Il Comitato di sorveglianza del programma regionale di sviluppo rurale è istituito in conformità alle disposizioni comunitarie e in particolare all'articolo 77 del regolamento (CE) n.1698/2005.
Fanno parte del Comitato i principali responsabili dell'attuazione degli interventi, i rappresentanti della Regione, dei Ministeri interessati e della Commissione Europea ed i partner istituzionali, economici e sociali locali.

Il Comitato assicura l'efficienza e la qualità dell'esecuzione del Psr. La sua attività è disciplinata da uno specifico regolamento che trovi scaricabile qui di seguito, insieme ai verbali di riunione e ai rapporti annuali di esecuzione.

In seguito al decentramento in materia di pesca e dell'economia ittica in generale, il complesso di competenze in carico alla Regione impone alla medesima un'oculata attività di programmazione, nonché la necessità di creare strutture di supporto per poterla realizzare.

Ne deriva la necessità di attivare intense azioni di assistenza tecnica attuate, sotto coordinamento regionale, dalle Associazioni regionali di categoria della pesca marittima attraverso la realizzazione di specifici programmi di assistenza tecnica.
In tale contesto, compito delle associazioni è quello di realizzare progetti operativi per mezzo dei quali attuare specifiche azioni di assistenza tecnica volte a:

  • garantire la durabilità e sostenibilità delle risorse, il rafforzamento, la costituzione e lo sviluppo di centri di assistenza,
  • prestare servizi a favore degli imprenditori ittici da realizzare nell'ambito dei centri di assistenza già esistenti e di altri da costituire,
  • garantire iniziative a favore dei lavoratori dipendenti e alle attività finalizzate all'occupazione e allo sviluppo delle tutele sociali, da realizzarsi nell'ambito dei centri di assistenza esistenti o da costituire.

L'attivazione dell'assistenza tecnica nel settore della pesca marittima allinea quest'ultimo, conferendogli pari dignità, ai settori zootecnico e agricolo, per i quali sono funzionanti da oltre un ventennio i servizi di assistenza tecnica finanziati dalla Regione.
In tal senso, compito della Regione Liguria è quello di tracciare gli orientamenti e le linee guida di riferimento per la realizzazione dei programmi di assistenza tecnica regionali, definendone le finalità, i requisiti e i contenuti, nonché identificando i soggetti coinvolti, i beneficiari e specificando le modalità di presentazione e attuazione.
Particolare attenzione viene posta sulla tipologia dei servizi offerti e sulle modalità di funzionamento dei Centri di assistenza tecnica, che rappresentano gli strumenti di attuazione dei programmi di assistenza tecnica nel settore della pesca e dell'acquacoltura marittima.

 

Dalla collaborazione tra il Servizio fitosanitario regionale e il Settore Sistemi informativi e telematici regionali è nato il servizio fitoGIS, la rappresentazione cartografica dei dati di diffusione e monitoraggio di alcune delle avversità che colpiscono i vegetali in Liguria.

I dati sono disponibili in formato Open sul Geoportale, nonché collegati alle schede delle specifiche avversità.

Per quanto riguarda le carte di diffusione si tratta di:

Per quanto riguarda le carte di monitoraggio si tratta di:

Tra i compiti del Servizio fitosanitario regionale c'è il monitoraggio, il contrasto alla diffusione delle diverse avversità che colpiscono i vegetali in Liguria e l'applicazione delle leggi che riguardano la lotta obbligatoria ad alcune malattie delle piante.

Qui di seguito una tabella riassuntiva delle avversità più comuni che colpiscono le piante orticole e frutticole in Liguria.

Consulta anche le pagine dedicate al corretto uso dei fitofarmaci.

Avvversità Specie vegetali Lotta obbligatoria Carta della diffusione Carta della rete di monitoraggio
Erwinia amylovora famiglia delle Rosacee si no si
Mal Bianco cucurbitacee no no no
Mosca bianca orti e piante ornamentali no no no
Sharka drupacee si no si
Tignola del pomodoro solanacee no no no

Tra i compiti del Servizio fitosanitario regionale c'è il monitoraggio, il contrasto alla diffusione delle diverse avversità che colpiscono i vegetali in Liguria e l'applicazione delle leggi che riguardano la lotta obbligatoria ad alcune malattie delle piante.

Qui di seguito una tabella riassuntiva delle avversità più comuni che colpiscono la floricoltura in Liguria.

Consulta anche le pagine dedicate al corretto uso dei fitofarmaci.

