Mercoledì, 02 Luglio 2003 02:00

Ippocastano

Aesculus hippocastanum Linneo

Informazioni aggiuntive

  • FAMIGLIA_TYPE
  • ALBERO_TYPE Albero singolo
  • NOMEALBERO_TYPE Ippocastano
  • NOMEALTERNATIVO Aesculus hippocastanum Linneo
  • SINONIMOCOMUNE Castagno d'India
  • COMUNE Triora
  • PROVINCIA IMPERIA
  • LOCALITA Sant'Agostino
  • INDIRIZZO Chiesa di Sant'Agostino
  • NOTEETA 175
  • NOTEALTEZZA 28
  • NOTEFUSTO 362
  • NUM_PIANTE 1
  • SCHEDABOTANICA Albero dalla chioma tondeggiante alto sino a 20 metri, con fusto dritto. La corteccia si desquama, formando grosse scaglie grigio-rossiccie.
    Le foglie sono caratteristiche formate da sette lobi lanceolati di diversa dimensione, disposti a raggiera all'apice del picciolo. I fiori, unisessuati sono riuniti in pannocchie piramidali. Il frutto è costituito da una capsula subglobosa e spinosa, dapprima verde chiaro poi bruna, che contiene 2-4 semi che ricordano le castagne.
    Si tratta dì una specie originaria dell'Europa sud-orientale, dai Balcani al Caucaso, coltivato ora come pianta ornamentale dall'Europa centrale all'Asia occidentale. Il castagno d'India fu già introdotto in Italia dai romani, ma fu poi dimenticato e reintrodotto a Vienna nel XVI secolo. Aesculus era il nome latino di una specie di quercia con frutti eduli, ma fu applicato da Linneo a questo genere; hippocastanum era invece il nome latino di questa specie, o in riferimento alle cicatrici a forma di ferro di cavallo che le foglie lasciano sul fusto dopo la caduta o forse allusivo all'uso, nei paesi di origine, di somministrare il frutto ai cavalli bolsi.Ha un legno molto tenero, di scarso valore. Malgrado il suo impiego come specie ornamentale, è piuttosto sensibile all'inquinamento atmosferico cittadino.
  • ANNOTAZIONI Seminato nel 1843 è uno dei primi ippocastani arrivati in Valle Argentina.
  • LATITUDINE 43°59'41,52''
  • LONGITUDINE 7°45'47,03''
Pubblicato in Alberi Monumentali
Mercoledì, 02 Luglio 2003 02:00

Ippocastano

Aesculus hippocastanum Linneo

Informazioni aggiuntive

  • FAMIGLIA_TYPE
  • ALBERO_TYPE Albero singolo
  • NOMEALBERO_TYPE Ippocastano
  • NOMEALTERNATIVO Aesculus hippocastanum Linneo
  • SINONIMOCOMUNE Castagno d'India
  • COMUNE Triora
  • PROVINCIA IMPERIA
  • LOCALITA Sant'Agostino
  • INDIRIZZO Chiesa di Sant'Agostino
  • NOTEETA 175
  • NOTEALTEZZA 25
  • NOTEFUSTO 390
  • NUM_PIANTE 1
  • SCHEDABOTANICA Albero dalla chioma tondeggiante alto sino a 20 metri, con fusto dritto. La corteccia si desquama, formando grosse scaglie grigio-rossiccie.
    Le foglie sono caratteristiche formate da sette lobi lanceolati di diversa dimensione, disposti a raggiera all'apice del picciolo. I fiori, unisessuati sono riuniti in pannocchie piramidali. Il frutto è costituito da una capsula subglobosa e spinosa, dapprima verde chiaro poi bruna, che contiene 2-4 semi che ricordano le castagne.
    Si tratta dì una specie originaria dell'Europa sud-orientale, dai Balcani al Caucaso, coltivato ora come pianta ornamentale dall'Europa centrale all'Asia occidentale. Il castagno d'India fu già introdotto in Italia dai romani, ma fu poi dimenticato e reintrodotto a Vienna nel XVI secolo. Aesculus era il nome latino di una specie di quercia con frutti eduli, ma fu applicato da Linneo a questo genere; hippocastanum era invece il nome latino di questa specie, o in riferimento alle cicatrici a forma di ferro di cavallo che le foglie lasciano sul fusto dopo la caduta o forse allusivo all'uso, nei paesi di origine, di somministrare il frutto ai cavalli bolsi.
    Ha un legno molto tenero, di scarso valore. Malgrado il suo impiego come specie ornamentale, è piuttosto sensibile all'inquinamento atmosferico cittadino.
  • ANNOTAZIONI Insieme all'altro esemplare caratterizza l'ingresso della Chiesa di S.Agostino.
  • LATITUDINE 43°59'41,24''
  • LONGITUDINE 7°45'46,67''
Pubblicato in Alberi Monumentali
Mercoledì, 02 Luglio 2003 02:00

