Mosca dell'olivo

Nel territorio ligure è senza dubbio il patogeno che crea maggiori problemi agli olivicoltori, in quanto danneggia il frutto.

Nel territorio ligure l'insetto compie in genere tre generazioni, anche se non è raro incorrere in una quarta generazione, che può causare danni durante i mesi autunnali, se favorita dalle condizioni meteorologiche, soprattutto da temperature miti. Ogni generazione si sviluppa a partire dall'uovo e a distanza di circa una settimana, a seconda delle condizioni meteorologiche, si susseguono 3 stadi larvali, poi la pupa dalla quale fuoriesce un nuovo individuo creando il caratteristico foro d'uscita. La prima generazione inizia nel mese di luglio, a partire dall'indurimento del nocciolo, fase fenologica sensibile alle punture di ovideposizione delle femmine di mosca.

Informazioni aggiuntive

  • Nome scientifico:

    Bactrocera oleae

  • Specie aggredite: olivo
  • Come si combatte:

    Convenzionalmente la lotta alla mosca si può dividere in due tipologie: la lotta agli adulti (adulticida - preventiva) e la lotta alle larve (larvicida - curativa); in entrambi i casi la lotta viene effettuata con l'utilizzo di prodotti chimici della categoria dei fosforganici (dimetoato o fosmet).
    Nel caso di lotta adulticida vengono utilizzati un'esca proteica che richiama gli adulti e il fitofarmaco che uccide l'adulto, prevenendo l'accoppiamento e quindi la successiva ovideposizione. Il preparato viene spruzzato solo su un lato della pianta, in genere quello esposto a sud. La soglia d'intervento è stabilita intorno a 4-5% di olive con punture fertili o 3 femmine fertili per trappola (necessarie per il monitoraggio dei voli degli adulti).
    Per la lotta larvicida invece il monitoraggio si fa sulle drupe, esaminando circa 1-2 olive a pianta raccolte in modo casuale ed analizzate al microscopio per verificare la presenza di uova o larve. La soglia per l'intervento è del 10-15% di infestazione attiva (somma di uova, larve di prima e seconda età vive).
    Vi sono altri metodi di lotta alla mosca, detti alternativi in quanto utilizzano principi attivi diversi da quelli utilizzati nella lotta convenzionale. E' sempre bene tenere presente che questi metodi hanno dei limiti, ma possono dare buoni risultati. Al momento in Liguria, tra i metodi alternativi, il più utilizzato e sperimentato è il mass-trapping e l'utilizzo di rame. Nell'ultimo biennio sta trovando applicazione tra alcuni olivicoltori anche il caolino.

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