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Nocciolo

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  • Le varietà (cultivar) utilizzate negli impianti sono quelle rappresentative per le due zone a maggiore vocazione e che quindi caratterizzano il territorio.
    In particolare nella val Fontanabuona troviamo cultivar come la Del Rosso e la Dall'orto (più sensibile alla siccità e quindi più delicata) mentre in valle Sturla la cultivar più frequente è la Tapparona.
    Le diverse varietà si distinguono soprattutto per la forma del frutto: mentre la Del Rosso e la Dall'orto hanno forma tondeggiante e, inoltre, quest'ultima ha guscio sottile, la Tapparona è più allungata e appiattita.
    Si riportano le descrizioni delle cultivar più rappresentative della Fontanabuona e della valle Sturla.
    Le prime tre varietà di nocciole descritte costituivano, insieme ad altre minori, quello che commercialmente era conosciuto come misto Chiavari. In particolare nella miscela corilicola vi era il 55% di Dall'Orto, il 17% di Del Rosso, 16% di Tapparona e il 12% di minori, quali Bianchetta, Longhera, Sarveghetta ecc.

    Nocciolo Dall'Orto
    Alberi cespugliosi, molto polloniferi, di medio vigore; a rapido sviluppo, branche assurgenti, corteccia liscia grigiastra.
    Peso medio delle nocciole in guscio e sgusciate, abbastanza elevato; forma intermedia tra la rotonda e l'allungata, resa alla sgusciatura intermedia. Staccabilità di perisperma basso; resistenza all'irrancidimento, buona; basso contenuto in grassi; contenuto in acidi grassi insaturi elevato.

    Nocciolo Del Rosso
    Cultivar di origine locale coltivata prevalentemente in val Fontanabuona.
    Alberi cespugliosi, poco polloniferi; scarsamente vigorosi; a rapido sviluppo. Chioma espansa, branche inclinate, corteccia liscia grigio-marrone.
    Peso medio delle nocciole in guscio e sgusciate, basso; forma rotonda, resa alla sgusciatura intermedia.
    Staccabilità di perisperma buona; resistenza all'irrancidimento, buona; basso contenuto in grassi; contenuto in acidi grassi insaturi basso.

    Nocciolo Tapparona
    Cultivar di origine locale coltivata prevalentemente nella parte nord orientale della valle Sturla (val Carnella).
    Alberi cespugliosi, molto polloniferi e vigorosi; a rapido sviluppo.
    Chioma espansa, branche patenti; corteccia liscia marrone-grigiastra. Pianta vigorosa e di produzione costante.
    Peso medio delle nocciole in guscio e sgusciate, elevato; forma allungata, resa alla sgusciatura buona. Staccabilità di perisperma bassa; resistenza all'irrancidimento, bassissima; intermedio contenuto in grassi; contenuto in acidi grassi insaturi elevato.

    Nocciolo Bianchetta
    Cultivar diffusa un po' ovunque.
    Fornisce nocciole tendenzialmente allungate, pregiate per il gusto e l'aroma.

    Nocciolo Menoia
    Cultivar rustica e produttiva. Forma rotondeggiante. Guscio di colore piuttosto scuro.
    Ha un discreto valore commerciale. Veniva apprezzata dall'industria dolciaria ed era commercializzata, insieme alle altre cultivar locali, sotto la denominazione misto Chiavari.

    Nocciolo Longhera
    Cultivar di origine locale, coltivata in val Fontanabuona. Produttività buona; gusto discreto. Caratteri morfologici e merceologici discreti.

    Nocciolo Savreghetta (Selvatichetta)
    Cultivar di sviluppo limitato e di aspetto piuttosto selvatico, con frutti tondeggianti e gustosi. Produttiva. Resistente alla siccità. Molto adatta anche come impollinatore.

    Nocciolo Ronchetta, Nocciolo Noscella, Nocciolo Codina, Nocciolo Trietta
    Presenti nell'entroterra Chiavarese (levante genovese), sono selezioni locali, di importanza colturale e commerciale limitata.

  • Zona di produzione: Valle Sturla, val Graveglia, val Fontanabuona

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