Ippocastano

Aesculus hippocastanum Linneo

Informazioni aggiuntive

  • FAMIGLIA_TYPE
  • ALBERO_TYPE Albero singolo
  • NOMEALBERO_TYPE Ippocastano
  • NOMEALTERNATIVO Aesculus hippocastanum Linneo
  • SINONIMOCOMUNE Castagno d'India
  • COMUNE Triora
  • PROVINCIA IMPERIA
  • LOCALITA S.Bernardino
  • INDIRIZZO Chiesa di San Bernardino
  • NOTEETA 175
  • NOTEALTEZZA 20
  • NOTEFUSTO 310
  • NUM_PIANTE 1
  • SCHEDABOTANICA Albero dalla chioma tondeggiante alto sino a 20 metri, con fusto dritto. La corteccia si desquama, formando grosse scaglie grigio-rossiccie.
    Le foglie sono caratteristiche formate da sette lobi lanceolati di diversa dimensione, disposti a raggiera all'apice del picciolo. I fiori, unisessuati sono riuniti in pannocchie piramidali. Il frutto è costituito da una capsula subglobosa e spinosa, dapprima verde chiaro poi bruna, che contiene 2-4 semi che ricordano le castagne.
    Si tratta dì una specie originaria dell'Europa sud-orientale, dai Balcani al Caucaso, coltivato ora come pianta ornamentale dall'Europa centrale all'Asia occidentale. Il castagno d'India fu già introdotto in Italia dai romani, ma fu poi dimenticato e reintrodotto a Vienna nel XVI secolo. Aesculus era il nome latino di una specie di quercia con frutti eduli, ma fu applicato da Linneo a questo genere; hippocastanum era invece il nome latino di questa specie, o in riferimento alle cicatrici a forma di ferro di cavallo che le foglie lasciano sul fusto dopo la caduta o forse allusivo all'uso, nei paesi di origine, di somministrare il frutto ai cavalli bolsi.
    Ha un legno molto tenero, di scarso valore. Malgrado il suo impiego come specie ornamentale, è piuttosto sensibile all'inquinamento atmosferico cittadino.
  • ANNOTAZIONI Ippocastano seminato nel 1843 nelle adiacenze della chiesa romanica di S.Bernardino. Ha raggiunto dimensioni e bellezza tali da essere divenuto parte integrante del paesaggio. Soggetto prediletto dai turisti per le fotografie. Molto suggestive sono quelle che lo rappresentano, a fianco della chiesa, durante il periodo invernale. Quando è ricoperto dalla neve, infatti, sembra far parte di uno sfondo ideale per un racconto di fiabe.
  • COMEARRIVARE risalendo la valle Argentina lungo la strada provinciale n.52 si raggiunge l'abitato di Triora e, dopo una curva, sul lato sinistro inizia uno stradello lastricato in pietra che conduce alla chiesetta di San Bernardino.
  • LATITUDINE 43°59'30,41''
  • LONGITUDINE 7°45'50,46''
Pubblicato in Alberi Monumentali
Mercoledì, 02 Luglio 2003 02:00

