Vino Rossese di Dolceacqua
o Dolceacqua
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Vino rosso asciutto. Colore rosso rubino intenso con lievi riflessi violacei da giovane, si fa rosso rubino con tonalità granata sui 3 - 4 anni. Se troppo affinato o vecchio tende al granato scarico con orlo giallognolo; odore vinoso ma fruttato e fragrante da giovane, si fa ampio, persistente, con sentori delicati di fragola di bosco e di rosa lievemente appassita. Quando è all'apice diventa etereo, con lievi sentori di resine boschive e di piante aromatiche; sapore asciutto con lievissima vena tannica da giovane, si fa morbido, sapido, leggermente caldo, continuo, vellutato con piacevole e tipico fondo amarognolo, quando è giustamente affinato. Da vecchio si fa sottile, magro, piatto con netto fondo amarognolo. Alcolicità: 12 - 14%; acidità totale: 4,5 - 6 per mille.
- Zona di produzione: Val Nervia e provincia di Imperia
- Lavorazione: Viene prodotto con le uve del vitigno omonimo, chiamato anche Rossese di Ventimiglia, per il 95%, mentre per il restante 5% possono concorrere uve rosse non aromatiche.
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Curiosità:
Abbinamenti gastronomici
Vino rosso asciutto adatto ad accompagnare portate di buon impegno come il coniglio alle erbette, lo stufato di capra con fagioli, piccione ripieno, tordi al ginepro, formaggette dell'alta val Nervia, anatra al vino rosso, capretto in umido e altri piatti della cucina italiana ed estera.
Come servirlo e conservarlo
Viene servito ad una temperatura di 18°C, in bicchieri a calice leggermente panciuti con stelo medio.
Dà il meglio di sé nel periodo che va da 1 a 3 anni.
L'invecchiamento è previsto solo per il Dolceacqua Superiore che, obbligatoriamente, non può essere immesso sul mercato prima del 1° novembre dell'anno successivo a quello della vendemmia.
Deve essere conservato in posizione coricata, negli scomparti dei vini rossi della cantina ad una temperatura costante tra i 10° e i 14°C.