativo del castagno, le gemme infestate sviluppano le galle all'interno delle quali le larve si nutrono e completano lo sviluppo fino all'impupamento; pertanto solo alla primavera successiva alla deposizione degli adulti si nota che l'attacco è in corso.
Sarà da queste galle che, di solito a giugno, fuoriusciranno gli adulti che daranno origine ad un'altra generazione. A questo punto l'eradicazione è ancora possibile se si interviene prima dell'uscita degli adulti dalle galle che avviene di solito in giugno-luglio. Lo sviluppo vegetativo dei nuovi germogli sarà compromesso e la produzione dei frutti molto ridotta (fino al 60-80%).