turismo e tempo libero (24)

Tutte le informazioni relative alla caccia e alla gestione fauinistica sono disponibili nella sezione dedicata su www.regione.liguria.it

Assaggiare prodotti biologici, saporiti e genuini, portare i bambini a vedere gli animali, fare una gita in barca insieme ai pescatori, o una vacanza salutare e rilassante in agriturismo o in ittiturismo: tutto questo può offrire il turismo verde in Liguria.

Il grande successo dell'agriturismo ha evidenziato la presenza sempre maggiore di un turismo responsabile che vuole viaggiare nel pieno rispetto dell'ambiente e delle tradizioni locali. L'ittiturismo, chiamato da alcuni "agriturismo del mare",  offre la possibilità di vivere una giornata come un pescatore, mangiando nelle case dei pescatori o a bordo dei pescherecci o pernottando nelle case tipiche dei borghi marinari.

Qui di seguito l'elenco degli operatori ittituristici in formato .pdf.

Mangiare il pesce freschissimo preparato sul momento dagli stessi pescatori, vivere l'ambiente e il paesaggio marino sono valori che stanno assumendo sempre più significato e diventano per i pescatori un'opportunità di crescita economica e professionale. Per questo la Giunta regionale con DGR n.827/2020 ha approvato le "Disposizioni attuative per l'esercizio delle attività di ittiturismo" che offre ospitalità ai turisti nelle case dei pescatori professionisti, con somministrazione e degustazione dei prodotti tipici locali

Per approfondire: è scaricabile al link Esercizio dell'attività ittituristica la documentazione per accompagnare gli operatori verso l'organizzazione di nuove attività di ittiturismo. Attraverso queste "linee guida" si mettono a disposizione informazioni sull'attuale normativa, sulla sicurezza, l’igiene degli ambienti e degli alimenti, gli obblighi fiscali e previdenziali, gli uffici presso i quali recarsi e quale documentazione presentare per avviare queste attività. Si propongono, inoltre, suggerimenti e buone prassi sulle modalità di accoglienza e assistenza del turista.

Affiancare l'accoglienza turistica alla tradizionale coltivazione della terra offre agli agricoltori la possibilità di diversificare e integrare la propria attività.

Sono definite attività agrituristiche quelle esercitate esclusivamente dagli imprenditori agricoli ai sensi dell'art.2135 del Codice civile in connessione con le attività agricole. Tra queste attività sono comprese anche i servizi di ricezione, ospitalità, degustazione di prodotti, fattoria didattica. Per questo motivo essere titolari di un'azienda agricola avviata è un prerequisito per chi voglia aprire un agriturismo, insieme alla disponibilità di immobili idonei.

In Liguria, per regolamentare e sostenere un settore in continua espansione, che comprende le forme di turismo legate alla terra e al mare, il 21 novembre 2007 è stata emanata la L.R. n.37/2007 "Disciplina dell'attività agrituristica, del pescaturismo e ittiturismo".

Sono prodotti biologici quei prodotti per i quali, in tutte le fasi del ciclo produttivo, è escluso l'utilizzo di prodotti chimici (pesticidi e fertilizzanti), ed è previsto esclusivamente l'impiego di tecniche di coltivazione e allevamento rispettose dell'ambiente. I prodotti provenienti dall'agricoltura biologica sono disciplinati dai Regolamenti UE n. 834/2007 e 889/2008 e ss. mm. ii. e sono sottoposti a un rigido sistema di controlli che ne verifica la conformità a specifiche regole produttive.

Sull'etichetta, oltre alla scritta "Da agricoltura biologica" compare il nome dell'organismo di controllo, l'autorizzazione ministeriale e una serie di lettere e cifre che sono la "carta d'identità" del prodotto e del produttore: IT (Italia), la sigla dell'organismo di controllo, il codice dell'azienda, F (prodotto fresco) o T (prodotto trasformato), il codice di autorizzazione). Il prodotto da agricoltura biologica viene identificato dal logo comunitario sotto riportato che certifica i prodotti biologici all'interno dell'UE.

