Giovedì, 03 Luglio 2003 02:00
Pino della baia di Moreton
Informazioni aggiuntive
- FAMIGLIA_TYPE
- ALBERO_TYPE Albero singolo
- NOMEALBERO_TYPE Araucaria di Cunningham
- NOMEALTERNATIVO Araucaria cunninghamii Alton ex D. Don
- COMUNE Ventimiglia
- PROVINCIA IMPERIA
- LOCALITA Villa Hanbury
- INDIRIZZO pressi casa padronale
- NOTEETA 146
- NOTEALTEZZA 22
- NOTEFUSTO 260
- NUM_PIANTE 1
- ANNOTAZIONI Seminata nel 1872 da Sir Daniel Hanbury nel parco della villa omonima.
- LATITUDINE 43.7835
- LONGITUDINE 7.55475
Pubblicato in
Alberi Monumentali
Giovedì, 03 Luglio 2003 02:00
Olivo
Informazioni aggiuntive
- FAMIGLIA_TYPE
- ALBERO_TYPE Albero singolo
- NOMEALBERO_TYPE Olivo
- NOMEALTERNATIVO Olea europea Linneo
- COMUNE San Remo
- PROVINCIA IMPERIA
- LOCALITA Villa Minerva
- INDIRIZZO frazione Poggio - Via Val d'Olivi, 248
- NOTEETA 700-800
- NOTEALTEZZA 12
- NOTEFUSTO 360-580
- NUM_PIANTE 1
-
SCHEDABOTANICA
Albero sempreverde dal portamento contorto che raramente supera i 15 metri di altezza. Ha una densa ramificazione. Le foglie sono opposte, verde scuro sulla pagina superiore, chiare su quella inferiore, ricoperta di piccole squame argentee.
I fiori ermafroditi sono disposti in piccoli grappoli all'ascella delle foglie. I frutti (le olive) sono drupe, portate da un breve picciolo: dapprima verdi, a maturità bruno-verdi o nere. Sono ricche di sostanze oleose (dal 15 al 25 %): se ne ottiene l'olio dalle pregiate qualità nutrizionali e organolettiche.
L'olivo è una specie tipicamente mediterranea, che si adatta molto bene a condizioni di aridità e forte irraggiamento solare. E' pianta molto longeva, ultrasecolare e anche millenaria avendo una continua capacitàdi rigenerazione.
Si ritiene che sia stato selezionato in epoca remota nella regione dell'attuale Siria, dall'oleastro (Olea europaea ssp. oleaster). Ha subito una grande diffusione in tutto il bacino del mediterraneo: si conoscono numerose forme locali e molte varietà coltivate sia da olio che da mensa.
Il legno è duro e molto pregiato, utilizzato per la fabbricazione di vari utensili.
L'albero di olivo ha un elevato valore simbolico: in epoca precristiana era sacro a Minerva. Viene poi citato nella Bibbia e nel nuovo testamento dove diventa simbolo di pace.
- ANNOTAZIONI A causa delle sue dimensioni imponenti si narra che, prima della costruzione del faro di Capo Verde, venisse usato come riferimento dalle imbarcazioni di passaggio. Pur non servendo più per questo scopo, continua a vegetare in uno dei luoghi più panoramici dei dintorni di Sanremo, in prossimità della strada percorsa nell'ultima discesa della famosa corsa ciclistica Milano-Sanremo.
- COMEARRIVARE la pianta è situata lungo la strada che da Sanremo sale verso la frazione Poggio, all'altezza di un tornante a sinistra, in una proprietà privata recintata (civico 248).
