E' stato realizzato un primo aggiornamento della Carta inventario regionale dei percorsi escursionistici. Il provvedimento riguarda due aspetti: approvazione e aggiornamento della Carta.
L'approvazione della prima stesura della Carta Inventario dei percorsi escursionistici della Liguria (Allegato A) è avvenuta a seguito dell'esame delle osservazioni pervenute (Allegato A1) in merito al documento adottato con DGR 1553/2014.
I percorsi in via di approvazione sono 472 per un totale di 3.065,328 km. Di conseguenza, a seguito dell'istruttoria delle domande d'iscrizione pervenute dopo l'adozione della prima stesura della Carta, sono stati adottati 47 nuovi percorsi (Allegato A2), con la stessa procedura dei percorsi inseriti nella prima stesura (adozione-osservazioni-approvazione).
Alcuni percorsi (Allegato B), sono quelli acquisiti nella banca dati territoriale informatica (GIS) regionale ma non approvati a causa della mancanza della documentazione che ne formalizza la presa per la manutenzione e il monitoraggio da parte del soggetto proponente (ad esempio la Città metropolitana di Genova). Nei prossimi mesi si lavorerà anche a trovare soggetti che si assumano tale incarico.
Tutta la documentazione è pubblicata sul sito Ambiente in Liguria nella pagina Natura/Rete escursionistica della Liguria e sul Geoportale: gli interessati hanno 60 giorni di tempo (a partire dalla pubblicazione sul BURL della delibera) per formulare osservazioni in merito ai percorsi di nuova acquisizione (Allegato A2).
Le eventuali osservazioni, opportunamente circostanziate, possono essere inviate con nota in carta semplice a: "Regione Liguria, Settore progetti e programmi per la Tutela e la valorizzazione ambientale", oppure con mail ad uno degli indirizzi seguenti: rel@regione.liguria.it, protocollo@pec.regione.liguria.it.
La Rete consiste nella mappatura dei percorsi escursionistici del nostro entroterra e non solo, gestiti da Comuni, Associazioni, Enti parco, Club alpini e Province.
L'obiettivo - spiega l'assessore all'Agricoltura, Sviluppo dell'entroterra e delle zone rurali, Stefano Mai - è avere un sistema di sentieri fruibile anche in chiave turistica e che quindi possa essere promosso e valorizzato attraverso mirate strategie di marketing territoriale legate allo sport all'aria aperta, alla scoperta di percorsi tra mare e monti che potrebbero fungere da volano anche per i piccoli centri e per le vallate, dando impulso ad attività come agricoltura e allevamento, collegate alla filiera dell'agroalimentare.