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In Liguria gli operatori biologici sono più di 400, più della metà produttori, per circa 3900 ettari di superficie coltivata. A livello regionale la distribuzione territoriale degli operatori biologici evidenzia una prevalenza in provincia della Spezia con circa 130 operatori (di cui 120 produttori) a fronte delle altre province con circa 90-110 operatori.
Nella provincia spezzina emerge una forte presenza in Val di Vara (solo a Varese Ligure ci sono 60 operatori) che ne ha portato alla definizione, ormai affermata anche a livello nazionale, di Valle del Biologico. In questa zona l'agricoltura biologica, accompagnata da altre azioni di politica ambientale, ha contribuito alla valorizzazione, anche economica del territorio locale. Dal 2014 con DGR n. 379 del 5 aprile 2013 è stato riconosciuto il primo distretto biologico, ai sensi della Legge regionale n. 66/2009, con il nome “Biodistretto Val di Vara-Valle del Biologico” avente ambito territoriale nei comuni di: Varese Ligure, Zignago, Maissana, Carro, Carrodano, Sesta Godano e Rocchetta Vara.

Scopri il Biodistretto Val di Vara - Valle del Biologico al link biodistrettovaldivara.it

Dal punto di vista della tipologia delle produzioni biologiche, in Liguria risultano particolarmente affermate quelle derivanti dall'attività zootecnica (latte, formaggi, carne, miele), dall'olivicoltura, dall'orticoltura e dalla produzione di piante aromatiche.

Una fattoria didattica è un'azienda agrituristica in grado di ospitare e svolgere attività didattiche e divulgative nel campo dell'educazione alimentare, dell'agricoltura e dell'ambiente.

Le attività didattiche che si possono svolgere in una fattoria vanno dalle visite guidate, residenziali e non, a giornate dimostrative durante le quali ci si può prendere cura di un orto, di un oliveto o di un frutteto: le aziende si trasformano in veri e propri laboratori del fare e del gustare. Le visite in azienda possono essere integrate e completate organizzando incontri preliminari in aula.

Nel 2003 la Giunta regionale con DGR n.71/2003 aveva attivato il "Progetto regionale delle fattorie didattiche: saperi e sapori della Liguria" per avvicinare il mondo della scuola alla vita di una fattoria tradizionale. Lo stesso anno con DGR n.1014/2003 del 6 agosto ha poi approvato un protocollo d'intesa con Direzione Scolastica Regionale, Confederazione Italiana Agricoltori, Coldiretti e Confagricoltura per l'attivazione del progetto.

Le fattorie didattiche sono regolamentate dalla dgr n.59/2020 e dalla lr n.37/2007 e devono sottoscrivere la Carta degli impegni e della qualità .

In questa pagina puoi scaricare il libretto delle "Fattorie didattiche della Liguria".

Molti prodotti tipici che la Liguria può vantare sono diventati i veri e propri simboli dell'enogastronomia ligure nel mondo.

La tutela e la promozione dei prodotti tipici della nostra regione è importante sia per l'economia locale sia perché queste produzioni rappresentano una parte della storia dei liguri.
Il Consorzio del pesto genovese, il Consorzio dell'olio extravergine d'oliva e la Cooperativa "A resta" per l'aglio di Vessalico sono associazioni nate proprio con lo scopo di mantenere in vita la tecniche tradizionali di produzione di queste specialità liguri, per non perdere cioé le peculiarità che li rendono inimitabili.

Il pescaturismo è una iniziativa sostenuta dalla Federcoopesca per fare vivere a turisti e appassionati un'avventura in mare al fianco di pescatori professionisti.
Nato come progetto di riconversione ambientale per le aree marine protette è oggi praticato in quasi tutte le regioni costiere italiane.
In Liguria le cooperative che praticano il pescaturismo sono circa una decina localizzate su tutto l'arco costiero.
Il pesca turismo è la maniera migliore per avvicinarsi ai segreti della pesca, condividere una giornata al largo con gente del mestiere su un peschereccio o su un gozzo imparando a usare palamiti, cianciali e reti da posta o assistendo in rigoroso silenzio alla "salpata a mano" delle reti in fibra naturale della tonnarella di Camogli.
Al tempo stesso è il modo più vero per capire realmente come si vive per mare riscoprendo da una diversa prospettiva la costa e i borghi marinari e gustando pesce freschissimo cucinato con ricette tradizionali.