Bagolaro

Celtis australis Linneo

Informazioni aggiuntive

  • FAMIGLIA_TYPE
  • ALBERO_TYPE Gruppo
  • NOMEALBERO_TYPE Bagolaro
  • NOMEALTERNATIVO Celtis australis Linneo
  • SINONIMOCOMUNE Spacca sassi
  • COMUNE Pietra Ligure
  • PROVINCIA SAVONA
  • LOCALITA Trabocchetto
  • INDIRIZZO Via della Cornice
  • NOTEALTEZZA 22,0 (med) 22,0 (max)
  • NOTEFUSTO 290 (med) 330 (max)
  • NUM_PIANTE 1
  • SCHEDABOTANICA Albero alto sino a 25 m, dal portamento eretto e tronco dritto. La corteccia è liscia di colore grigio chiaro. Le foglie sono seghettate e con forma ovato-lanceolata, disposte in modo alterno sui rametti. I fiori sono giallastri, disposti in piccoli grappoli. I frutti sono drupe di colore scuro.
    E' una specie spontanea in tutta l'area mediterranea, diffusa dall'Europa meridionale, Africa settentrionale, sino all'Asia occidentale. In Italia si trova soprattutto nelle zone temperate; piuttosto rustico, si adatta anche a terreni aridi e preferisce quelli calcarei; non tollera i geli troppo intensi e prolungati e vegeta bene anche su suoli pietrosi.
    E' diffuso nelle città come specie ornamentale per il rapido accrescimento e la tolleranza all'inquinamento.
    Il legno è duro, diritto e resistente, adatto per bastoni da passeggio e manici. Buono per il carbone. La corteccia si usava per tingere di giallo.
    Celtis è uno degli antichi nomi del loto, usato da Linneo per questo genere in base ad una vaga descrizione di Plinio; australis significa che la specie proviene dalle regioni meridionali dell'Europa.
  • LATITUDINE 44°09'00,17"
  • LONGITUDINE 8°16'54,79"
Pubblicato in Alberi Monumentali
Mercoledì, 02 Luglio 2003 02:00

Acero di monte

Acer pseudoplatanus Linneo

Informazioni aggiuntive

  • FAMIGLIA_TYPE
  • ALBERO_TYPE Albero singolo
  • NOMEALBERO_TYPE Acero di monte
  • NOMEALTERNATIVO Acer pseudoplatanus Linneo
  • COMUNE Triora
  • PROVINCIA IMPERIA
  • LOCALITA Borniga
  • INDIRIZZO Case Abetin
  • NOTEALTEZZA 24
  • NOTEFUSTO 165 + 30 polloni
  • NUM_PIANTE 1
  • SCHEDABOTANICA Il nome pseudoplatanus deriva dalla rassomiglianza delle foglie con quelle del platano.
    L'origine della specie è euroasiatica, distribuita dai Pirenei al Caucaso e alla Persia.
    Specie tipica dei boschi montani, dove arriva anche a 1800 m di altitudine, richiede suoli fertili, freschi e profondi.
    Il legno, bianco-giallognolo, ha un aspetto sericeo e lucido, è facile da lavorare e non si deforma. E' ricercato per la produzione di mobili fini e per impiallacciature, viene impiegato anche per la costruzione di alcune parti dei violini.
  • ANNOTAZIONI Pianta isolata con bella forma legata al pascolo; si tratta di un esemplare con 35 fusti a corona intorno a quello principale la cui circonferenza complessiva misura poco meno di dieci metri.
  • LATITUDINE 44° 1' 42,96''
  • LONGITUDINE 7°41'27,38''
Pubblicato in Alberi Monumentali
Giovedì, 03 Luglio 2003 02:00

Roverella

Quercus pubescens Willd.

Informazioni aggiuntive

  • FAMIGLIA_TYPE
  • ALBERO_TYPE Albero singolo
  • NOMEALBERO_TYPE Roverella
  • NOMEALTERNATIVO Quercus pubescens Willd.
  • COMUNE Borgomaro
  • PROVINCIA IMPERIA
  • LOCALITA Prato della Corte
  • INDIRIZZO Frazione Maro Castello
  • NOTEETA 250
  • NOTEALTEZZA 19
  • NOTEFUSTO 332
  • NUM_PIANTE 1
  • SCHEDABOTANICA Albero dal portamento massiccio, alto fino a 20-25 metri, tronco robusto con ramificazioni basse e chioma ampia. La corteccia è costituita da scaglie evidenti di colore grigio. Le gemme sono caratterizzate da una fitta pubescenza così come le foglie sulla pagina inferiore. I fiori sono unisessuati e portati su amenti densi, i maschili, all'ascella delle foglie, quelli femminili, racchiusi in involucri tormentosi di squame. I frutti sono acheni di forma tozza, globosa con la cupola che ricopre il frutto per un terzo della lunghezza.
    Si tratta di una specie diffusa nell'Europa centro meridionale, in Italia è presente nella fascia prealpina e appenninica, fino al piano basale submediterraneo. Ha una discreta valenza ecologica, riesce cioè ad adattarsi a diverse condizioni climatiche ed edafiche (relative ai suoli), pur prediligendo le stazioni calde ed assolate e terreni calcarei soprattutto nelle regioni settentrionali e in quota.
    I boschi di roverella caratterizzano gran parte del paesaggio italiano. La rusticità della specie e la sua diffusione ne hanno permesso una discreta conservazione malgrado il taglio intensivo cui è stata sottoposta sin da tempi remoti.
    Il legno è adatto soprattutto ad essere utilizzato come combustibile e, soprattutto in passato, veniva usato per la produzione di traverse ferroviarie.
  • ANNOTAZIONI Uno dei due esemplari situati nel prato della Corte, località legata alla storia dei Maro, signori di Maro Castello.
  • LATITUDINE 43°58'14,26''
  • LONGITUDINE 7°56'16,81''
Pubblicato in Alberi Monumentali
Giovedì, 03 Luglio 2003 02:00