- LATITUDINE 43°49'36,5''
- LONGITUDINE 7°48'41,09''
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Alberi Monumentali
Giovedì, 03 Luglio 2003 02:00
Olivo
Informazioni aggiuntive
- FAMIGLIA_TYPE
- ALBERO_TYPE Albero singolo
- NOMEALBERO_TYPE Olivo
- NOMEALTERNATIVO Olea europaea Linneo
- COMUNE Dolcedo
- PROVINCIA IMPERIA
- LOCALITA località Nuffian
- INDIRIZZO frazione Costa Carnara
- NOTEETA 400
- NOTEALTEZZA 13
- NOTEFUSTO 155-150-330-51-115-220-190-181
- NUM_PIANTE 1
-
SCHEDABOTANICA
Albero sempreverde dal portamento contorto che raramente supera i 15 metri di altezza. Ha una densa ramificazione. Le foglie sono opposte, verde scuro sulla pagina superiore, chiare su quella inferiore, ricoperta di piccole squame argentee.
I fiori ermafroditi sono disposti in piccoli grappoli all'ascella delle foglie. I frutti (le olive) sono drupe, portate da un breve picciolo: dapprima verdi, a maturità bruno-verdi o nere. Sono ricche di sostanze oleose (dal 15 al 25 %): se ne ottiene l'olio dalle pregiate qualità nutrizionali e organolettiche.
L'olivo è una specie tipicamente mediterranea, che si adatta molto bene a condizioni di aridità e forte irraggiamento solare. E' pianta molto longeva, ultrasecolare e anche millenaria avendo una continua capacitàdi rigenerazione.
Si ritiene che sia stato selezionato in epoca remota nella regione dell'attuale Siria, dall'oleastro (Olea europaea ssp. oleaster). Ha subito una grande diffusione in tutto il bacino del mediterraneo: si conoscono numerose forme locali e molte varietà coltivate sia da olio che da mensa.
Il legno è duro e molto pregiato, utilizzato per la fabbricazione di vari utensili.
L'albero di olivo ha un elevato valore simbolico: in epoca precristiana era sacro a Minerva. Viene poi citato nella Bibbia e nel nuovo testamento dove diventa simbolo di pace.
- ANNOTAZIONI Esemplare famoso per produzioni superiori alle 20 quarte di olive (1quarta=12Kg).
- LATITUDINE 43°53'43,37''
- LONGITUDINE 7°56'57,08''
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Alberi Monumentali
Giovedì, 03 Luglio 2003 02:00
Leccio
Informazioni aggiuntive
- FAMIGLIA_TYPE
- ALBERO_TYPE Albero singolo
- NOMEALBERO_TYPE Leccio
- NOMEALTERNATIVO Quercus ilex Linneo
- SINONIMOCOMUNE Elce
- COMUNE Genova
- PROVINCIA GENOVA
- LOCALITA Sant'Ilario
- NOTEALTEZZA 18
- NOTEFUSTO 352
- NUM_PIANTE 1
-
SCHEDABOTANICA
Il leccio è una quercia sempreverde, alta sino a 25 metri, caratterizzata da tronco tozzo e breve. La corteccia è grigio scura a scaglie piccole. Le foglie, alterne, hanno forma ovale e breve picciolo, sono portate da rametti pubescenti e coriacee ciò che comporta una discreta resistenza all'aridità (sclerofillia). I fiori maschili sono disposti su amenti penduli, mentre i femminili sono in piccole spighe erette racchiuse in un involucro di squame (cupola), che racchiudono a maturità i frutti (ghiande), acheni allungati ed appuntiti.
Si tratta di una specie tipica del climax del piano basale dell'areale mediterraneo, pur spingendosi, in prossimità del confine meridionale (Nord Africa) anche a quote discrete (1400 m). Si trova tuttavia anche in forma cespugliosa in associazione con altre specie sclerofille sempreverdi come il mirto, il corbezzolo, le filliree ecc..
Si tratta di una essenza che nelle fasi giovanili si sviluppa in condizioni di scarsa luminosità (sciafilia), diventando progressivamente eliofila in età adulta. E' una pianta longeva a lento accrescimento che si stima possa raggiungere anche i 1000 anni di età.
Ha un legno duro e massiccio, che però risente dell'aggressione di insetti xilofagi, che scavano gallerie che possono determinare lo schianto improvviso di rami. Utilizzato per realizzare utensili, intarsi, ruote, è un ottimo combustibile anche come carbone.
