Pino domestico (Pinus pinea Linneo) - 01-D600
Pianta dal portamento eretto, con ramificazione rivolta verso l'alto nella parte sommitale del fusto, con la tipica chioma ad ombrello. Raggiunge e, in certi esemplari, supera i 30 metri di altezza. Come tutte le conifere ha foglie aghiformi raggruppate a fascetti di due, lunghe 10-20 centimetri, verde scuro.
Gli organi riproduttivi maschili (microsporofilli) sono amenti giallognoli raggruppati presso l'apice dei rametti, anche gli organi femminili, che daranno origine agli strobili (le pigne), sono amenti globosi e verde-giallognoli. Le pigne sono globose e grandi, maturano in tre anni, all'interno sono contenuti i semi (pinoli). La corteccia è costituita da grandi placche allungate di colore rossiccio.
Vegeta su tutti i suoli, con predilezione per quelli più asciutti e poco argillosi. E' una specie eliofila, e xerofila, ama cioè una buona insolazione e clima asciutto. Attualmente molti pini domestici mostrano un evidente stato di deperienza a causa della aggressione di inquinanti quali detersivi e saponi presenti in mare, che con la loro azione "sgrassante" sciolgono le cere protettive presenti sugli aghi, agevolando la disidratazione.
Il legno non è di particolare pregio.
Essa viene impiegata soprattutto per la produzione di pinoli e per la resina (trementina), usata ad esempio nei solventi per vernici, ma anche in fitoterapia nelle affezioni respiratorie.
Gli organi riproduttivi maschili (microsporofilli) sono amenti giallognoli raggruppati presso l'apice dei rametti, anche gli organi femminili, che daranno origine agli strobili (le pigne), sono amenti globosi e verde-giallognoli. Le pigne sono globose e grandi, maturano in tre anni, all'interno sono contenuti i semi (pinoli). La corteccia è costituita da grandi placche allungate di colore rossiccio.
Vegeta su tutti i suoli, con predilezione per quelli più asciutti e poco argillosi. E' una specie eliofila, e xerofila, ama cioè una buona insolazione e clima asciutto. Attualmente molti pini domestici mostrano un evidente stato di deperienza a causa della aggressione di inquinanti quali detersivi e saponi presenti in mare, che con la loro azione "sgrassante" sciolgono le cere protettive presenti sugli aghi, agevolando la disidratazione.
Il legno non è di particolare pregio.
Essa viene impiegata soprattutto per la produzione di pinoli e per la resina (trementina), usata ad esempio nei solventi per vernici, ma anche in fitoterapia nelle affezioni respiratorie.
- Tipologia: Albero singolo
- Sinonimo nome comune: Pino da pinoli
- Comune: Finale Ligure
- Provincia: SAVONA
- Località: Valle Aquila
- Età presunta: 200 anni
- Altezza: 24 metri
- Diametro del fusto: 475 cm.
- Numero piante: 1
-
Annotazioni:
Questo pino si erge maestoso sovrastando, con le notevoli dimensioni, la vegetazione circostante. Presenta una bellissima ed ampia chioma ad ombrello.
L'albero è inserito in un territorio ricco di monumenti di varie epoche fra cui Castel Gavone, la strada romana via Julia Augusta, la pittoresca chiesa dei Cinque Campanili. Secondo la leggenda popolare la pianta fu muto testimone al passaggio e all'accampamento delle truppe napoleoniche, che transitarono nella vallata nell'anno 1796. - Come arrivare: Dal centro di Finale Ligure (Borgo) si segue via Fiume fino alla piazzetta, a piedi si oltrepassa il ponte sul torrente Aquila, per poi prendere a sinistra via Ripa. In fondo si imbocca il sentiero che sale sulla destra e si arriva, dopo 100 metri, alla pianta.
- Latitudine: 44°11'02,54"
- Longitudine: 8°19'18,88"