La passione per il mare diventa così turismo responsabile nel pieno rispetto dell'ambiente e delle tradizioni locali. In concomitanza a questo tipo di iniziativa, e per entrare meglio nella cultura dei luoghi, si sta diffondendo anche l'ittiturismo (www.ittiturismo.it), cioè l'abitudine di ospitare i turisti nelle case dei pescatori.

Il pescaturismo è aperto a tutti, con la possibilità di imbarcare anche i minori di quattordici anni se accompagnati da un maggiorenne.
E' praticato da pescatori professionisti muniti di apposite autorizzazioni rilasciate dalle Capitanerie di Porto. Il turista può contattare i comandanti delle motobarche attraverso le associazioni di categoria o direttamente nei porticcioli e stabilire con loro le modalità dell'escursione. Può essere svolto durante tutto l'anno naturalmente con condizioni meteomarine favorevoli, ossia con mare inferiore a forza due. Le attività sono previste anche nelle ore notturne per consentire la partecipazione a quei particolari tipi di pesca che avvengono tradizionalmente dal tramonto all'alba, come ad esempio la pesca al totano con la luce ad acetilene o quella del calamaro, pagello, occhiata, bopa, con le lenze.
Per ulteriori informazioni puoi visitare i siti di Lega pesca (www.legapesca.it) e AGCI pesca (www.agcipesca.it).

Per escursioni in Liguria:

  • Provincia di Genova
    • Cooperativa Pescatori Nervi, Via Caboto 21r, 16167 Genova- Telefax: 010 323933
    • Cooperativa Pescatori Camogli, Via della Repubblica 140, 16032 Camogli- Tel 0185.772600 Fax 0185.772691
    • Cooperativa Lavoratori piccola Pesca di Chiavari, Via Lungomolo di Levante Box 48 16043 Chiavari-Tel: 333.28.67.982
    • Cooperativa Pescatori Sestresi, Viale Rimembranza, 16039 Sestri Levante- Tel: 0185.479112
    • Pescatori Portofino Piccola Società Cooperativa, Salita S. Giorgio 6, 16034 Portofino- Cell.: 335.54.28.344 Tel: 0185.269231
    • Cooperativa Pescatori Boccadasse, via Aurora 7R, 16146 Genova, tel: 010.8568866
  • Provincia di Imperia
    • Cooperativa Pescatori Imperia, Via Amendola 43/5, 18100 Imperia- Tel: 0183.273621; Tel: 0183.290940 fax: 0183.290940

    • Cooperativa Imperia Pesca, Via A. Doria n. 44, 18100 Imperia- Tel: 0183.29.59.69; Tel: 0183.290940 fax: 0183.290940
  • Provincia di La Spezia
    • Piccola Società Coop. Pescatori 5 Terre, Via Telemaco Signori 118, 19017 Riomaggiore- Cell: 335.13.31.595; Tel: 0183.29.09.40 fax: 0183.29.09.40
  • Provincia di Savona
    • Piccola Soc. Coop. Il Gagollo, Piazza Giulio II 4/12, 17100 Savona- Cell: 348.26.05.503; Tel.: 019.8401020 fax. 019.805753

    • Cooperativa San Filippo, Via degli Orti 63, 17031 Albenga- Tel.: 0182.51959 fax: 0182.51959; Tel.: 0182.55.96.07 fax: 0182.55.96.07

Per approfondire: è scaricabile in formato .pdf un manuale per accompagnare gli operatori verso l'organizzazione di nuove attività di ittiturismo e pescaturismo. Attraverso queste "linee guida" si mettono a disposizione informazioni sull'attuale normativa, sulla sicurezza, l’igiene degli ambienti e degli alimenti, gli obblighi fiscali e previdenziali, gli uffici presso i quali recarsi e quale documentazione presentare per avviare queste attività. Si propongono, inoltre, suggerimenti e buone prassi sulle modalità di accoglienza e assistenza del turista.

Agricoltura biologica o convenzionale, varietà tradizionali o organismi geneticamente modificati, prodotti tipici o industriali? La qualità dei cibi che mangiamo suscita un sempre più crescente interesse.