Avversità Specie vegetali Lotta obbligatoria Carta della diffusione Carta della rete di monitoraggio
Cerambicide asiatico polifaga si no si
Metcalfa pruinosa (Say) polifaga no no no
Mosca bianca orti e piante ornamentali no no no

Tra i compiti del Servizio fitosanitario regionale c'è il monitoraggio, il contrasto alla diffusione delle diverse avversità che colpiscono i vegetali in Liguria e l'applicazione delle leggi che riguardano la lotta obbligatoria ad alcune malattie delle piante.

Qui di seguito una tabella riassuntiva delle avversità più comuni che colpiscono gli oliveti in Liguria con le relative schede tecniche.

Consulta anche le pagine dedicate al corretto uso dei fitofarmaci, dove è possibile scaricare anche un approfondimento sul dimetoato.

Avversità Specie vegetali Lotta obbligatoria Carta della diffusione Carta della rete di monitoraggio
Cerambicide asiatico polifaga si no si
Cancro corticale olivo no no no
Disseccamento rapido olivo si no no
Occhio di pavone olivo no no no
Mosca dell'olivo olivo no no no
Xylella Fastidiosa polifaga no no si

L'acquacoltura è l'allevamento di organismi acquatici tra cui pesci, molluschi, crostacei e piante acquatiche e rappresenta un settore economico molto importante della produzione alimentare, fortemente sostenuto, anche economicamente, dall'Unione Europea.

L'acquacoltura, specie per orate, branzini e molluschi, fornisce prodotti apprezzati dai consumatori e rappresenta un'alternativa alla pesca, attività sempre più condizionata dalle misure restrittive imposte per salvaguardare la conservazione delle risorse.

Per quanto riguarda la produzione di pesce, la realtà ligure attualmente può contare su tre impianti off-shore, con gabbie galleggianti dislocate in mare aperto, in provincia della Spezia, Genova e Savona. Le aziende liguri hanno puntato sulla produzione di un prodotto di elevata qualità grazie all'utilizzo di mangimi certificati privi di organismi geneticamente modificati e di farine di animali terrestri e all'assenza di trattamenti disinfettanti e antibiotici. L'impiego di protocolli produttivi per garantire il benessere animale prevede, ad esempio, il mantenimento di basse densità di allevamento in gabbie di elevata volumetria e il prelievo con tecniche tali da ridurre lo stress del pesce.

Grande attenzione è riservata alla qualità dell'ambiente, la cui integrità è garanzia di qualità del prodotto allevato. Sono eseguiti continui controlli sui parametri chimico-fisici dell'acqua sia dai preposti organi istituzionali dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure (Arpal) e ASL che dalle stesse aziende nell'ambito di procedure di autocontrollo o di certificazione.

La produzione di molluschi è concentrata in provincia della Spezia, dove la mitilicoltura ha origini antiche e ben radicate. Negli impianti sono impegnate tre cooperative, ognuna con compiti specifici relativi alla riproduzione, alla stabulazione del materiale allevato e alla commercializzazione. Le cooperative hanno circa centocinquanta soci. La produzione annua dell'impianto si aggira intorno alle tremila tonnellate.

Novità normative:

Nonostante la rapida crescita degli ultimi anni, l'acquacoltura incontra numerose difficoltà legate a un mercato alimentare sempre più competitivo, ai problemi tecnici e all'elevato rischio di produzione, alle lungaggini burocratiche per ottenere i previsti permessi e non ultimo a una lacunosa comunicazione con i consumatori e il pubblico.
Allo scopo di fare chiarezza su alcuni di questi aspetti, la Regione Liguria ha emanato nel 2006 un'apposita legge regionale (L.R. 21/2006) che disciplina l'attività di maricoltura e che prevede la redazione di direttive e criteri per l'esercizio dell'acquacoltura marittima. Queste ultime, approvate con D.G.R. 1415 del 30/11/2007, assolvono a molteplici funzioni:

  • rappresentano un utile strumento di riferimento per i Comuni e le Autorità Portuali nell'ambito dei progetti di riordino, razionalizzazione e ristrutturazione dei porti e degli approdi liguri
  • costituiscono un documento di riferimento per i potenziali soggetti interessati a realizzare nuove realtà produttive di acquacoltura in Liguria
  • rappresentano un utile strumento conoscitivo per il pubblico affinché possa venire a conoscenza delle realtà attualmente esistenti in Liguria, delle informazioni relative alla salubrità degli alimenti e alla tutela della salute pubblica, alle disposizioni relative alla tutela dell'ambiente e al benessere degli animali allevati e, più in generale, delle iniziative della Regione Liguria finalizzate alla disciplina e al controllo di questo specifico settore produttivo.
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