Testa in cassetta o soppressata
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In Liguria la testa in cassetta, nota anche come soppressata, indica un salame confezionato con la lingua, il grasso, le cotiche e la cartilagine della testa del maiale. Insieme al salame e alla mostardella è uno dei prodotti di salumeria regionale più antichi.
L'impasto, composto dalle parti di testa del maiale, è cotto in calderoni e riposto in stampi. Al taglio, la fetta si presenta costituita da diversi colori che vanno dal bianco rosato al rosso. Il profumo e il gusto riprendono l'aroma delle spezie utilizzate, soprattutto alloro e rosmarino. - Zona di produzione: Entroterra genovese e savonese
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Lavorazione:
La testa in cassetta è un salume costituito da varie parti di frattaglie fra le quali anche guanciale, lingua e cotenne. La carne della testa del maiale è fatta bollire con aromi (sale, pepe, alloro, limone) che variano da zona a zona quando è cotta si disossa, si taglia con il coltello e si mette l'impasto in appositi stampi in legno a forma di bauletto: da qui il nome di testa in cassetta. Si lascia così per alcuni giorni e poi si consuma tagliata a fette.
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Curiosità:
Possedere un maiale era un lusso che assicurava cibo sostanzioso: dalla macellazione si ottenevano sanguinacci, salsicce e salami, ma si utilizzava tutto il possibile, come nel caso della testa in cassetta.
Un altro prodotto derivante dalla lavorazione delle carni del maiale e simile alla testa in cassetta è la galantina, definita il prosciutto dei genovesi grazie alla sua composizione pregiata di carni di vitello e di maiale: caratteristica peculiare di questo prodotto è la sua delicatezza nel gusto e la presenza di aromi naturali particolari, come per esempio i pistacchi.