Ingredienti: borragine e bietole (meglio se si ha a disposizione il misto di erbette selvatiche che costituisce il cosiddetto prebuggion) in tutto g 600, farina g 400; quagliata (prescinseua) g 150, due uova, formaggio parmigiano, vino bianco, sale.
Preparazione: prendere le verdure e fare bollire 5 minuti, quindi premerle affinché diano tutta l'acqua passarle in padella con olio e cipolla e gusti. Preparare un composto formato dal tritato delle erbette, dalla quagliata, dal formaggio grana, dalle uova e dal sale.
Preparare e quindi tirare una sfoglia larga e sottile costituita da farina e vino bianco, dalla quale si ricavano dei quadrati di circa 15 cm di lato, entro i quali sarà posta una nocciola di composto.
Si avvolgerà poi la pasta a formare un fagottino, fermandolo nel punto di unione dei lembi con una lieve pressione delle dita. Quando sono abbastanza asciutti, gettare i ravioli a poco per volta in acqua bollente, osservando però che non sia troppo salata. Si suole condirli con la classica salsa di noci.
La lavorazione del raviolo è eseguita artigianalmente, il mercato di sbocco è locale o regionale, ed è possibile degustarli in trattorie e agriturismi.