- LATITUDINE 44°23'05,75"
- LONGITUDINE 9°03'17,73"
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Alberi Monumentali
Giovedì, 03 Luglio 2003 02:00
Pino delle Canarie
Informazioni aggiuntive
- FAMIGLIA_TYPE
- ALBERO_TYPE Albero singolo
- NOMEALBERO_TYPE Pino delle Canarie
- NOMEALTERNATIVO Pinus canariensis Smith
- COMUNE Bordighera
- PROVINCIA IMPERIA
- LOCALITA angolo Via Tumiati - Via Romana
- NOTEETA 170
- NOTEALTEZZA 40
- NOTEFUSTO 390
- NUM_PIANTE 1
-
SCHEDABOTANICA
Conifera che raggiunge i 30 metri di altezza e la circonferenza di 3 metri. Gli aghi sono molto lunghi, superano i 18 cm di lunghezza e possono arrivare vicino ai 30, sono riuniti in fascetti di tre, su rametti glabri di colore giallo. Gli strobili sono grandi, lunghi tra 15 e 20 centimetri.
La specie è originaria delle isole Canarie, dove cresce su terreni moderatamente asciutti e vegeta sino a 2000 metri di quota. Essendo originaria di un clima di tipo subtropicale, questa specie sopporta male i freddi invernali, quindi in Italia è impiegata solo nelle aree più calde della penisola e nelle isole.
Caratteristica peculiare di questa specie è la sua capacità di emettere polloni dalla base del tronco, cosa estremamente rara nelle conifere.
Il legno non è di grande valore e può essere utilizzato soprattutto per lavori di carpenteria.
Il latino pinus deriva probabilmente dal celtico pin, che significa montagna, roccia; canariensis indica che la specie è originaria delle isole Canarie.
-
ANNOTAZIONI
Le dimensioni di questo pino eccedono quelle massime indicate in letteratura cioè 30 metri di altezza e 300 centimetri di circonferenza. E' stato posto a dimora intorno al 1830 nel giardino di Villa Moreno che rappresentò fonte di ispirazione per il grande pittore impressionista Claude Monet durante il suo soggiorno in riviera del 1884. Il maestro rimase particolarmente colpito dalla luce dei luoghi oltre che dalla vegetazione esotica e per il giardino di Villa Moreno ebbe parole di particolare apprezzamento definendolo "pura magia". Oggi questo splendido giardino non esiste più, essendo stato frazionato in più parti, villa Schiva ne ospita comunque la porzione superstite proprio dove si trova il pino.
- COMEARRIVARE è situato nel giardino di una villa privata all'angolo tra via Romana e via Tumiati. Il giardino non è accessibile al pubblico ma la pianta, di rilevanti dimensioni, è ben visibile dall'esterno.
- LATITUDINE 43°46'52,85"
- LONGITUDINE 7°40'13,22"
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Alberi Monumentali
Giovedì, 03 Luglio 2003 02:00
Glicine
Informazioni aggiuntive
- FAMIGLIA_TYPE
- ALBERO_TYPE Albero singolo
- NOMEALBERO_TYPE Glicine
- NOMEALTERNATIVO Wisteria sinensis Sims Sweet
- SINONIMOSCIENTIFICO Glycine sinensis (Sims) Sweet
- COMUNE Bordighera
- PROVINCIA IMPERIA
- LOCALITA Museo Bicknell
- INDIRIZZO Via romana, 39
- NOTEETA + 100
- NOTEALTEZZA 7,5
- NOTEFUSTO 160
- NUM_PIANTE 1
-
SCHEDABOTANICA
Pianta rampicante che può raggiungere uno sviluppo fino a 20-25 metri. Presenta foglie imparipennate formate da 7-13 foglioline portate da un breve picciolo. I fiori papilionacei, caratteristica tipica della famiglia delle leguminose, sono di colore generalmente violaceo. Alcune varietà hanno colorazione differente. La fioritura avviene in maggio-giugno ed è particolarmente appariscente. Si tratta di una specie ornamentale ampiamente impiegata nei nostri climi nei giardini, dove si trovano esemplari spesso di grande pregio estetico.
