Il particolare ambiente nel quale questi agrumi vivono conferiscono al limone di Monterosso delle particolari proprietà, come la fragranza, il profumo ed un affinamento dell’aroma e del gusto. Particolare ed unico è anche il gusto di questo frutto, che lo rende gradevole anche da assaporare direttamente, come se fosse un'arancia, caratterizzato da un sapore dolce-acido che lo rende molto dissetante.
Il limone è una specie rifiorente, i fiori e i boccioli sbocciano a fine inverno e a fine estate.
Il frutto è abbastanza grande, di forma ellittica irregolare allungata, con apice mammellato, la buccia è ruvida e ricca di oli essenziali; la parte interna è composta da una massa spugnosa e bianca, abbastanza spessa, detta albedo. La polpa, che si presenta gialla e succosa, contiene i semi.
L’irrigazione e le pratiche agricole vengono effettuate manualmente, la potatura deve favorire il perfetto equilibrio di sviluppo della pianta mantenendo un buon soleggiamento e areazione dell’albero. Una pianta di limoni può produrre dai 200 ai 600 frutti all’anno e la raccolta avviene più volte durante l’anno, rigorosamente a mano.
I limoni di Monterosso si consumano prevalentemente freschi, per spremute o in cucina per la preparazione di piatti dolci e salati, per la produzione di liquori utilizzando tutte le parti del frutto.
Nella tradizione culinaria locale si utilizzavano anche le foglie, che sprigionano il loro aroma in cottura: venivano infatti utilizzate come la moderna carta da forno per rivestire i testi/teglie nell’elaborazione di dolci come il castagnaccio.