Cinipide del castagno

Parassita del castagno, il Cinipide è un imenottero d'origine cinese. In Europa è stato segnalato per la prima volta nell'estate del 2002 dal servizio fitosanitario della Regione Piemonte per la sua presenza per in aree castanicole della provincia di Cuneo. 

Gli adulti alati possono spostarsi con facilità, ma la commercializzazione di giovani piante per la creazione di nuovi impianti di castagno e di marze utilizzate per gli innesti, qualora infestate, rappresentano pure una preoccupante potenziale forma di diffusione del parassita.

Le femmine del Cinipide sono solite deporre le uova all'interno delle gemme delle piante ospiti a fine estate. Dopo 40 giorni dalla deposizione delle uova nascono le larve. Queste raggiungono solo il primo stadio di sviluppo e quindi svernano. In primavera, al risveglio vegetativo del castagno, le gemme infestate sviluppano le galle all'interno delle quali le larve si nutrono e completano lo sviluppo fino all'impupamento; pertanto solo alla primavera successiva alla deposizione degli adulti si nota che l'attacco è in corso.

Sarà da queste galle che, di solito a giugno, fuoriusciranno gli adulti che daranno origine ad un'altra generazione. A questo punto l'eradicazione è ancora possibile se si interviene prima dell'uscita degli adulti dalle galle che avviene di solito in giugno-luglio. Lo sviluppo vegetativo dei nuovi germogli sarà compromesso e la produzione dei frutti molto ridotta (fino al 60-80%).

Informazioni aggiuntive

  • Nome scientifico:

    Dryocosmus kuriphilus

  • Specie aggredite: castagno
  • Come si combatte:

    Per quanto riguarda la lotta, i trattamenti chimici si sono dimostrati improponibili e impraticabili sulle grandi estensioni boschive. Nei vivai possono essere effettuati con successo anche se alla comparsa delle galle il danno è fatto. Si sta sperimentando l'utilizzo di un entomoparassita specifico d'origine cinese isolato da galle infestate giapponesi (Torymus sinensis) capace in natura di limitare la diffusione del Cinipide del castagno.

  • Presenza sul territorio:

    Di seguito a un sopralluogo effettuato dal Servizio fitosanitario regionale le prime segnalazioni della presenza del parassita sono state riscontrate nell'aprile 2007 su piante coltivate e spontanee di Castanea sativa nei comuni di Murialdo, Massimino, Calizzano. Contestualmente la Regione Liguria ha attivato un progetto triennale con la collaborazione del Di.Va.P.R.A della Facoltà di agraria dell'Università di Torino per il monitoraggio, lo studio per la profilassi e il possibile adattamento degli entomoparassiti del cinipide delle querce al cinipide del castagno.
    Ormai il parassita si è diffuso in tutto il territorio regionale. Per gli anni 2010-2011 la collaborazione con il Di.Va.P.R.A è stata rinnovata, ma mirata alla sola lotta al parassita e non più al monitoraggio. Lanci del Torymus sinensis sono stati fatti nel 2008 a Murialdo (SV), nel 2009 a Murialdo e Cengio (SV) e nel 2010 a Montegrosso Pianlatte (IM), Castelvittorio (IM) e Ne (GE). A Murialdo la raccolta delle galle ha permesso di appurare il buon insediamento dei parassitoidi (Torymus sinensis). Questo sembra di buon auspicio, ma per notare risultati apprezzabili si dovrà aspettare qualche anno.
    Per il cinipide il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha rivisto e pubblicato un nuovo decreto di lotta obbligatoria. Tra i punti salienti del decreto si ribadisce il divieto di movimentare le piante di castagno da parte dei vivai che insistono sulle zone infestate.
    Elenco sintetico dei Comuni oggetto di lanci di Torymus sinensis, parassitoide del cinipide del castagno: 2008: Murialdo; 2009: Murialdo e Cengio; 2010: Castelvittorio, Montegrosso Pianlatte, Né; 2011: Sassello, Orco, Carpasio, Badalucco (Ciabaudo), Sanremo (San Romolo), Levanto, Maissana, Carro, Cicagna, Torriglia.

    Rispetto alla situazione precedente (D.D. n. 2583/2009), la cartografia realizzata con D.D. n. 662/2011 mette in evidenza la diffusione in tutto il territorio regionale.

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