Nome scientifico del fitopatogeno
Popillia japonica
Specie ospiti
Gli adulti si nutrono su più di 300 specie di piante coltivate o selvatiche appartenenti a 79 famiglie senza alcuna discriminazione tra frutti, fiori e foglie.
Specie preferite riscontrate nel focolaio italiano:
- tra le piante coltivate: Vitis vinifera, Vitis spp., Corylus spp., Vaccinium spp., Rubus spp., Ribes nigrum, Aronia arbutifolia, Prunusavium, Prunus spp., Actinidia arguta, Actinidia chinensis, Humulus spp., Zeamays, Glycine max
- tra le piante ornamentali: Rosa spp., Malus spp., Tilia spp., Betula spp., Crataegus spp., Hibiscus spp., Wisteria spp.
- tra le piante spontanee: Parthenocissus spp., Oenothera spp., Reynoutria japonica, Salix spp., Urtica spp., Convolvulus spp., Rumex spp., Hypericum perforatum, Lythrum salicaria
- tra altre piante: Alnus spp., Ulmus spp., Carpinus spp., Artemisia spp., Morus spp., Rumex spp., Pyrus spp.
Le larve si sviluppano nel terreno nutrendosi principalmente di radici perlopiù di specie appartenenti alla famiglia delle graminacee, ai generi Festuca spp., Poa spp.e Lolium spp.
È un insetto originario del Giappone e delle Isole Curili (estremo oriente russo).
Ciclo biologico e patogenesi
Il ciclo vitale si completa in un anno con adulti attivi tra giugno e agosto, un picco di attività a metà luglio e sporadiche presenze a settembre. Le femmine vergini si accoppiano generalmente subito dopo lo sfarfallamento, momento in cui dispongono in media di circa 20 uova mature all’interno degli ovari. Iniziano a deporre le uova subito dopo l’accoppiamento e dopo questa prima fase, per la quale impiegano circa 3 giorni, le femmine volano verso le piante ospiti dove formano aggregati con altri adulti per nutrirsi e riaccoppiarsi. Nell’arco della loro vita (4-6 settimane) le femmine depongono in media 40-60 uova.
Le uova vengono deposte singolarmente tra giugno ed agosto ad una profondità di 7,5 cm nel terreno e impiegano circa 10-14 giorni per schiudersi. Le larve si nutrono delle radici di piante erbacee fino a tarda estate. Quando calano le temperature smettono di alimentarsi e per lo svernamento si costruiscono una cella terrosa ad una profondità di circa 15 cm dalla superficie. All’inizio della primavera successiva le larve risalgono nuovamente verso la superficie e riprendono a nutrirsi. Segue il periodo di impupamento che dura tra i 7 e i 14 giorni.
Sintomatologia
Nei prati con alti livelli di infestazione di larve il cotico erboso risulta danneggiato sia dall’erosione delle radici operata dalle larve, sia indirettamente, dalla movimentazione del terreno operata dai predatori delle stesse, come uccelli, cinghiali, talpe.
Gli adulti erodono la lamina fogliare delle piante ospiti, risparmiando le nervature. In questo modo causano una caratteristica scheletrizzazione delle foglie. Inoltre, si nutrono anche di fiori (rosa), di frutti (pesche, susine, piccoli frutti) e di cariossidi in formazione.
Difesa e disposizioni fitosanitarie
Lotta diretta contro gli adulti:
- trattamenti insetticidi alle piante,
- controllo biologico.
Lotta diretta contro le larve:
- trattamenti insetticidi appropriati del terreno in cui sono presenti larve dell’organismo nocivo,
- applicazione di nematodi entomopatogeni della specie Heterorhabditis bacteriophora o altre specie di cui sia stata dimostrata scientificamente l’efficacia,
- uso della fresatura meccanica per distruggere le larve nel terreno in periodi appropriati dell'anno,
- distruzione locale di pascoli fortemente infestati.
Presenza sul territorio
L'insetto non è segnalato in Liguria. È stata tuttavia individuata una zona cuscinetto a seguito della zona infestata ufficialmente confermata in Piemonte (D.D. 11 novembre 2024, n. 853) ai sensi del Regolamento di Esecuzione UE 2023/1584.
Approfondimenti
- consulta la carta di diffusione sul Geoportale di Regione Liguria
- consulta la Pest survey card alla pagina dedicata dell’Efsa - European food safety authority
- consulta il consulta i documenti tecnici ufficiali n. 38 alla pagina dedicata del Servizio Fitosanitario Nazionale
Contatti
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Giuseppe Siccardi
giuseppe.siccardii@regione.liguria.it - Referenti provinciali
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