Roverella

Quercus pubescens Willd

Informazioni aggiuntive

  • FAMIGLIA_TYPE
  • ALBERO_TYPE Albero singolo
  • NOMEALBERO_TYPE Roverella
  • NOMEALTERNATIVO Quercus pubescens Willd
  • COMUNE Borgomaro
  • PROVINCIA IMPERIA
  • LOCALITA Prato della Corte
  • INDIRIZZO Frazione Maro Castello
  • NOTEETA 250
  • NOTEALTEZZA 19
  • NOTEFUSTO 332
  • NUM_PIANTE 1
  • SCHEDABOTANICA Albero dal portamento massiccio, alto fino a 20-25 metri, tronco robusto con ramificazioni basse e chioma ampia. La corteccia è costituita da scaglie evidenti di colore grigio. Le gemme sono caratterizzate da una fitta pubescenza così come le foglie sulla pagina inferiore. I fiori sono unisessuati e portati su amenti densi, i maschili, all'ascella delle foglie, quelli femminili, racchiusi in involucri tormentosi di squame. I frutti sono acheni di forma tozza, globosa con la cupola che ricopre il frutto per un terzo della lunghezza.
    Si tratta di una specie diffusa nell'Europa centro meridionale, in Italia è presente nella fascia prealpina e appenninica, fino al piano basale submediterraneo. Ha una discreta valenza ecologica, riesce cioè ad adattarsi a diverse condizioni climatiche ed edafiche (relative ai suoli), pur prediligendo le stazioni calde ed assolate e terreni calcarei soprattutto nelle regioni settentrionali e in quota.
    I boschi di roverella caratterizzano gran parte del paesaggio italiano. La rusticità della specie e la sua diffusione ne hanno permesso una discreta conservazione malgrado il taglio intensivo cui è stata sottoposta sin da tempi remoti.
    Il legno è adatto soprattutto ad essere utilizzato come combustibile e, soprattutto in passato, veniva usato per la produzione di traverse ferroviarie.
  • ANNOTAZIONI Uno dei due esemplari situati nel prato della Corte, località legata alla storia dei Maro, signori di Maro Castello.
  • LATITUDINE 43°58'13,00''
  • LONGITUDINE 7°56'16,88''
Pubblicato in Alberi Monumentali
Giovedì, 03 Luglio 2003 02:00

Roverella

Quercus pubescens Willd.

Informazioni aggiuntive

  • FAMIGLIA_TYPE
  • ALBERO_TYPE Albero singolo
  • NOMEALBERO_TYPE Roverella
  • NOMEALTERNATIVO Quercus pubescens Willd.
  • COMUNE Borgomaro
  • PROVINCIA IMPERIA
  • LOCALITA Vallone
  • INDIRIZZO Frazione Conio
  • NOTEETA 350
  • NOTEALTEZZA 30
  • NOTEFUSTO 427
  • NUM_PIANTE 1
  • SCHEDABOTANICA Albero dal portamento massiccio, alto fino a 20-25 metri, tronco robusto con ramificazioni basse e chioma ampia. La corteccia è costituita da scaglie evidenti di colore grigio. Le gemme sono caratterizzate da una fitta pubescenza così come le foglie sulla pagina inferiore. I fiori sono unisessuati e portati su amenti densi, i maschili, all'ascella delle foglie, quelli femminili, racchiusi in involucri tormentosi di squame. I frutti sono acheni di forma tozza, globosa con la cupola che ricopre il frutto per un terzo della lunghezza.
    Si tratta di una specie diffusa nell'Europa centro meridionale, in Italia è presente nella fascia prealpina e appenninica, fino al piano basale submediterraneo. Ha una discreta valenza ecologica, riesce cioè ad adattarsi a diverse condizioni climatiche ed edafiche (relative ai suoli), pur prediligendo le stazioni calde ed assolate e terreni calcarei soprattutto nelle regioni settentrionali e in quota.
    I boschi di roverella caratterizzano gran parte del paesaggio italiano. La rusticità della specie e la sua diffusione ne hanno permesso una discreta conservazione malgrado il taglio intensivo cui è stata sottoposta sin da tempi remoti.
    Il legno è adatto soprattutto ad essere utilizzato come combustibile e, soprattutto in passato, veniva usato per la produzione di traverse ferroviarie.
  • ANNOTAZIONI Conosciuta dalla popolazione come "Ruve du megu", raggiunge un'altezza veramente notevole per la specie. E' un esemplare maestoso che si distingue nettamente dalle altre roverelle che costituiscono il bosco.
  • COMEARRIVARE da Imperia, andando verso l'entroterra, si accede alla pianta per mezzo di una strada interpoderale tra Ville S.Pietro e Conio. E' comunque segnalato da appositi cartelli.
  • LATITUDINE 43°58'35,40"
  • LONGITUDINE 7°54'10,37''
Pubblicato in Alberi Monumentali
Giovedì, 03 Luglio 2003 02:00