Fu chiamata wisteria in onore di Caspar Wistar (1761-1818) professore di anatomia all'Università di Pennsylvania e uno dei primi proprietari di quello che ora è il Vernon Park di Philadelphia (anche se sembra una anomalia è proprio wisteria la dicitura corretta e non wistaria); sinensis fa riferimento alla Cina, area di origine della specie.
Il glicine fu introdotto in Europa nel 1816, come specie di grande pregio ornamentale, soprattutto per pergolati.
Diverse specie del genere wisteria sono utilizzate come ornamentali in Europa e non sono facilmente distinguibili una dall'altra: oltre a W. Sinensis, sono diffuse Wisteria floribunda del Giappone, introdotta nel 1874 e W. formosa, ibrido artificiale tra W. sinensis e W. Floribunda.
-
ANNOTAZIONI
Questo rampicante di oltre 100 anni di età, con la sua fioritura spettacolare ricopre di colore tutta la facciata del museo. L'esemplare ha raggiunto dimensioni notevoli che accentuano il suo valore estetico e scenografico. ll peso conseguente alle dimensioni potrebbe però creare problemi di stabilità alla pianta stessa oltre che alla balaustra a cui il rampicante si appoggia.
- COMEARRIVARE dalla via Romana si seguono le indicazione per il museo Bicknell. Il glicine vegeta sulla facciata principale.
- LATITUDINE 43°46'55,27"
- LONGITUDINE 7°40'04,16"
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Alberi Monumentali
Giovedì, 03 Luglio 2003 02:00
Fico magnolioide
Informazioni aggiuntive
- FAMIGLIA_TYPE
- ALBERO_TYPE Albero singolo
- NOMEALBERO_TYPE Ficus
- NOMEALTERNATIVO Ficus magnolioides Desf. ex Pers.
- SINONIMOSCIENTIFICO Ficus macrophylla Desf.
- COMUNE Bordighera
- PROVINCIA IMPERIA
- LOCALITA Museo Bicknell
- INDIRIZZO Via Romana, 39
- NOTEETA 120
- NOTEALTEZZA 20
- NOTEFUSTO 975
- NUM_PIANTE 1
-
SCHEDABOTANICA
Grande albero sempreverde che nei paesi di origine raggiunge i 50 metri di altezza. Il tronco è corto e massiccio, raramente dritto, più spesso con conformazioni contorte. Corteccia grigio chiaro, piuttosto liscia, con solcature superficiali orizzontali. Le imponenti ramificazioni tendono a formare una chioma estremamente ampia e vistosa. L'apparato radicale è molto esteso e invadente. Negli esemplari più vecchi possono essere presenti radici aeree. Le foglie, provviste di un lungo picciolo, hanno lamina intera, ovato ellittica, coriacea, e sono lunghe sino a 20 centimetri. Le gemme terminali dei rametti sono molto evidenti perché lunghe sino a 10 centimetri. I frutti, quando presenti, sono dei piccoli fichi globosi, sino a 2 centimetri di diametro, di colore purpureo con macchiettature più chiare.
La specie è originaria dell'Australia. Nei paesi di origine anche questa specie veniva utilizzata come produttore di lattice e le foglie venivano date da mangiare al bestiame.
In Europa è coltivato come specie ornamentale solo nelle zone a clima mite, e si è rivelato ben resistente al salmastro e ai forti venti.
Il nome del genere, ficus, deriva dal nome latino della specie dai frutti eduli comune in tutto il bacino del Mediterraneo; l'epiteto specifico macrophylla fa riferimento alle grandi dimensioni delle foglie.
Il genere Ficus annovera un numero notevole di specie (circa 700). Molte di queste sono diffuse nei boschi tropicali e raggiungono spesso dimensioni gigantesche. Alla stessa famiglia appartiene il Gelso (Morus nigra L. e Morus alba L.).
