La Liguria ha ereditato dalla sua storia un'estesissima rete di sentieri che hanno assolto funzioni di comunicazione essenziali nelle epoche passate svolgendo anche un ruolo determinante nella strutturazione del paesaggio, in particolare dei territori collinari e montani. Venute meno le ragioni economiche e sociali che hanno portato alla formazione e al mantenimento di mulattiere (vie del sale) e percorsi pedonali, questo patrimonio è stato in larga parte abbandonato.
Con l'avvento delle strade carrozzabili e dei mezzi a motore ciò che resta della rete viaria pedonale ha modificato radicalmente la sua funzione, risultando circoscritta ad un ambito sportivo e ricreativo.
Una rete escursionistica efficiente e in grado di soddisfare il visitatore è, prima di tutto, "ben tenuta", ben segnalata e facilmente fruibile. Occorre anche intervenire in maniera sistematica ed efficiente sulle strutture della rete (muretti a secco, scarpate, opere di regimazione delle acque superficiali e sistemazione del fondo), perché l'infrastruttura sentiero, prima ancora che asse di penetrazione per il monitoraggio del territorio e per la prevenzione dagli incendi boschivi, è essa stessa opera di mitigazione dell'impatto al suolo degli eventi piovosi.
Dopo l'approvazione delle "Linee guida per la formazione della Carta inventario" (2010) e delle "Linee guida per la segnalazione dei percorsi escursionistici" (2011), nella seduta di venerdì 12 dicembre, la Giunta regionale ha approvato il provvedimento di "adozione della Carta inventario dei percorsi escursionistici della Liguria".
Tutta la documentazione, comprese le tracce (percorsi) e gli elementi puntuali (servizi e punti di interesse) è pubblicata sui portali web e sul portale cartografico della Regione per consentire, entro 60 giorni, la formulazione di eventuali osservazioni.
Ai sensi dell'articolo 10 della legge regionale 24/09, l'iscrizione dei percorsi escursionistici alla Carta inventario è condicio sine qua non per l'accesso ai contributi o fondi regionali, anche a titolo di cofinanziamento per interventi da effettuarsi su percorsi escursionistici e con specifiche finalità legate alla pratica dell'escursionismo. Inoltre, con l'approvazione della Carta inventario, è prevista l'interdizione al transito ai mezzi motorizzati sui percorsi in essa contenuti, esclusivamente nei tratti costituiti da mulattiere, sentieri e altre infrastrutture forestali a carattere permanente.
La carta, alla sua prima stesura (sono previste integrazioni ed aggiornamenti), interessa 525 percorsi per uno sviluppo complessivo di 3.420 km così articolati nelle province: Imperia 505 km - 25 percorsi, Savona 657 km - 61 percorsi, Genova 1.459 km - 277 percorsi, La Spezia 797 km - 162 percorsi.
Alla formazione della Carta inventario dei percorsi escursionistici della Liguria hanno collaborato le Province, gli Enti Parco regionali e nazionale e l'Associazione Alta Via dei Monti Liguri con proposte formulate avvalendosi principalmente dalla viabilità minore di proprietà pubblica, quasi sempre comunale, o comunque di uso pubblico, come le strade vicinali per i quali sia in atto, senza contestazioni possibili, un tale uso. All'approvazione della Carta è prevista una generale dichiarazione di pubblico interesse delle strutture facenti parte della Rete, che consentirà, in particolare, di perseguire efficacemente la chiusura abusiva di percorsi pubblici.
Assieme alle tracce dei percorsi, rilevate tutte con strumenti GPS e standard prestabiliti, sono state acquisite informazioni su: carrabilità, tipologia della sede viaria, tipologia del fondo, necessità di manutenzione, descrizione delle eventuali criticità presenti, accuratezza del rilievo GPS e molto altro ancora. Le tracce dei percorsi, in attesa di un trasferimento su un "portale outdoor" dedicato (dove saranno anche scaricabili in diversi formati) sono consultabili sul portale cartografico della Regione.
Approfondisci sul sito www.ambienteinliguria.it nella pagina dedicata alla Rete escusionistica ligure.