Latte: presto una riunione con tutte le cooperative di conferimento

“Di concerto con le associazioni di categoria che compongono il Tavolo Verde abbiamo deciso di convocare, in tempi brevi, i referenti delle principali cooperative liguri di conferimento e di trasformazione di prodotti lattiero-caseari per trovare una soluzione alla difficile situazione che interessa i produttori sul territorio, oggi costretti a gettare via 6 mila litri di latte al giorno”.
Lo annuncia l’assessore regionale all’Agricoltura e all’Allevamento Stefano Mai che ha incontrato Cia, Coldiretti e Confagricoltura nel Tavolo Verde istituito a febbraio dalla Regione Liguria per affrontare le problematiche inerenti al mondo dell’agricoltura e della zootecnia.

La decisione è stata presa dopo che Parmalat non ha rinnovato le condizioni contrattuali precedenti sull’acquisto del latte prodotto dai soci della Cooperativa Val Polcevera (Genova). “Siamo uniti nella ricerca di una soluzione che possa dare ossigeno ai nostri produttori che consideriamo strategici per l’economia del territorio – ha detto l’assessore Mai – in questi anni hanno già pagato un prezzo elevatissimo in termini di sacrifici economici dovuti alla concorrenza sul mercato di latte proveniente dall’estero a bassissimo costo, che ha compromesso pesantemente il settore. I prezzi attuali al litro non tengono minimamente conto dei costi di produzione e di trasporto né tanto meno valorizzano le eccellenze prodotte dai nostri territori. Invertire le dinamiche del circolo vizioso innescato negli ultimi anni dal mercato europeo non è cosa di facile attuazione e soprattutto non a brevissimo termine. Pertanto cercheremo una soluzione-tampone che serva quanto meno a salvare il nostro latte e le nostre imprese che riteniamo essere una risorsa irrinunciabile per la Liguria”.

"Con prezzi al litro che raggiungono addirittura i 10 centesimi, cioè neppure la metà del costo di produzione, i nostri produttori non possono andare avanti. È necessario rendere al più presto obbligatoria la tracciabilità delle materie prime utilizzate per i prodotti lattiero-caseari: sarebbe un primo passo, ma la soluzione potrebbe venire da una completa riprogettazione del sistema. Se non sarà invertita l'attuale tendenza, i nostri allevatori saranno destinati ad abbandonare le attività con conseguenze disastrose, oltre che sul piano economico-occupazionale, anche di abbandono del territorio" - continua Mai.

"Come Regione Liguria sosterremo i produttori delle vallate genovesi nella difficile situazione che si somma a una già grave crisi causata dalla concorrenza di produttori di altri Paesi comunitari, ma nel contempo vorrei invitare tutti i genovesi e i liguri in generale a fare un piccolo gesto per contribuire a sostenere le eccellenze delle nostre produzioni lattiero-casearie recandosi nel distributore di latte crudo più vicino per acquistarlo dai produttori del nostro territorio”.
Oltre che presso le aziende zootecniche della Valle Stura, Scriva, Aveto e Polcevera,  a Genova il latte dei produttori genovesi è acquistabile nei distributori-erogatori di latte crudo, che si trovano a Bolzaneto nel circolo di acquisto solidale, nei mercati comunali coperti di Terralba, Romagnosi, del Carmine e in via Varenna a Pegli, a Campo Ligure in via don Minzoni, a Casella in via Aldo Moro, a Busalla in piazza Macciò, a Rossoglione in via Roma, a Masone in via Vittorio Veneto, a Campomorone in via Martiri della Libertà.

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