- ANNOTAZIONI Pianta che con l'impressionante sviluppo ha praticamente inghiottito il muro di cinta.
- LATITUDINE 43°46'55,12"
- LONGITUDINE 7°40'02,66"
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Alberi Monumentali
Lunedì, 07 Luglio 2003 02:00
Fico magnolioide
Informazioni aggiuntive
- FAMIGLIA_TYPE
- ALBERO_TYPE Albero singolo
- NOMEALBERO_TYPE Ficus
- NOMEALTERNATIVO Ficus macrophylla Desf.
- SINONIMOSCIENTIFICO Ficus magnolioides Borzì
- COMUNE Bordighera
- PROVINCIA IMPERIA
- LOCALITA Palazzo comunale
- NOTEETA 100
- NOTEALTEZZA 14
- NOTEFUSTO 1180
- NUM_PIANTE 1
-
SCHEDABOTANICA
Grande albero sempreverde che nei paesi di origine raggiunge i 50 metri di altezza. Il tronco è corto e massiccio, raramente dritto, più spesso con conformazioni contorte. Corteccia grigio chiaro, piuttosto liscia, con solcature superficiali orizzontali. Le imponenti ramificazioni tendono a formare una chioma estremamente ampia e vistosa. L'apparato radicale è molto esteso e invadente. Negli esemplari più vecchi possono essere presenti radici aeree. Le foglie, provviste di un lungo picciolo, hanno lamina intera, ovato ellittica, coriacea, e sono lunghe sino a 20 centimetri. Le gemme terminali dei rametti sono molto evidenti perché lunghe sino a 10 centimetri. I frutti, quando presenti, sono dei piccoli fichi globosi, sino a 2 centimetri di diametro, di colore purpureo con macchiettature più chiare.
La specie è originaria dell'Australia. Nei paesi di origine anche questa specie veniva utilizzata come produttore di lattice e le foglie venivano date da mangiare al bestiame.
In Europa è coltivato come specie ornamentale solo nelle zone a clima mite, e si è rivelato ben resistente al salmastro e ai forti venti.
Il nome del genere, ficus, deriva dal nome latino della specie dai frutti eduli comune in tutto il bacino del Mediterraneo; l'epiteto specifico macrophylla fa riferimento alle grandi dimensioni delle foglie.
Il genere Ficus annovera un numero notevole di specie (circa 700). Molte di queste sono diffuse nei boschi tropicali e raggiungono spesso dimensioni gigantesche. Alla stessa famiglia appartiene il Gelso (Morus nigra L. e Morus alba L.).
-
ANNOTAZIONI
Ficus di dimensioni notevoli e dallo sviluppo particolarmente suggestivo. La chioma ha avuto un accrescimento soprattutto sul piano orizzontale con un'ampia e spettacolare ramificazione. Questa pianta, insieme a un'altra della stessa specie, fa da sfondo alla spianata dove periodicamente si svolgono manifestazioni artistiche di vario genere. La bellezza delle pianta viene purtroppo mortificata dalla presenza delle molte auto che vengono parcheggiate nell'area.
-
COMEARRIVARE
nel centro della città, in prossimità della Spianata del Capo, si scende verso il palazzo comunale, a pochi metri si trova il giardinetto dov'è situato l'esemplare.
- LATITUDINE 43°46'45,77"
- LONGITUDINE 7°40'21,30"
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Alberi Monumentali
Lunedì, 07 Luglio 2003 02:00
Fico magnolioide
Informazioni aggiuntive
- FAMIGLIA_TYPE
- ALBERO_TYPE Albero singolo
- NOMEALBERO_TYPE Ficus
- NOMEALTERNATIVO Ficus macrophylla Desf.