Eucalitto

Eucaliptus globulus Labill.

Informazioni aggiuntive

  • FAMIGLIA_TYPE
  • ALBERO_TYPE Albero singolo
  • NOMEALBERO_TYPE Eucalipto
  • NOMEALTERNATIVO Eucaliptus globulus Labill.
  • COMUNE Rapallo
  • PROVINCIA GENOVA
  • INDIRIZZO Villa Tigullio - Parco Comunale L. Casale
  • NOTEALTEZZA 30
  • NOTEFUSTO 530
  • NUM_PIANTE 1
  • LATITUDINE 44°20'46,51''
  • LONGITUDINE 9°14'18,99''
Pubblicato in Alberi Monumentali
Giovedì, 03 Luglio 2003 02:00

Cipresso messicano

Cupressus lusitanica Mill.

Informazioni aggiuntive

  • FAMIGLIA_TYPE
  • ALBERO_TYPE Albero singolo
  • NOMEALBERO_TYPE Cipresso messicano
  • NOMEALTERNATIVO Cupressus lusitanica Mill.
  • SINONIMOCOMUNE Cipresso di Goa
  • SINONIMOSCIENTIFICO Cupressus glauca Lam.
  • COMUNE Ventimiglia
  • PROVINCIA IMPERIA
  • LOCALITA Villa Hanbury
  • INDIRIZZO Pressi casa padronale
  • NOTEETA 132
  • NOTEALTEZZA 17
  • NOTEFUSTO 520
  • NUM_PIANTE 1
  • SCHEDABOTANICA Pianta che può raggiungere i trenta metri di altezza, con chioma piramidale di colore verde e rametti reclinati. La corteccia è fessurata longitudinalmente di colore grigio-rossiccio. Gli strobili immaturi (pigne) sono di un tipico colore glauco. La specie è piuttosto delicata e non tollera basse temperature.
    E' originaria del Messico meridionale e raggiunge i rilievi del Guatemala. In Europa fu probabilmente importata da frati spagnoli.
    In Italia si trova come pianta ornamentale.
    Il termine latino cupressus indica la specie comune in tutto il mediterraneo e deriva forse dal nome greco dell'isola di Cipro, dove il cipresso cresce spontaneo e abbondante; lusitanica è il termine antico per portoghese, probabilmente perché fu noto agli europei tramite commerci con aree sotto il dominio del Portogallo. Anche il nome cipresso di Goa, località sulle coste dell'India, ma sotto il controllo del Portogallo, confermerebbe questa ipotesi.
  • ANNOTAZIONI Dell'origine di questa pianta si hanno notizie certe, infatti si è a conoscenza che fu seminata nel 1869 da Sir Daniel Hanbury nel parco della villa omonima. I primi esemplari di questa specie di cipresso, originario del Messico, furono importati in Europa nel 1863. I semi utilizzati, a loro volta, provengono dalla Francia, in particolare dai giardini Thuret della vicina Antibes.
    Il catalogo dei Giardini Hanbury del 1912 riporta le misure che la pianta presentava a quell'epoca: altezza 16 m, circonferenza 170 cm.
  • COMEARRIVARE percorrendo la via Aurelia da Ventimiglia, in direzione del confine francese, si arriva ai Giardini botanici Hanbury. Il cipresso si trova nelle aiole poste immediatamente a monte della casa padronale.
  • LATITUDINE 43°47'00,57''
  • LONGITUDINE 7°33'18,07''
Pubblicato in Alberi Monumentali
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