Fare chiarezza su questi argomenti è uno degli scopi dell'educazione alimentare che interessa vari settori istituzionali e privati.
L'agricoltura è direttamente coinvolta nella divulgazione di informazioni in quanto fornitrice delle materie prime utilizzate nella dieta alimentare. L'attenzione è rivolta soprattutto ai giovani per avvicinarli al mondo agricolo e a quell'universo di conoscenze, tradizioni e sapori che soprattutto nelle grandi città si rischia di perdere.

Da anni la Regione Liguria s'impegna in iniziative per promuovere una sempre maggiore consapevolezza alimentare, attraverso azioni programmate che coinvolgono il mondo della scuola.
Per raggiungere obiettivi come la diffusione di comportamenti nutrizionali corretti e consapevoli, la valorizzazione delle produzioni tipiche e di qualità è fondamentale, infatti, il coinvolgimento e la partecipazione attiva di bambini e ragazzi.
In questa ottica, la Regione Liguria si rivolge agli insegnanti per promuovere e sviluppare insieme questi propositi e divulgarne i valori: il rispetto per la natura, per il lavoro dell'uomo, per le tradizioni e le identità regionali legate ai prodotti tipici della nostra terra.
Il materiale didattico messo a disposizione in questa sezione è stato realizzato per avvicinare i docenti alle iniziative regionali e per facilitarne il lavoro, nella speranza che possa essere utile ed apprezzato.

Il materiale ludico-didattico del progetto Una montagna di buone Regioni può essere scaricato e stampato in formato .pdf è composto da: un quaderno per i bambini (venti pagine più due pagine di copertina, un gioco per la classe da stampare in sezioni per ottenere una plancia gioco di cm.50x70 più una pagina di domande e risposte.

 

Varese Ligure è, dopo Genova, il comune più esteso della Liguria. Si trova nel cuore dell'alta Val di Vara, al centro di un vasto territorio immerso nel verde.
Le risorse naturali di questo comprensorio, uno dei polmoni verdi della Liguria, sono state valorizzate negli ultimi anni da politiche del territorio e dell'ambiente all'avanguardia: il Comune di Varese Ligure ha investito molte risorse per il rifacimento di acquedotti, fognature, parcheggi, illuminazione pubblica, depuratori, e si è impegnato a destinare almeno il 10% delle risorse a favore dell'ambiente. Ciò ha permesso al comune di fregiarsi, primo in Europa, della certificazione ambientale Iso 140001: un riconoscimento importante che ha fatto in breve tempo di Varese Ligure un esempio da imitare per la gestione eco-sostenibile dell'entroterra. Varese Ligure è dunque, secondo l'unione europea, il primo comune che può garantire ad abitanti e turisti assenza di inquinamento atmosferico, acustico ed elettromagnetico, controllo efficace e senza ricadute ambientali di rilievo del ciclo dei rifiuti, del trattamento delle acque; a questi vantaggi si aggiungono trasporti, servizi ai cittadini e alle imprese a basso impatto ambientale, ferrea tutela del paesaggio.

All'ISO 140001 è seguita anche la registrazione EMAS da parte del Comitato Ecolabel-Ecoaudit che hanno accertato significativi processi di efficienza ambientale, hanno verificato l'assenza di agenti inquinanti (ossido di carbonio, inquinamento acustico ed elettromagnetico), hanno garantito la qualità dei servizi urbani (gestione dei rifiuti, trattamento delle acque, servizi alle imprese, trasporti, tutela del paesaggio) ed hanno riconosciuto la valenza turistica del territorio.

La valle del biologico (ormai l'alta valle del Vara è nota con questo nome) è da sempre uno dei centri agricoli più produttivi della Liguria: le pratiche agricole hanno qui tradizioni antichissime e si avvantaggiano della vicinanza e delle facili comunicazioni con l'Emilia e la zona padana attraverso i passi del Bocco e di Cento Croci. Alla cultura contadina è dedicato un interessante museo in località Cassego.

Sono più di cinquanta le imprese agricole e zootecniche nate come biologiche o convertite al biologico, anch'esse sottoposte con successo a procedura di certificazione. Nelle coltivazioni non si fa uso di antiparassitari chimici, e negli allevamenti gli animali hanno a disposizione ampie superfici all'aperto, vengono nutriti con mangimi prodotti sul posto o selezionati e vengono curati con rimedi omeopatici, per ridurre al minimo la possibilità di far passare sostanze chimiche nella carne, nelle uova o nel latte.

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