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Progetto SylvaMED

Le foreste e i boschi mediterranei coprono 73 milioni di ettari - all'incirca l'8,5% della superficie totale dell'area. Oltre al legname forniscono numerosi prodotti forestali non legnosi (sughero, pinoli, funghi e tartufi, piante aromatiche e medicinali) e servizi preziosi (prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico, tutela delle risorse idriche, bellezza dei panorami e turismo, sequestro del carbonio, miglioramento del microclima), e sono eccezionalmente ricchi in termini di diversità biologica. I prodotti e i servizi forestali non legati al legname generano oltre il 65% del valore economico complessivo dei boschi del Mediterraneo. Eppure la maggior parte di questo valore resta fuori dai mercati tradizionali, e non viene restituito ai proprietari e a chi gestisce il territorio.

I pagamenti per i servizi ambientali (PES) nascono proprio con lo scopo di remunerare questi prodotti e servizi al fine di utilizzare le risorse derivanti per realizzare attività di gestione e valorizzazione del bosco, a beneficio dell'intera comunità.

Con il progetto SYLVAMED, cofinanziato nell'ambito del Programma di cooperazione transnazionale MED e capofilato dal Centro Forestale e Tecnologico della Catalogna, la Regione Liguria ha sviluppato una iniziativa innovativa e dimostrativa, tesa a due principali obiettivi:

  1. analisi dei possibili PES da applicare nella nostra Regione e delle migliori condizioni per poterli applicare a livello locale. Con il coinvolgimento del Consorzio Forestale Valli Stura ed Orba e al costante scambio di esperienze con le altre regioni mediterranee partner del progetto, sono state prodotte linee guida per l'applicazione dei PES in Liguria, indicazioni per la semplificazione normativa volte a potenziare lo sviluppo delle filiere locali legate al bosco. Inoltre, partendo da SylvaMED è stata costituita l' Associazione BOSCOAPPENNINO, una associazione regionale rappresentativa dei proprietari forestali, primo esempio in Liguria e nelle regioni mediterranee italiane
  2. sperimentazione di un possibile meccanismo di questo tipo per una delle più importanti funzioni ambientali delle foreste: la prevenzione dei fenomeni di frana superficiale.

E' stata a tal fine sviluppata una azione dimostrativa sul territorio della Alta Val Polcevera (comuni di Mignanego, Ceranesi e Campomorone), con la realizzazione di
- studi silvicoli e geologici su particolari porzioni di territorio, oggi abbandonate, con la presenza di un notevole rischio idrogeologico, Indagini e ispezioni delle proprietà
- analisi dei costi e benefici della catena di fornitura locale del legno, nonché uno studio su un possibile PES relativo all'uso del legno in aree caratterizzate da situazioni di rischio idrogeologico. In particolare, sono stati stimati i costi e benefici di questa catena di fornitura locale relativa al legname
- attività di comunicazione e governance con gli amministratori pubblici e con i proprietari privati, le aziende forestali e gli operatori, per lavorare insieme e creare una filiera del legno economicamente sostenibile. Anche grazia alla cooperazione del Centro di Educazione Ambientale Val Polcevera, tra i principali risultati è stata creata un'associazione per la creazione di un consorzio locale che coinvolga i proprietari e le imprese ( Associazione "Pro Consorzio Forestale del Genovesato"), oggi composta da circa 30 proprietari, in costante aumento.

Tra i principali prodotti del progetto, vi è il Libro Verde per i PES delle foreste ed un catalogo delle buone pratiche, disponibili in tutte le lingue dei partner compreso l'italiano, scaricabili dal sito www.sylvamed.eu.
Per ulteriori informazioni contattare: Laura Muraglia - laura.muraglia@regione.liguria.it.

 

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