- SINONIMOSCIENTIFICO Ficus magnolioides Borzì
- COMUNE Bordighera
- PROVINCIA IMPERIA
- LOCALITA pressi Museo Bicknell
- INDIRIZZO Via Romana, 39
- NOTEETA 100
- NOTEALTEZZA 22
- NOTEFUSTO 1020
- NUM_PIANTE 1
-
SCHEDABOTANICA
Grande albero sempreverde che nei paesi di origine raggiunge i 50 metri di altezza. Il tronco è corto e massiccio, raramente dritto, più spesso con conformazioni contorte. Corteccia grigio chiaro, piuttosto liscia, con solcature superficiali orizzontali. Le imponenti ramificazioni tendono a formare una chioma estremamente ampia e vistosa. L'apparato radicale è molto esteso e invadente. Negli esemplari più vecchi possono essere presenti radici aeree. Le foglie, provviste di un lungo picciolo, hanno lamina intera, ovato ellittica, coriacea, e sono lunghe sino a 20 centimetri. Le gemme terminali dei rametti sono molto evidenti perché lunghe sino a 10 centimetri. I frutti, quando presenti, sono dei piccoli fichi globosi, sino a 2 centimetri di diametro, di colore purpureo con macchiettature più chiare.
La specie è originaria dell'Australia. Nei paesi di origine anche questa specie veniva utilizzata come produttore di lattice e le foglie venivano date da mangiare al bestiame.
In Europa è coltivato come specie ornamentale solo nelle zone a clima mite, e si è rivelato ben resistente al salmastro e ai forti venti.
Il nome del genere, ficus, deriva dal nome latino della specie dai frutti eduli comune in tutto il bacino del Mediterraneo; l'epiteto specifico macrophylla fa riferimento alle grandi dimensioni delle foglie.
Il genere Ficus annovera un numero notevole di specie (circa 700). Molte di queste sono diffuse nei boschi tropicali e raggiungono spesso dimensioni gigantesche. Alla stessa famiglia appartiene il Gelso (Morus nigra L. e Morus alba L.).
- ANNOTAZIONI Pianta con portamento maestoso.
- LATITUDINE 43°46'55,28"
- LONGITUDINE 7°40'02,14"
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Alberi Monumentali
Lunedì, 07 Luglio 2003 02:00
Castagno
Informazioni aggiuntive
- FAMIGLIA_TYPE
- ALBERO_TYPE Albero singolo
- NOMEALBERO_TYPE Castagno
- NOMEALTERNATIVO Castanea sativa Miller
- COMUNE Calizzano
- PROVINCIA SAVONA
- LOCALITA Rio Nero
- NOTEALTEZZA 18,5
- NOTEFUSTO 920
- NUM_PIANTE 1
-
SCHEDABOTANICA
Albero con chioma tondeggiante e tronco robusto dal portamento maestoso, arriva a misurare 25-30 metri di altezza.
La grande longevità (500-800 anni), consente alla specie di raggiungere dimensioni ragguardevoli per il fusto (6-8 metri di diametro). La corteccia, negli esemplari adulti, è fessurata longitudinalmente ed è caratterizzata dal tipico andamento spiralato. Il fogliame, di colore verde lucido, presenta foglie ellittiche lanceolate a margine seghettato. I fiori maschili sono riuniti in amenti eretti lunghi 15 cm, quelli femminili sono racchiusi in un involucro di brattee saldate. A maturazione, in una cupola irta di spine (riccio), si sviluppano 2-3 frutti (castagne).
La specie è diffusa dall'Asia Minore sino all'Africa Nord Occidentale e all'Europa meridionale. In Italia è largamente diffusa, soprattutto nell'orizzonte fitoclimatico del "Castanetum", inferiore rispetto al faggio, dai 2-300 metri ai 1200-1300 metri s.l.m. (sul livello del mare), dove caratterizza il panorama boschivo delle zone rurali a vocazione forestale.
Specie piuttosto esigente dal punto di vista pedologico, è legata a terreni piuttosto freschi e sciolti, non tollera eccessiva umidità o elevato tenore in calcare.
- LATITUDINE 44°13'45,71''
- LONGITUDINE 8°06'50,14''
Pubblicato in
Alberi Monumentali