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Cerambicide asiatico

Il cerambicide asiatico è un coleottero caratterizzato dalla presenza di lunghe antenne. È originario dei paesi asiatici (Cina, Corea, Giappone, Taiwan). Si nutre di numerose specie arboree e arbustive: acero, carpino, betulla, faggio, platano, rosa, melo, pero, nocciolo e molte altre. I soggetti adulti sono neri con numerose macchie bianche sulle elitre: il maschio raggiunge i 2,5 cm, la femmina i 3,5 cm. Le lunghe antenne (3-7 cm) sono di colore nero alternato al bianco. Sono buoni volatori. L'Anoplophora chinensis compie una generazione in uno o due anni. In Lombardia dove è stato trovato per la prima volta in Italia, gli adulti compaiono tra la fine di giugno e la fine di agosto e si nutrono di corteccia e di germogli delle piante ospiti. Ogni femmina può deporre da 30 a 70 uova: incide con la mandibola la corteccia e inserisce un uovo per volta nel legno alla base dei tronchi o sulle radici affioranti delle piante. Le larve appena nate scavano subito nel legno gallerie di alimentazione inizialmente superficiali, poi sempre più profonde. Queste gallerie indeboliscono fortemente le piante con il rischio di cadute improvvise. I fori di sfarfallamento degli adulti, perfettamente circolari di circa 2 cm di diametro, visibili alla base delle piante, possono costituire la via di ingresso per altri patogeni.

Informazioni aggiuntive

  • Nome scientifico:

    Anoplophora chinensis

  • Specie aggredite: polifago
  • Come si combatte:

    la lotta contro questo parassita è difficile: la sua presenza diventa evidente solo dopo la comparsa degli adulti, le larve ben protette all'interno del legno sono difficilmente raggiungibili dai prodotti chimici, le possibilità di controllo naturali sono limitate; inoltre l'insetto può svilupparsi su un gran numero di latifoglie. Il decreto di lotta obbligatoria del 9 novembre 2007 prevede divieti di importazione, disposizioni per le aziende vivaistiche e misure fitosanitarie nelle zone individuate

  • Presenza sul territorio:

    Il parassita non è stato ancora segnalato in Liguria

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