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E' stato segnalato da qualche anno in Spagna e di recente anche in Sicilia, Campania, Puglia, Toscana e Liguria. Stando agli studi scientifici, una pianta colpita dal pericoloso coleottero è inevitabilmente compromessa.

Le femmine depongono le uova sui piccioli delle foglie taglate o sullo stipite. Le voraci larve che ne fuoriescono si cibano dei tessuti vivi mentre scavano gallerie nell'ospite e una volta prossime ad impuparsi possono superare i 5 cm di lunghezza. Le palme attaccate emettono un essudato dai fori di penetrazione delle larve, le foglie si piegano e l'intera pianta inizia a collassare. Solo una volta che la pianta muore gli adulti delle generazioni successive si spostano in cerca di un altro esemplare da attaccare, infatti l'intero ciclo biologico del parassita si svolge all'interno della palma ospite.

Nome scientifico del fitopatogeno: Ceratocystis platani
Specie ospiti: Platanus sp.

Il cancro colorato del platano è una malattia originaria del Nord America, causata da Ceratocystis platani (Walter) Engelbrecht & Harrington (ex Ceratocystis fimbriata f. sp. platani C. May & J.G. Palmer) un fungo ascomicete che rappresenta la più grave avversità per tutte le specie di platano.

Ciclo biologico e patogenesi
Questa specie fungina colonizza i tessuti del legno, in particolare i vasi conduttori che trasportano la linfa ascendente, causandone l’occlusione. Le piante malate disseccano progressivamente e infine muoiono.
L’infezione avviene attraverso ferite, anche piccole (causate da insetti, uccelli, piccoli roditori), e può propagarsi poi da una pianta all'altra anche attraverso il contatto fra le radici (anastomosi). Un’altra importante via di dispersione del patogeno è rappresentata dalle operazioni di potatura, eseguite senza disinfettare la strumentazione tra una pianta e l’altra. Infatti, il fungo produce strutture di resistenza, chiamate clamidospore, che possono restare vitali per alcuni anni, sia nel legno che nella segatura prodotta, contribuendo alla diffusione della malattia.

Sintomatologia
Le piante infette da cancro colorato si riconoscono perché manifestano una generale sofferenza e, sul fusto, zone localizzate depresse definite “cancri”. In corrispondenza di quest’ultimi, i rami disseccano e spesso la pianta reagisce producendo ricacci vegetativi alla base. I cancri sul fusto sono di forma allungata e di colore bruno, la corteccia tende a fessurarsi e sotto di essa si può osservare il margine dell'alterazione; solitamente è molto netto e rappresenta il confine tra il tessuto malato (colore scuro) e il tessuto sano (colore chiaro).
Le piante colpite da cancro colorato sono destinate a morire in pochi anni anche perché, ad oggi, non esiste un trattamento per curare l’infezione.

Difesa e disposizioni fitosanitarie
Con l’entrata in vigore del Reg. Ue 2016/2031, Ceratocystis platani è stato classificato come organismo da quarantena rilevante per l’Unione Europea ed il successivo Regolamento di Esecuzione (UE) 2022/1629 del 21 settembre 2022 ha stabilito misure particolari per l’individuazione e la gestione delle aree di contenimento.
Il Settore Fitosanitario, in accordo con la normativa comunitaria e nazionale, ha redatto un Piano di Azione Regionale con il quale sono state stabilite le procedure, le azioni e le misure fitosanitarie da attuare nel territorio di propria competenza per contrastare la diffusione della malattia. Il Settore Fitosanitario Regionale conduce inoltre monitoraggi visivi e analisi biomolecolari al fine di diagnosticare la presenza/assenza dell’organismo nocivo sul territorio e valutare tempestivamente azioni contro la sua diffusione, secondo la normativa vigente.

Presenza sul territorio
Con il decreto del dirigente n.6138 del 18 settembre 2023 viene dato atto del quadro generale della diffusione del cancro colorato del platano in Liguria e sono state approvate le zone di contenimento ai sensi del Regolamento di Esecuzione (UE) 2022/1629.

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